Arco di Settimio Severo
L'Arco di Settimio Severo è il più antico arco trionfale romano, situato nell'angolo nord-ovest del Foro Romano. Eretto tra il 202 e il 203, fu dedicato dal Senato all'Imperatore Settimio Severo e ai suoi due figli, per celebrare la vittoria sui Parti. L'arco, alto 23 metri, si erge su uno zoccolo in travertino, ed è costruito in opera quadrata di marmo, con i tre fornici inquadrati frontalmente da colonne sporgenti di ordine composito, poste su alti plinti che recano scolpite le Vittorie e figure di barbari. I fornici laterali sono messi in comunicazione con quello centrale per mezzo di due piccoli passaggi arcuati. Sopra l'attico, la quadriga imperiale in bronzo e gruppi statuari. Ai lati del fornice centrale si trovano le consuete Vittorie con trofei, che volano sopra genietti che simboleggiano le quattro stagioni (due per faccia). Sui fornici minori si trovano motivi analoghi, ma le personificazioni rappresentano dei fiumi. La parte più interessante della decorazione sono i quattro grandi pannelli che occupano lo spazio sui fornici minori, dov'è scolpita la narrazione delle campagne di Settimio Severo in Mesopotamia, organizzate in fasce orizzontali da leggere dal basso verso l'alto. La decorazione accessoria segue lo stile classico dell'arte ufficiale: simboli e allegorie dell'eternità e dell'universalità dell'Impero (le Stagioni e i Fiumi della Terra), oltre alla Gloria degli imperatori (Vittorie, prigionieri). Uno dei pannelli più significativi è quello dell'Assedio e Presa di Ctesifonte, intarsiato a trapano per creare chiaroscuro. Tra le novità più significative: la rappresentazione della figura umana, appiattita in scene di massa, e la figura dell'Imperatore che, circondato dai suoi generali, arringa la folla. Queste tendenze saranno ancora più evidenti nell'Arco di Costantino, del secolo successivo.