Abbazia di San Giovanni in Fiore (Florense)
L'Abbazia Florense è tra i più grandi e importanti edifici religiosi della Calabria. Fondata da Gioacchino da Fiore e dedicata a San Giovanni Evangelista, l’Abbazia viene edificata tra il 1189 e il 1198 nella località “Iure Vetere”. I resti di questa prima struttura, distrutto da un incendio, sono emersi nello scavo archeologico del 2001. Nel 1215 l’Abbazia venne riedificata presso il fondo valle il fiume Neto, vicino alla confluenza col fiume Arvo, in località “Fiore Nuovo”. L’imponente architettura, che nel corso dei secoli ha subito numerosi rimaneggiamenti, è di impronta romanica: complesso badiale di forma quadrata, con al centro un grande chiostro ad archi ogivali; pianta del monastero a croce latina, con abside rettangolare orientato a est. L’ultimo stile di cui si ha prima del restauro del 1989 è il barocco. Dell'ingresso originale rimane solo il portale, in pietra calcarea finemente lavorata; la facciata è semplice, “a capanna”, senza decorazioni. Non ci sono decorazioni imponenti, tranne il portone. Lavorato è, invece, il foro sopra il portone che presenta un anello interno ed uno esterno più sporgente in pietra lavorata. L’abside è l’elemento di maggior pregio: ispirato all’architettura tardo romanica francese, presenta una finestra circolare al centro di un triangolo ai cui vertici vi sono altre tre piccole finestre circolari. Il campanile ha forma di parallelepipedo regolare, con la sommità lavorata e quattro archi a tutto sesto. L'interno si presenta oggi in stile romanico a pietra nuda, privo di qualsiasi altra forma decorativa. La navata laterale ospita la mostra permanente delle tavole del “Liber Figurarum”, le opere artistiche di Gioacchino da Fiore, che racchiudono il pensiero e l’immaginario gioachimita. L’altare barocco (1740) è un’opera del maestro di arte lignea Giovanbattista Altomare, di Rogliano.