Museo per la Storia dell'Università di Pavia
L'idea di creare una collezione scientifica, a carattere storico-medico, nasce nel Settecento, sotto l'Imperatrice Maria Teresa d'Austria, in clima illuministico; mentre il Museo attuale viene inaugurato nel 1936 per accogliere gli oggetti esposti nella mostra realizzata in occasione del centenario della morte di Antonio Scarpa (1752-1832), celebre chirurgo e anatomista fondatore della Scuola Anatomica Pavese. L'allestimento, presso la sede dell'ex Facoltà di Medicina, nei pressi dell'antico Teatro Anatomico intitolato allo stesso Scarpa, mantiene l'allestimento dell'epoca. Il Museo è suddiviso in due sezioni principali: "Sezione di Fisica" e "Sezione di Medicina". L'origine della prima collezione risale all'antico Gabinetto di Fisica del 1771 e si articola nel "Gabinetto di Fisica di Volta", contente tutti gli strumenti appartenuti al fisico Alessandro Volta (1745-1827) durante gli anni dell'insegnamento universitario; e nel "Gabinetto di Fisica dell'Università", reastaurato e aperto al pubblico di recente. La seconda sezione comprende quattro sale intitolate ai grandi maestri della Medicina: "Antonio Scarpa", "Luigi Porta", "Camillo Golgi" e la più recente "Adolfo Ferrara". In questa sezione è possibile vedere strumenti, cimeli e preparati anatomici e medici dal XVIII ad oggi. Il materiale anatomico, nucleo principale delle collezioni, è riguarda preparati in diversi settori, conservati in formaldeide allo scopo di illustrare particolari interventi chirurgici e sperimentazioni.