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Albania, cosa vedere assolutamente in 10 giorni 

Scritto da Redazione , 14/10/20

Incantati dai suoi piacevoli luoghi, quasi fossero dipinti, e dai suggestivi borghi fermi nel tempo, scopriamo cosa vedere in Albania, paese ricco di sorprendenti risorse culturali, naturali e paesaggistiche.

Albania in 10 giorni: cosa vedere

L’Albania in 10 giorni può essere visitata da Nord a Sud, partendo da Tirana per proseguire verso Durazzo, il Parco di Lura, Berat, Valona, Argirocastro, Saranda, Butrinto e poi a Nord Scutari e le Alpi Albanesi.

1. Tirana

Tirana è la capitale dell’Albania. Città molto accogliente caratterizzata da un’atmosfera rilassante in cui è possibile trovare alcuni dei migliori ristoranti, negozi e mercati del paese.

La maestosa piazza Skanderbeg al centro della città mostra una straordinaria statua rappresentante il condottiero Albanese a cavallo da cui la piazza prende il nome, ed è circondata dal famoso Museo Nazionale che è il museo storico più grande d’Albania ed è caratterizzato dall’enorme mosaico che ricopre la facciata, dal Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto, dalla Biblioteca che custodisce anche un importante archivio e dall’Antica Moschea Ethem Bey, dove si trova l’antico orologio.

La piazza è il punto di partenza del viale Dëshmorët e Kombit, una delle strade più importanti della città, fu costruita dagli italiani. Al lato sinistro del Boulevard che percorre lunghi viali si trova la piramide costruita durante il governo di Henver Hoxha che rappresenta il tempo passato di un difficile regime comunista, fu costruita nel 1987 come museo, ora sembra abbandonata, spogliata delle piastrelle che una volta la coprivano e spruzzi di graffiti.

La cattedrale di San Paolo è la cattedrale cattolica e si trova nel Boulevard Zhan D'Ark al centro della città. I lavori di costruzione terminarono nel 2001, è di aspetto moderno e a pianta triangolare, ha una suggestiva vetrata raffigurante Papa Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta. La Chiesa di San Procopio, è la vecchia chiesa cattolica a Tirana, fu costruita nel 1780 in onore del santo patrono di Tirana, San Procopio, che si festeggia l'8 luglio. Nel 1967 la chiesa di San Procopio ebbe la sorte di tutti gli altri oggetti di culto, fu mutilata, con la rimozione dei suoi archi, successivamente fu riaperta e all’interno si trovano meravigliosi dipinti della Natività e di Sant’Elisabetta del maestro Shpend Bengu.

La parte giovane della città si sviluppa a Bllok, ex quartiere dei dirigenti del Comitato Centrale del Partito del Lavoro, che è un quartiere perlopiù frequentato da giovani universitari ricco di locali, bar e ristoranti. Il mercato è dietro la piazza e dà l’impressione di essere un bazar orientale vero e proprio, è bellissimo negoziare con i venditori.

2. Durazzo

Durazzo vanta il porto principale d’Albania, il porto commerciale. E’ una delle città e dei porti più importanti dell’intera nazione, Durazzo è il collegamento con l’Italia. E’ una città molto bella che si affaccia sul mare Adriatico per 62 km. È molto conosciuta per il turismo sulle spiagge della città che sono ampie, spaziose e ben organizzate e per la baia di Lalz (Gjiri i Lalzit).

Di grande rilevanza culturale è l’anfiteatro romano che fu costruito nel II secolo d. C., uno dei più grandi nei Balcani, ed il museo archeologico che mostra migliaia di oggetti risalenti dalla preistoria all’antichità, al periodo Bizantino e al Medioevo. sono molto suggestive anche le mura della città vecchia e la torre veneziana del XVI secolo, dove difronte primeggia la lussuosa piazza stile vela “Veliera” di nuova costruzione.

I terremoti distrussero la parte antica di cui ora si conservano i resti. A pochi km da Durazzo si trova la Basilica di Arapaj che è un sito archeologico, fu scoperta durante una campagna di scavi degli anni ottanta dello scorso secolo ed è conosciuta soprattutto per la meravigliosa decorazione pavimentale che è un mosaico lungo ben 53 metri che rappresenta scene eucaristiche e pastorali.

3. Il parco nazionale di Lura

È uno dei parchi più belli d’Albania dal punto di vista naturalistico, si trova a 25 km dalla città di Peshkopi, nel distretto di Dibra, precisamente sul monte Lura ed è situato sulle pendici a est del massiccio montuoso “Kunora e Lures” a un’altitudine di 2121 m. Il parco nacque nel 1966, ospita specie molte rare di fauna selvatica ed è famoso per i suoi 12 laghi glaciali. Presso ‘il lago dei fiori’ in estate è bello rilassarsi tra i gigli bianchi d’acqua. Nel parco ci sono alcuni delle specie d’animali più rare del paese come l’orso bruno, la lince e il lupo.

