Complesso del Valentianum - Museo d'Arte Sacra
Il Complesso conventuale oggi comunemente chiamato "Valentianum" era il Convento Domenicano di Monteleone, uno degli insediamenti più importanti della regione. Del grandioso convento, oggi rimangono visibili solo il grande chiostro quadrangolare, alcune celle al piano terra, le due scale che conducono al piano superiore e parte dell'antica Chiesa di San Domenico, adibita ad auditorium. La struttura originaria risale al 1455, ma fu ricostruita nel 1543, per volere di Ettore Pignatelli. Nella nuova struttura fu inglobata la piccola Chiesa di Sant'Antonio Abate, poi ingrandita e dedicata a San Domenico. Il convento esercitò grande influenza nella vita sociale ed ecclesiastica della città fino alla prima al Settecento, fu poi reimpiegato come ospedale militare e orfanotrofio. Oggi, il Museo d'Arte Sacra ricavato al suo interno, fondato nel 1988 per volere dell'arciprete Onofrio Brindisi, espone opere provenienti dall'intero territorio vibonese, databili tra il XV e XIX secolo: statue bronzee di Cosimo Fanzago, provenienti dalla Certosa di Serra San Bruno, e le due statue superstiti del "Trittico Gagini". All'interno delle sale sono esposti alcuni dipinti attribuiti a pittori locali e napoletani; antichi messali; paramenti sacri di ottima fattura e molti oggetti liturgici, tra i quali spiccano le belle argenterie di scuola napoletana, tra le quali la mitria di S. Leoluca, di Mattia Condursi (1854).