Le bellezze di Acireale, tra storia e fascino
Con i suoi oltre 50mila abitanti, Acireale è una delle città più popolose della provincia di Catania e costituisce, insieme ai comuni di Aci Catena, Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Sant'Antonio, Valverde, Zafferana e Santa Venerina, il cosiddetto hinterland acese.
Indice
Formatasi nel corso degli anni in virtù di piccole migrazioni di abitanti dai territori meridionali della Sicilia lungo la costa, presenta la struttura tipica delle città medievali che si ritrovano in molti posti dell’isola.
Dal punto di vista geografico, è situata su un altopiano di origine lavica, che la pone a circa 150 metri di altezza sul livello del mare e quasi a strapiombo sullo stesso. Si trova nella cosiddetta Riviera dei Ciclopi, alle falde del vulcano, ed è caratterizzata da un territorio estremamente fertile, coltivato prevalentemente ad agrumeti.
La particolare posizione geografica rende Acireale anche espressione tipica del clima mediterraneo con estati molto calde e secche ed inverni miti e piovosi.
Prima, un po’ di storia
Il nome “Acireale”, secondo alcune fonti, deriverebbe dalla mitologia greca: il ciclope Polifemo era invaghito perdutamente della ninfa Galatea, innamorata – a sua volta – di un pastore di nome Aci; Polifemo, per eliminare il suo rivale in amore, lo schiacciò sotto un enorme masso. Il sangue del povero pastore sgorgò copioso e diede vita a un fiume sotterraneo.
Nella realtà, il nome della Città è stato oggetto di una continua evoluzione durante le diverse dominazioni, fino ad assume l’attuale denominazione sotto la dominazione spagnola e, precisamente, sotto il regno di Filippo IV di Spagna.
Con l’avvio delle guerre di indipendenza italiane, Acireale divenne uno dei principali centri dove si svilupparono i moti contro la dominazione dei Borboni e annettere i territori siciliani al nascente regno italico. Successivamente divenne uno dei principali centri termali siciliani, e oggi è importante principalmente per il Carnevale, che attira numerosi visitatori da ogni parte d'Italia con una sfilata di carri allegorici particolarmente allettante.
Cosa vedere ad Acireale
Diverse le attrattive presenti ad Acireale. Anche se è una su tutte a renderla unica: il suo stile barocco. Quest’ultimo è presente in particolar modo nell’architettura cittadina con diversi edifici che ne sono testimonianza. A titolo di esempio, il Quartiere del Suffragio o i palazzi che si ritrovano in via Dafnica e in via Galatea, o ancora nel Palazzo di Città o nella stessa Basilica di Acireale che è intitolata al patrono della Città. Proprio quest'ultimo edificio, poi, in virtù del suo esterno incompleto stile barocco e i suoi spazi interni – dove si ritrovano diverse opere di Paolo Vasta – è stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco. Il motivo è da ricondursi con tutta probabilità al fatto che è possibile ammirare le 10 statue che raffigurano i principali protagonisti del Vecchio Testamento e per il Museo di Arte Sacra che si ritrova al suo interno.
Tra gli edifici che vale la pena di visitare ad Acireale, assolutamente imperdibile è la Chiesa di San Biagio. Ma caratteristica è anche la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo che è stata eretta di fianco a un campanile risalente al XVII secolo.
Non meno importanti, il Duomo che è un vero e proprio omaggio allo stile barocco e la Chiesa di San Domenico.
Il centro storico di Acireale
Il viaggio ad Acireale continua tra gli edifici, le chiese e i palazzi di rilevante interesse artistico del centro storico. Tra questi rientra sicuramente la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, che rappresenta uno degli edifici più antichi della città, risalente con tutta probabilità al periodo in cui Acireale aveva ancora il nome di Aquila nuova.
Ricostruita più volte nel corso degli anni, anche a causa dei terremoti che hanno devastato la città, la chiesa presenta un interessante portale in stile gotico; inizialmente era dedicata a San Sebastiano ma cambiò successivamente nome nel momento in cui fu costruita la nuova chiesa dedicata a questo santo. Numerosi sono gli affreschi e i dipinti presenti all’interno dell’edificio realizzati da Alessandro e Paolo Vasta con quest'ultimo che mentre lavorava all’interno della chiesa fu colto da un improvviso malore che diede luogo a una sua rovinosa caduta provocandogli la paralisi che lo accompagnò fino alla morte.