4. Berat

Berat è patrimonio dell'UNESCO dal 2008 ed è caratterizzata da case imponenti e strutture fortificate tipiche del periodo ottomano. Molto interessanti sono anche le le moschee, la più antica fu costruita dal sultano Bajaziti II alla fine del XV secolo, il portico invece fu costruito successivamente. Il castello a Berat, essendo posizionato in collina, offre una meravigliosa vista, è di forma triangolare e conta 24 torri e due portoni.

È tra le città più antiche d’Albania e rappresenta al meglio la tipica città ottomana. Nel 1961 è stata dichiarata città-museo, vanta significativi monumenti che sono una testimonianza del patrimonio culturale, storico e artistico. La città è suddivisa in tre aree: l’area museo, l’area protetta e la zona libera. E’ una piccola città che può essere facilmente esplorata a piedi ed offre splendide passeggiate sulle antiche e splendide strade della città nella valle di Osum. Anche se piccola, dal punto di vista storico, Berat è tra le più importanti città del paese. Importante è il museo etnografico che fu inaugurato nel 1979.

5. Valona

La città caratterizzata dalla posizione geografica sul mare è tra le località costiere più frequentate. Le spiagge sono molto belle. A Kanina si possono visitare i siti storici di Valona che sono: il castello, il monastero di Santa Maria e l’antico teatro di Orikum.

Dal punto di vista culinario la cucina tradizionale della città offre il pesce sempre molto fresco. Valona è una città portuale, fu sul porto che il popolo albanese dichiarò la sua indipendenza dall'impero ottomano all'inizio del XX secolo, nel 1912; il monumento al centro della città celebra il primo governo dello statista Ismail Qemali. Il Monumento all'Indipendenza è stato progettato da uno scultore dell’epoca ed è datato al 1972.

6. Argirocastro

Tra le più antiche città dell’Albania, incastonata tra le montagne, Argirocastro è stata nominata patrimonio culturale dell’UNESCO, bellissimi e suggestivi i luoghi storici con le case di impronta turca dalla dominazione ottomana con tetti in pietra, le chiese cattoliche e le moschee, il minareto della Moschea del bazaar, è visibile da tutta la parte vecchia della città vecchia di Argirocastro; il bazar, con piccoli negozi di souvenir ed artigianato.

Molto bello il castello che fu completamente ristrutturato, oggi conserva il museo nazionale delle armi. In un bunker sotterraneo costruito per difendere la tranquillità del governo comunista in caso di guerra ospita ad oggi il museo della guerra fredda. Fu la città natale del dittatore Henver Hoxha. Dista 40 km dalla Grecia, da cui fu molto influenzata.

7. Saranda

In Albania le spiagge sono molto belle infatti non è un caso se alcune località balneari e la città di Saranda non hanno davvero nulla da invidiare ad altre spiagge famose del Mediterraneo. Saranda, abbracciata da una splendida baia sul mare, offre mare, relax e vita notturna, è la città più al sud dell’Albania, situata di fronte all’isola di Corfù da cui dista soltanto 15 km. 

Possiede un patrimonio culturale, storico e artistico di grande rilievo con monumenti di ogni epoca: vi sono importanti esempi di architettura che sono il risultato del succedersi di varie civiltà e dominazioni . La città, tra i borghi e la marina, conserva inoltre un vasto patrimonio culturale con chiese, sinagoghe, fortificazioni, siti archeologici, strade e piazze; preziose testimonianze del suo passato oltre che rinomata località turistico-balneare.

Saranda propone i resti di un’antica sinagoga, fondata da ebrei che intorno al 70 a. C. si stabilirono nelle terre meridionali del paese, la sinagoga fu rimpiazzata da una chiesa cristiana intorno al VI secolo, ma fu distrutta da un terremoto e dalle invasioni. Sull’antica pavimentazione emergono mosaici di straordinaria bellezza recuperati negli anni più recenti; tra i ritrovamenti rinvenuti dal lavoro degli archeologi ci sono il candelabro a sette braccia e il corno di montone usato come strumento musicale durante alcune celebrazioni religiose, caratteristica tipica delle sinagoghe costruite durante l’Impero bizantino.

Molto interessante è il Castello di Lekursi che fu costruito nel XVII secolo per volere del Sultano Suleymani con l’intento di difendere la costa dagli attacchi nemici, oggi ospita un suggestivo ristorante, nel quale vengono organizzati spesso eventi folcloristici di tutto rispetto.

