Palazzo Abatellis
Palazzo Abatellis, nel quartiere della Kalsa, è sede della la Galleria Regionale. Il Palazzo, opera di Matteo Carnilivari del XV secolo, è uno splendido esempio di architettura gotico-catalana. Include una cappella, costruita tra il 1535 e il 1541, periodo nel quale passò di poprietà a una comunità monastica femminile. Nel XVII secolo, con la costruzione di una chiesa più grande (odierna Chiesa di Santa Maria della Pietà), la cappella fu suddivisa in diversi vani: la parte anteriore adibita a parlatorio, quella retrostante, a magazzini. Nel 1943 il Palazzo fu colpito da un bombardamento aereo, perdendo la loggia, il porticato e tutta l'ala sud-ovest, con parete della torre. Dopo il restauro, l'edificio fu adibito "Galleria d’Arte per le Collezioni Medievali". Nel 1953 Carlo Scarpa curò l'allestimento e l'arredamento della Galleria, che fu aperta al pubblico l'anno successivo. Nelle sale trovano posto le opere provenienti dagli enti religiosi soppressi (1866): al piano terra si trovano le opere lignee a intaglio del XII secolo, sculture del Trecento e del Quattrocento (alcune di Antonello Gagini, come "L'Annunciazione" e il "Ritratto di Giovinetto" e di Domenico Gagini, "Madonna del latte"), maioliche dipinte dei secoli XIV e XVII, il "Busto di gentildonna" anche conosciuta come "Eleonora d'Aragona", di Francesco Laurana (XV secolo), lo straordinario affresco del "Trionfo della Morte" (1445). Al primo piano, l'opera di maggior rilievo è la celebre "Annunziata", di Antonello da Messina (XV secolo), considerata un'icona del Rinascimento italiano. Tra le altre opere: "L'ultima cena", di Jaume Serra, la "Madonna dell'Umiltà", di Bartolomeo Camulio, "L'incoronazione della Vergine", di Riccardo Quartararo e i dipinti cinquecenteschi di Antonello Crescenzio. La Sala XIII accoglie una pregevole serie di dipinti fiamminghi (XV-XVI secolo), la cui perla è il trittico "Malvagna", di Jan Gossaert, opera miniaturista che rappresenta una Madonna col bambino tra angeli e Santi. I nuovi spazi (Sala Verde e Sala Rossa) presentano una significativa raccolta del tardo manierismo siciliano, della pittura seicentesca e del realismo.