Mitreo di Sutri
A poca distanza dall'anfiteatro, alle pendici del colle Savorelli, si apre la piccola chiesa dedicata alla Madonna del Parto, indicata come Mitreo. La chiesa, riferibile al XIII-XIV secolo è interamente scavata nel tufo.
Da un piccolo vestibolo a pianta quadrata, decorato con affreschi raffiguranti la Madonna ed i Santi, S. Cristoforo e la leggenda di S. Michele del Gargano, si passa nell'ambiente principale, a pianta rettangolare allungata, diviso in tre navate da due file di pilastri ricavati nel tufo. I pilastri poggiano su un lungo podio ai lati della navata centrale, raccordati tra loro da archetti ribassati.
La copertura della navata centrale presenta una volta a botte, le piccole navate laterali, probabilmente i banconi dell'originario Mitreo, servivano per il banchetto mistico dei fedeli. Del Mitreo mostra tutte le caratteristiche che generalmente contraddistinguono questi ambienti sotterranei, scarsamente illuminati e privi all'esterno di elementi architettonici.
Il rinvenimento a Sutri di un rilievo del dio Mitra avvalora la tesi del riutilizzo di un luogo di culto pagano, trasformato dai cristiani in luogo sacro; in un secondo momento l'ambiente fu ampliato con le creazione di una zona absidale, a pianta rettangolare, avvenuta mediante il taglio del podio della navata centrale aumentando così lo spazio per le funzioni religiose. Nell'abside si conservano i resti dell'affresco raffigurante la Natività.