8. Butrinto

Butrinto vanta un parco archeologico meraviglioso, è uno dei gioielli più nascosti dell’Albania, situato vicino alla piccola città di Saranda. E’ un parco nazionale e fu il primo sito albanese ad essere inserito nel patrimonio dell’umanità e protetto dall’UNESCO dal 1992. Fu abitato sin dai tempi preistorici e successivamente da greci e romani. Ebbe un periodo di prosperità sotto il dominio bizantino a cui seguì quello veneziano fino ad arrivare al totale abbandono della città nel tardo medioevo, sono visibili tutte le dominazioni.

 I reperti più antichi rinvenuti nella città antica sono un martello di pietra e un’asta, che  dovrebbero appartanere alla seconda metà del secondo millennio A.C. Tra le mura della città dominano importanti siti archeologici e rovine tra cui un anfiteatro romano, un tempio romano con un impressionante pavimento a mosaico e reliquie intagliate in altri siti archeologici, il battistero, il teatro, la basilica, i bagni pubblici, il ginnasio, il tempo di Minerva, i due portoni delle antiche mura del castello, molte case e un gran numero di oggetti, per un valore totale inestimabile.

9. Scutari

E’ la quarta città più grande d’Albania ed è molto antica, risale al V-IV secolo a.C.. La città del famoso castello racchiude un mondo unico da scoprire, anche oltre al suggestivo lago che padroneggia in città. Il must è l’imponente castello che sovrasta la città, la fortezza di Rozafa, fu costruito dagli Illiri nel 168 a.C e ricostruito nel corso degli anni, offre fantastici panorami sulla città e un interessante museo all’interno. La leggenda narra che nelle pareti della fortezza fosse stata murata viva una donna, Rozafa, sacrificatasi per il bene della comunità.

Bellezza della città è la Cattedrale dedicata a Santo Stefano Protomartire, è uno degli edifici più importanti dei quartieri cattolici. Domina la piazza la Chiesa Francescana costruita tra il 1902 e il 1905, fu utilizzata nel gennaio del 1947 dalla Polizia segreta albanese, come deposito di armi e munizioni, in quella occasione, molti sacerdoti furono arrestati con la falsa accusa di aver nascosto armi nella chiesa. La Chiesa che ospita la patrona d’Albania è situata ai piedi del castello di Rozafa intitolata a Zoja e Këshillit të Mirë (Madonna del Buon Consiglio).

Una leggenda legata a questa chiesa racconta che il giorno 25 Aprile dell’anno 1467, nel corso di un violento scontro contro i Turchi che bramavano di occupare la città, l’immagine della Signora di Scutari e Patrona di tutta l’Albania, si staccò dalla parete per non subire profanazioni e, accompagnata dagli Angeli e un gruppo di fedeli, attraversò l’Adriatico per insediarsi a Genazzano in Lazio.

Scutari si trova sulla zona di confine fra l’Albania e il Montenegro. Una caratteristica geografica di Scutari è la presenza di tre fiumi, Drin, Kir e Buna che è l’emissario del lago suddetto. Il lago è situato al margine orientale della città e conta una superficie di 370 km², è il più grande lago dei Balcani. La città è circondata a occidente e a settentrione dalle Alpi Dinariche. Monumenti, tesori d'arte, chiese, moschee, gastronomia e personaggi illustri rappresentano una particolarità del capoluogo. La cultura è certamente un tratto distintivo della città di Scutari, sede dell’Università Luigji Gurakuqi, viene definita culla della cultura albanese, Secondo alcuni storici la prima scuola fu fondata nel 1698 dalle missioni di papa Clemente XI.

10. Le Alpi Albanesi

Le montagne in Albania sono pittoresche, raggiungere le loro incantevoli vette significa ammirare un paesaggio dell'anima, che cambia aspetto e colori a ogni stagione. Il massiccio delle Montagne Albanesi è una delle più belle e particolari destinazioni di montagna da scoprire in particolar modo in autunno e primavera quando le variazioni graduali di clima e di paesaggio favoriscono le escursioni perfette per osservare la fitta vegetazione boschiva e trarre il massimo beneficio dal contatto diretto con la natura.

Si trovano a nord del fiume Drini e ad ovest del fiume Valbona e si trovano a nord del paese. Sono abbastanza isolate, poiché le strade che le collegano alle aree circostanti sono poche e non in ottime condizioni. La principale destinazione turistica è il villaggio di Theth, campo perfetto per i viaggiatori che desiderano esplorare le alte montagne di Theth, Boge, Razem e Vermosh. Nei pressi di Theth si può visitare una bellissima cascata che è un altro attrattore del paese. Ogni angolo della zona ha una vista straordinaria. A Razem ci sono centinaia di grotte da esplorare.

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