Spiaggia La Pelosa, Stintino: una delle più belle d'Europa
La spiaggia La Pelosa, Stintino, guadagna da diversi anni il podio tra le spiagge più belle d'Italia ed è nella Top 20 delle spiagge più belle d'Europa. Scopriamo perché, cosa vedere, cosa fare e dove dormire a Stintino per una vacanza da sogno.
La spiaggia La Pelosa, Stintino, è protagonista assoluta tra le più belle d'Italia. Scopriamo insieme tutte le caratteristiche di questo piccolo paradiso caraibico a due passi da casa.
Spiaggia La Pelosa: dove si trova
Riconosciuta universalmente come una delle più belle d’Europa, la spiaggia La Pelosa si trova a Stintino, comune della provincia di Sassari che insiste sull'omonima penisola.
Ultimo lembo di terra che dalla piana della Nurra si protende verso l'isola dell'Asinara, situata a breve distanza e raggiungibile proprio imbarcandosi da qui.
Questo tratto di litorale che include anche la spiaggia La Pelosa viene chiamato "Mare di fuori" e alterna scogliere e cale di sabbia e sassi al termine di piccole valli, come il famoso "Bue marino" (nome sardo della foca monaca), Valle della Luna, Coscia di Donna e Cala del Vapore.
Tra sabbia finissima, fondali limpidi e colori turchese e azzurro del mare che si confondono col cielo, qui si avrà l'impressione di essere ai Caraibi.
Il panorama così suggestivo è dato anche dalla presenza di numerose torri saracene, dai faraglioni di Capo Falcone, dall’Isola Piana e dall’Asinara che proteggono questa costa dall’impeto del mare aperto.
La Pelosa e La Pelosetta
La principale attrattiva turistica è la spiaggia La Pelosa.
Collocata nell'estremo lembo nord-occidentale della penisola di Stintino, è contraddistinta da una sabbia bianca finissima e dal mare azzurro-turchese dal fondale molto basso.
Immediatamente prospiciente la spiaggia de La Pelosa, La Pelosetta, ovvero una seconda spiaggia più piccola che ospita l'isolotto raggiungibile a piedi dove svetta la famosa torre aragonese, simbolo della spiagga La Pelosa (Stintino), costruita del 1578 e chiamata appunto Torre della Pelosa.
Di fronte, l'Isola Piana, appartenente al comune di Porto Torres come l'isola maggiore, ospita un'altra torre spagnola alta 18 metri chiamata Torre della Finanza, edificata nel XVI secolo e restaurata nel 1931.
Stintino, Sardegna: cosa vedere
Cosa vedere a Stintino, Sardegna? Intanto è utile conoscere qualche notizia storica sull'origine di questo luogo.
L'origine del borgo di Stintino è dovuta alla decisione del governo italiano di istituire sull'isola dell'Asinara, nel 1885, il primo lazzaretto sanitario insieme a una colonia penale, in località Cala d'Oliva. In quel momento si contavano sull'isola 54 famiglie, per metà pastori di origine sarda e per metà pescatori provenienti da Camoglini (Liguria) e Ponza (Lazio). Di queste, 45 famiglie liguri lasciarono l'isola per stabilirsi nella costruenda Stintino, fondando la cosiddetta "Comunione dei 45".
Oggi Stintino è una rinomata destinazione turistica estiva e porto di riferimento per gli amanti della "vela latina". Molte famiglie della borghesia sassarese, come i Berlinguer o i Segni, hanno da sempre prediletto questo tipo di imbarcazione, che è protagonista dal 1983 di una apposita regata, tanto che Stintino è stata ribattezzata "Capitale della vela latina".
Completano la vacanza naturalistica una visita agli stagni di Casaraccio e di Pilo, entrambi importanti riserve riproduttive per l'avifauna e lo stagno delle Saline.
Da non perdere il Museo della Tonnara (MUT), che racconta la storia della tonnara di Stintino ma anche delle altre tonnare del Mediterraneo, oltre a presentare studi scientifici sulla tipologia di tonno pescato in questa zona, il Thunnus thynnus.
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