Destinazioni - Comune
Rezzago
Luogo:
Rezzago (Como)
Rezzago (Rezàg in dialetto vallassinese, pronuncia fonetica IPA: /rɛtˈʦaak/), è un comune italiano di 317 abitanti della provincia di Como in Lombardia.
Monumenti e luoghi di interesse
Rezzago è un piccolo borgo della Vallassina con case antiche di pietra, a volte riportate da mani sapienti all'antico splendore, a volte semplicemente cariche, quasi esauste dalla pesantezza della patina di storia che grava sulle facciate in pietra ed intonaco grezzo, di un grigio quasi giallo, perché fatto con la pietra locale, e non con le moderne malte industriali. In qualche angolo occhieggia una nicchia, una cappella, compaiono i colori di un affresco medievale, dipinto da mani d’artista di paese. Sono case modeste, che raccontano della dura vita di contadini di montagna, dei fuochi la sera d’inverno, accesi nelle antiche stalle con la volta di pietra, cuore sotterraneo e pulsante, caldo di vita e di affetti autentici. E, come attorno ad un cuore più grande, le piccole case di pietra sono strette le une alle altre, divise solo da viuzze strette e contorte, attorno alla Chiesa Parrocchiale, voluta dai rezzaghesi nel 1654, con il beneplacito del Cardinal Federigo Borromeo, venuto in visita pastorale a Rezzago, che suggerì di intitolarla a Santa Maria Nascente a richiamo del Duomo di Milano, e costata lunghi anni di lavoro ed enormi sacrifici, che la resero sempre più cara al cuore dei rezzaghesi. Ma Santa Maria Nascente andò a sostituirsi, come chiesa parrocchiale, a quella ben più antica e ricca di storia dei SS. Cosma e Damiano, costruita nel XII secolo sulle fondamenta di una chiesa paleocristiana qui esistente; costruita fuori dall’abitato, si dice per salvaguardarlo dalle frequenti invasioni barbariche, circondata dal cimitero ed orientata ad oriente, come si usava allora. Si dice che nella costruzione siano intervenuti i Maestri Comacini, precursori del romanico “lombardo”, caratterizzato da mura massicce e volte pesanti che davano alle costruzioni una particolare atmosfera mistica, così come avviene nella nostra chiesina di montagna: legname, pietre squadrate, piccole aperture, un campanile elegante nella sua essenzialità, con cinque ordini di finestre, il primo formato da piccole feritoie, una per facciata, i successivi da bifore che pur avendo la stessa larghezza di apertura, vanno gradualmente aumentando in altezza, dal basso verso l’alto, per alleggerire la struttura in senso ascensionale. La leggenda narra che, durante le invasioni barbariche, grazie alla sua posizione strategica al centro della valle, il campanile di S. Cosma fosse punto di partenza di segnali luminosi, trasmessi alle altre torri di Asso, S. Alessandro di Lasnigo, Orsenigo, Barni e S. Calogero di Caslino. L’interno si è conservato miracolosamente intatto, grazie a due strati di calce, dati per disinfettare i muri e l’aria dopo una delle frequenti epidemie di peste o colera, che hanno coperto per secoli, come uno scrigno, i bellissimi affreschi di Andrea De’ Passeris, (XV secolo) i cui colori vividi e brillanti, sono stati riportati alla luce dal restauro conclusosi nel 1985. La scelta della dedica ai Santi Cosma e Damiano è tutta nella mentalità dell’alto medioevo, che ama modelli di fede, carità e fortezza cristiane, come questi due fratelli siriani, medici, che esercitavano la loro arte “cacciando tutte le infirmitadi non solamente da gli uomini, ma eziandio da bestie, facendo tutto in dono”.
Aree naturali
Funghi di terra
I cosiddetti "funghi di terra" (o, meglio, "piramidi di erosione") sono formazioni rocciose non lontane dal centro abitato di Rezzago. Esse si sono formate dall'azione erosiva degli agenti atmosferici che hanno modellato il terreno poco coerente del versante della montagna sotto dei massi erratici che l'hanno invece protetto come ombrelli. Il risultato sono sculture naturali a forma di fungo, la cui cappella è costituita dal masso erratico (anche di notevoli dimensioni) ed il cui gambo è costituito da terra e pietrisco.
I funghi rimasti sono solamente tre (un quarto è crollato pochi anni fa, ed uno di questi tre è solo un abbozzo), sebbene essi siano, ancora adesso, in continua formazione.
Simili sono i ciciu del Villar, a Villar San Costanzo (CN), in Piemonte.
Società
Evoluzione demografica
332 nel 1751
399 nel 1771
352 nel 1799
annessione ad Asso nel 1809
286 nel 1853
436 nel 1901
annessione a Santa Valeria nel 1928
377 nel 1951
Abitanti censiti
Cultura
Eventi
Castagnata
Durante la Castagnata di Rezzago, nelle prime due domeniche di ottobre, il paese si addobba a festa per accogliere centinaia di turisti. Sono giornate adatte per chi ama mangiare e bere bene, passeggiare in mezzo alla natura e, soprattutto, stare in mezzo ai visitatori ed ai volontari che sono simpatici ed accoglienti. La festa inizia subito alla mattina quando vengono cotte le prime castagne e vengono gonfiati i giochi per i bambini. Interessante per gli amanti della natura è il Castagneto, situato poco sopra il centro del paese, uno dei pochi nella zona ad essere ancora quasi totalmente formato da soli alberi di castagno, ormai più che centenari. In questo castagneto vengono trovati chili e chili di castagne che poi vengono tenute o vendute alla Pro Rezzago per appunto cuocerle nella castagnata.
Cortili in Festa
Durante il primo o secondo week-end di agosto, vengono aperti al pubblico gli antichi cortili, o porzioni di edifici, siti nel centro storico di impianto medievale (gli edifici più antichi risalgono a dopo il devastante terremoto del 1118) ed ospitano mostre, ricostruzioni storiche, artigianato e gastronomia tipici del paese e della Valassina. Le antiche corti portano i nomi dei personaggi o delle famiglie che le hanno abitate nel passato e che sono ancor oggi ricordati per le loro particolarità o per le azioni compiute in vita: così abbiamo, per esempio la curt "del Luisot", quella "della Massima e del Pepp", "della Rosalia", la curt del mitico "Zachi" barbiere e parrucchiere, del "muti" il più famoso costruttore di forbici a Rezzago, "di Pacecc", "del Scighera" ecc. in tutto si possono visitare 18 siti; In passato sono state ospitate mostre di orologi antichi, macchine fotografiche nella storia, strumenti musicali, abiti da sposa antichi e moderni, rosari, bambole di porcellana, la ricostruzione di un'antica osteria, un erbario con piante tipiche della zona, foto e reperti delle guerre mondiali vissute dagli alpini, mappe dei catasti antichi (Teresiano, Lombardo Veneto e Cessato).
Amministrazione
Il comune attuale ritrovò la sua autonomia nel 1947.
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2012.
^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 535.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.