Grangia di Sant'Anna
A seguito delle donazioni del Conte Ruggero il Nomanno ai certosini di Serra San Bruno, si decise di articolare l’organizzazione agricola del territorio attraverso una serie di strutture capillari. La prima di queste è la Grangia di Montauro, concepita nel 1114 e attrezzata con gli annessi idonei alla raccolta e alla lavorazione dei prodotti agricoli (mulini, frantoi, magazzini ecc.). La costruzione assume quindi la connotazione di fattoria con dormitorio, refettorio e cappella per le funzioni religiose, atta anche a ospitare i monaci più anziani. La gestione era affidata a un Procuratore, che la amministrava come “satellite” della Certosa. L'edificio sorge su un colle e fu costruito come una fortificazione, a pianta rettangolare, con quattro torri d’avvistamento poste angolari. Tra il 1192 e il 1193, la Certosa calabrese e tutti i suoi possedimenti passarono sotto l’Ordine cistercense, che comportò il cambio del nome della Grangia di Montauro, intitolata a Sant'Anna. Il terremoto del 1783 distrusse la Grangia, ma le sue rovine, dopo accurati scavi archeologici e interventi di restauro, sono tuttora visibili.
* M. Buonfiglio, La Grangia di Montauro e il suo territorio, Catanzaro, 2002