Oratorio di San Bernardino
Celebre è la facciata policromia coperta di rilievi, di Agostino di Duccio, uno dei più significativi esempi di arte rinascimentale in città. Con struttura "a capanna", è incorniciata da due pilastri laterali, ciascuno contenente due tabernacoli, che reggono un frontone, e dalla presenza di un portale gemino. A partire da questi elementi architettonici, si dispone la decorazione scultorea col predominio dei bassorilievi e dei panneggi molto mossi delle figure. Lo spazio interno è coperto da volte a crociera su una navata unica divisa in tre campate. Alla parete destra, il Gonfalone di San Francesco al Prato, di Benedetto Bonfigli. L'altare maggiore è costruito con un sarcofago paleocristiano del IV secolo, in cui fu sepolto il Beato Egidio. Dietro l'altare, due porte immettono nell'oratorio dei Santi Andrea e Bernardino, decorato da un notevole soffitto a cassettoni intagliati e dorati del 1558. Seggi, stucchi e pitture risalgono al XVIII e XIX secolo, con opere di Gaetano Lapis, Marcello Leopardi, Vincenzo Ferreri.