In vacanza a Portoscuso, nel mare della Sardegna
Una vacanza a Portoscuso, centro del Sulcis lungo la costa sud-occidentale della Sardegna, regala un'infinità di bellezze naturalistiche, archeologiche ed enogastronomiche. Un tempo borgo di "tonnarotti", successivamente polo industriale, Portoscuro è oggi una delle più belle località turistiche della regione.
Indice
Portoscuso e il suo mare
Il porto si apre di fronte all’incantevole Isola di San Pietro, punto di collegamento tra la Sardegna a Carloforte, una delle maggiori località turistiche della zona, annunciando le meraviglie naturalistiche e culturale che caratterizzano la vacanza a Portoscuso.
L'odierno abitato nasce nel XVI secolo, in piena dominazione spagnola, come testimonia il nome stesso di questa deliziosa località di mare, derivato direttamente dall'espressione in lingua catalana "Port Escus", che significa letteralmente "porto nascosto".
Patria per lungo tempo dei "tonnarotti", i pescatori sardi, siciliani, ponzesi, maiorchini e marsigliesi abili nella pesca preziosa del tonno, Portoscuso conobbe un florido periodo industriale nel XX secolo, come tutta la regione del Sulcis, per diventare oggi una delle località turistiche balneari più belle della Sardegna.
Cosa vedere a Portoscuso
Uno dei simboli architettonici e storici che accolgono i turisti desiderosi di trascorrere una vacanza a Portoscuso è l'antica Torre Spagnola, posta in origine sotto il comando di un "alcalde" con la funzione principale di avvistamento, piuttosto che di difesa.
La costruzione di una serie di tonnare in tutta la zona del Sulcis trasformò l'originario borghetto marinaro, composto da baracche abitate soltanto durante le stagioni di pesca, in un vero e proprio centro abitato, che oggi si presenta molto più ampio del primitivo borgo di pescatori, con tante bellezze da scoprire al suo interno.
Tra i monumenti da visitare durante la vacanza a Portoscuso, certamente la Chiesa di Sant'Antonio da Padova, considerata la più antica del paese, e la Chiesa di Santa Maria d'Itria, poco distante dalla Tonnara di Su Pranu.
Edificata nel 1670 Santa Maria d'Itria è il vero riferimento della comunità dei fedeli, dedicata alla devozione nei confronti della santa patrona dei "tonnarotti", che si festeggia 50 giorni dopo Pasqua con eventi sportivi, musicali e folkloristici. Al suo interno è possibile ammirare ancora gli arredi dell'edificio originale, oltre a due grandi tele storiche, una statua lignea policroma raffigurante la santa e il crocifisso che, secondo la tradizione, venne donato personalmente dai reali di Spagna.
La posizione in altura contribuì nei secoli a rendere Portoscuso un importante scalo commerciale, protetto dalla sua leggendaria torre in tufo e trachite, dalla sommità della quale ancora oggi è possibile abbracciare con lo sguardo scorci paesaggistici meravigliosi, come Cala della Ghinghetta e Portopaleddu (Porto Paglietto), due delle splendide calette di sabbia fine che incorniciano il mare limpido di questa zona.
Accanto alla chiesa e alla torre, la Tonnara di su Pranu, oggi attiva tra maggio e giugno, nella stagione delle mattanze.
Da non perdere, in paese, la Villa su Marchesu, edificio nobiliare di proprietà Pes di Villamarina, barone dell’Isola Piana.
Portoscuso e dintorni: l'arcipelago del Sulcis
Durante una vacanza a Portoscuso non può mancare un mini-tour in barca tra le meraviglie dell’arcipelago sulcitano, una delle perle del mare della Sardegna.
Il territorio costiero delle isole, oltre che da tratti di sabbia morbida e fine, è caratterizzato da scenografiche falesie a picco sul mare, che non si possono perdere!
Parte di questo arcipelago, le due isole principali: l'Isola di Sant'Antioco e l'Isola di San Pietro, corredate da una "collana di perle" minori, quali l'Isola Piana, l'unica abitata tra quelle più piccole, e gli isolotti che traggono nome da una serie di animali, come l'isolotto del Toro, della Vacca, del Vitello, del Corno e dei Ratti.
Questo straordinario territorio, oltre alle escursioni naturalistiche offre una ricca serie di itinerari archologici che valorizzano anche le zone interne, abitate sin da tempi remotissimi.
Al Neolitico risalgono le Domus de Janas di Guroneddu; all’Età del Rame, le grotte sepolcrali e i circoli megalitici di Su Medadeddu e Piccinu Mortu (poi divenuta necropoli punica); all'Età del Bronzo, i siti di Punta Niedda e Su Stangioni (poi necropoli fenicio-punica e romana), oltre ai nuraghi, tra cui Atzori e Bacu Ollasta, dove ammirare i tiptici villaggi di capanne.
Cosa mangiare a Portoscuso
Una vacanza a Portoscuso è anche una imperdibile occasione per assaggiare i piatti più gustosi e le prelibatezze enogastronomiche di quest'area della Sardegna meridionale.
Il periodo ideale per apprezzare appieno la tradizione gastronomica di Portoscuso e del Sulcis è sicuramente l'estate, da giugno ad agosto, quando è possibile partecipare all'immancabile Sagra del Tonno (a giugno), in occasione della quale si può gustare il meglio delle ricette locali, e alla Sagra del Granchio, una delle poche in Italia.
Da non perdere, l'Arrusteddara da condividere con gli amici: la grigliata di pescato freschissimo che si tiene ogni anno a metà agosto.
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