Grotta del Ninfeo
Cavità artificiale scavata nella roccia del colle Temenite, presso il Parco Archeologico della Neapolis. Al suo ingresso erano poste statue dedicate alle Muse. La fontana si ispira al culto greco delle ninfe, divinità della natura dalle quali la Grotta deriva il nome. Presenta un soffitto a volta, al cui interno è posta una vasca di forma rettangolare che raccoglie l’acqua che scorre a cascata dalla parete rocciosa. Accanto all'ingresso, le edicole votive che servivano per la pratica del culto degli eroi. A est della Grotta è visibile l'ultimo mulino ad acqua di epoca spagnola: riceveva l'acqua dalla Grotta e la riversava verso il teatro dopo averla utilizzata per la macinazione del grano. Dal Ninfeo si giunge alla Via dei Sepolcri e alla cima del colle dove sorgono altri monumenti greco-romani. Nel corso di un soggiorno a Siracusa, il pittore Jean-Pierre Hoüel, nella seconda metà del '700, rappresentò la Grotta del Ninfeo come appariva allora: più profonda di quella attuale, con l'acqua che scende attraversando il Teatro su cui erano installati i mulini.