Reggia di Carditello
La Reale Tenuta di Carditello, detta anche Real sito di Carditello oppure, con riferimento alla palazzina ivi presente, Reggia di Carditello, faceva parte di un gruppo di 22 siti della dinastia reale dei Borbone di Napoli posti nella Terra di Lavoro: questi siti non erano solo semplici luoghi per lo svago (soprattutto per la caccia) della famiglia reale borbonica e della sua corte, poiché, è importante sottolineare, che in alcuni casi costituivano vere e proprie aziende, espressione di imprenditoria ispirata dalle idee illuministiche in voga in quei tempi. Si citano per esempio gli allevamenti della Fagianeria di Caiazzo, la produzione della seta a San Leucio, la pesca al Fusaro, gli allevamenti della Tenuta di Persano e del Demanio di Calvi. Il progetto della magione, nato da un’idea dell'architetto Francesco Collecini, allievo di Luigi Vanvitelli, prevede anche una pista in terra battuta destinata ai cavalli e ispirata alla forma dei circhi romani, con fontane, obelischi e un tempietto circolare. Oggi l'antica quadreria del Real sito è stata finalmente studiata e ricomposta per sale dalla storica dell'arte Maria Carmela Masi e l’intero complesso architettonico ci appare in tutto il suo ritrovato splendore.