La Basilica di San Lorenzo fuori le mura è una delle "Sette Chiese" di Roma (antico pellegrinaggio), situata all'inizio del tratto extraurbano della Via Tiburtina. La Basilica fu eretta nel IV secolo dall'imperatore Costantino I vicino alla tomba del Martire Lorenzo, insieme a un piccolo oratorio. La chiesa fu prolungata verso ovest, abbattendo la vecchia abside, con la vecchia Basilica che divenne il presbiterio rialzato della nuova. La nuova Basilica era decorata da affreschi che illustravano la vita di San Lorenzo e di Santo Stefano, primo martire cristiano, sepolti entrambi sotto l'altare maggiore. La chiesa subì trasformazioni nel periodo barocco, ma le aggiunte furono eliminate col restauro dell'architetto Virginio Vespignani, tra il 1855 e il 1864. La facciata, in laterizio con tre finestre, è stata ricostruita dopo i bombardamenti del 1943: l'originale era interamente ricoperta di mosaici, andati per la maggior parte perduti. Precede la facciata un portico risalente al XIII secolo, sostenuto da sei colonne con capitelli medievali ionici, sotto il quale sono conservati alcuni sarcofagi. Gli affreschi delle pareti, rappresentano storie e miracoli dei due Santi. Nella parete di sinistra è collocato il monumento funebre ad Alcide De Gasperi, opera di Giacomo Manzù. Il portale d’ingresso è affiancato da due statue marmoree raffiguranti leoni, di epoca medievale. L'interno è a tre navate, composto dalla sovrapposizione delle due basiliche: quella Onoriana (XIII secolo)conserva, nella navata destra, resti di affreschi medievali. Dalla cappella di San Tarcisio, si accede al Chiostro della fine del XII secolo, e alla catacomba di San Lorenzo. La Basilica Pelagiana (VI secolo), in posizione rialzata, è accessibile attraverso due rampe di scale: le navate laterali del presbiterio sono sormontate da un matroneo a dieci colonne, con capitelli corinzi.