Chiesa di Santa Pudenziana
La Chiesa di Santa Pudenziana è uno degli esemi più caratteristici dello stile romanico dell'Umbria meridionale. Situata nel cuore della campagna di Narni, fu realizzata con materiali di recupero (capitelli, colonne, lapidi e frammenti di pavimento a mosaico) provenienti da precedenti strutture romane e paleocristiane. La data di costruzione, non documentata, si fa risalire al 998-1036 ad opera dell'abate Pietro e suo nipote Adriano. Le fonti più antiche, del 1129, citano la chiesa come Santa Maria di Visiano, solo in un secondo momento fu dedicata a Santa Pudenziana martire. Dopo un periodo di abbandono, sotto l'amministrazione di Borgheria, divenne abbazia e successivamente passò al demanio. Fu il marchese Giovanni Eroli, già regio ispettore degli scavi e monumenti antichi, a prodigarsi affinché l'edificio fosse custodito dal Municipio. L'esterno si caratterizza per l'alta torre campanaria che contrasta con le modeste dimensioni della chiesa. L'accesso unico è posto tra due colonne, innalzato su una platea di pietra quadrangolare. Due finestrelle illuminano le navate laterali e una finestra si apre sul timpano, che ha parametro di mattoni. È possibile osservare il profilo semi-circolare dell'abside, interrotto da una piccola finestra a forma di croce maltese. Alla base della costruzione, tre finestre scavate danno luce alla cripta sottostante l'altare. L'interno è diviso in tre navate, delimitate da colonne in travertino con capitelli compositi, e coperto da capriate moderne. Nel presbiterio è posto l'altare in travertino coronato da ciborio. Al centro dell'abside, il trono di pietra con braccioli a teste di leone, circondato dal subsellium per i monaci. Il pavimento è una composizione di mosaici e marmi antichi di varia forma e colore.