Luogo - Edificio di culto

Basilica Santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore

Luogo: Piazza Carmine, Napoli

La Basilica Santuario del Carmine Maggiore è una delle più grandi basiliche di Napoli, esempio unico del Barocco. Situata in Piazza Carmine, è legata alla tradizione per cui alcuni monaci, fuggendo dalla Palestina, portarono un'immagine della Madonna del Monte Carmelo e la posero in una piccola cappella dedicata a San Nicola ("la Grotticella"). Tuttavia, la prima attestazione storica dei Carmelitani a Napoli risale al 1268, e l'Icona della "Vergine Bruna" sembra più un'opera toscana del XIII secolo. Nel '600, in occasione dei lavori di ripavimentazione, furono trovate le casse di piombo conteneti i resti e il corredo di Corradino di Svevia, morto nel 1268 per esecuzione della pena capitale ordinata da Carlo d'Angiò. Alla scoperta seguì l'erezione di un monumento in suo onore, realizzato nell'Ottocento da Schopf. Durante la Seconda Guerra Mondiale i soldati tedeschi provarono, senza successo, a trafugare i resti di Corradino, non avendo inteso che si trovavano all'interno del piedistallo della statua. Alla Basilica è legato anche il cosiddetto "miracolo del Crocefisso", che vide la testa del Cristo ligneo reclinarsi per schivare i colpi degli aragonesi contro gli Angò: il crocefisso del miracolo è oggetto di devozione ogni 26 dicembre e durante la Quaresima. La stessa figura di Masaniello, protagonista della rivolta napoletana del luglio 1647 contro il viceregno di Spagna, è legata a questa Basilica, dove trovò la morte proprio nel giorno della festa della Madonna del Carmine. La facciata attuale risale al 1766 ed è opera di Giovanni del Gaizo; il campanile è munito di cinque campane. L'interno, ricco di marmi policromi, è caratterizzato da un'ampia navata fiancheggiata da cappelle intercomunicanti e da un soffitto a cassettoni; sul portale d'ingresso è collocato un organo monumentale. Il Chiostro, contemporaneo alla costruzione della Chiesa, è riccamente affrescato con vite dei Santi Elia e Eliseo; presenta una volta in stile pompeiano e un pavimento a quadri in marmo di Caserta, ospita una torretta con orologio in maiolica arabescata e una meridiana. Al centro del giardino è collocata una fontana in marmo del XVI secolo con due ninfee.

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