Luogo - Monumento

Campanile di San Marco

Luogo: Piazza San Marco, 619, Venezia

Il Campanile di San Marco è uno dei simboli della città di Venezia. Alto 98,6 metri, è uno dei campanili più alti d'Italia. Si erge, isolato, in un angolo di Piazza San Marco, di fronte alla basilica. Di forma semplice, si compone di una canna di mattoni, scanalata, e cella campanaria ad archi. La cella campanaria è a sua volta sormontata da un dado, sulle cui facce sono raffigurati due leoni e le figure femminili di Venezia (la Giustizia); il tutto è completato dalla cuspide, di forma piramidale, sulla cui sommità è posta la statua dorata dell'Arcangelo Gabriele. La base della costruzione è impreziosita dalla Loggetta del Sansovino. Il campanile ebbe in origine come torre di avvistamento e faro, nel IX secolo, durante il dogado di Pietro Tribuno. La Torre, già seriamente danneggiata nel 1489 da un fulmine, venne gravemente colpita da un terremoto nel 1511, rendendo necessario l'avvio di opere di consolidamento. Questi lavori, iniziati dall'architetto Giorgio Spavento, vennero poi eseguiti sotto la direzione di Pietro Bon, che diede al Campanile l'aspetto definitivo. In particolare, venne riedificata la cella campanaria in marmo, con un attico sovrastato da una slanciata cuspide in bronzo per rendere la torre visibile dal mare. Nel 1609 Galileo Galilei utilizzò il Campanile per fare una dimostrazione del suo cannocchiale. Nei secoli vennero fatti numerosi interventi: in seguito al crollo del 1902, la statua dell'Arcangelo Gabriele venne danneggiata e il restauro fu affidato a Gioacchino Dorigo. Nel 1962 è stato installato un ascensore che permette ai visitatori di ammirare il paesaggio di Venezia dall'alto. Le campane sono cinque, fuse dai Fratelli Barigozzi di Milano (tranne la Marangona, fusa da Domenico Canciani). Durante il Carnevale di Venezia, il giovedì grasso, una delle attrazioni consisteva nel Volo dell'Angelo: l'esibizione di un equilibrista che scendeva dal Campanile fino al Bacino di San Marco camminando lungo una fune. In seguito, venne sostituito da una colomba di legno, ancora oggi visibile com "Volo della Colombina" durante la domenica precedente il giovedì grasso.

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