Molto interessante è anche la Chiesa di Santa Maria del Suffragio che si caratterizza per il fatto di avere la porta principale rivolta verso il mare; e particolare è anche il motivo che portò alla costruzione di questa chiesa dovuta alla volontà delle mogli dei pescatori acesi che non frequentavano di buon grado le altre chiese cittadine, più sontuose ed eleganti, per cui avevano necessità di un luogo maggiormente alla loro portata.
Diverse sono le escursioni che possono essere effettuate nei diversi borghi cittadini. Una delle zone più interessanti da visitare è il villaggio di Santa Maria della Scala, un borgo tipico di pescatori al quale si può accedere solo percorrendo una stradina molto particolare e dalla quale si gode di un panorama mozzafiato.
Altra meta caratteristica è la Timpa, un tipico altopiano di origine vulcanica; una zona della città che presenta una grande varietà di bellezze naturalistiche, una vegetazione ricca e la presenza di diverse grotte naturali che rendono l’intero paesaggio affascinante e avvolto da un particolare effetto misterioso.
Immancabile infine una sosta a Capo Molini che, oltre a rappresentare uno dei punti più panoramici della città dal quale ammirare i caratteristici faraglioni di Aci Trezza, è stato in passato il punto ottimale per gli sbarchi e gli approdi dei pescatori.
Dal punto di vista culturale, da citare è anche la presenza del Teatro Storico dell’Opera dei Pupi all’interno del quale viene riproposta la continua battaglia contro le invasioni dei Mori.
Gli amanti della storia poi non potranno fare a meno di visitare la splendida Biblioteca di Zelantea, all’interno della quale sono conservati oltre 200mila manoscritti relativi alle diverse epoche di dominazione, che rappresenta una delle biblioteche più antiche dell’intera Sicilia.
Il Carnevale di Acireale
Una delle principali attrattive di Acireale è rappresentata dal già menzionato Carnevale, uno degli eventi più famosi dell’intera penisola e la cui nascita parrebbe risalire addirittura al Cinquecento. Nel corso dei secoli, la tradizione di questa festa è stata soggetta a diverse variazioni, non ultima la data che vede il Carnevale organizzato nel corso della prima settimana del mese di agosto. Nonostante le variazioni apportate, il Carnevale di Acireale ha mantenuto diversi tratti tipici come l’intera città che si raccoglie in festa, la sfilata dei carri allegorici e le varie maschere che sono presenti durante lo svolgimento della manifestazione.
Altro momento molto sentito dalla popolazione locale è la festa patronale di San Sebastiano che secondo la tradizione acese avviene trasportando la statua del santo per un lungo tragitto a piedi scalzi, comportando un elevato fervore nella comunità.
Infine dobbiamo anche ricordare che Acireale è da considerarsi la città del benessere in quanto sono presenti le terme di acqua sulfurea utilizzate fin dall’antichità per curare i diversi malanni del corpo. In particolare, le Terme di Santa Venera vengono usate per diversi trattamenti del corpo come i fanghi o i bagni rigeneranti.
Come raggiungere Acireale
Le modalità per arrivare ad Acireale sono differenti e dipendono da quale mezzo di trasporto si preferisce utilizzare. Se l’intenzione è quella di utilizzare la propria auto sarà necessario innanzitutto superare lo stretto di Messina con l’apposito servizio di traghetti e raggiungere il capoluogo siciliano. A questo punto sarà sufficiente semplicemente prendere a Messina l’autostrada A18 in direzione Catania e seguire le indicazioni presenti sulla stessa, fino a giungere a destinazione. Naturalmente, lo stesso percorso dovrà essere seguito anche nell’ipotesi in cui si voglia utilizzare un altro mezzo su gomma, come ad esempio il taxi o l’autobus.
Se invece si vuole raggiungere Acireale utilizzando l’aereo sarà necessario innanzitutto vedere quali sono gli scali nazionali che assicurano il collegamento con l’aeroporto di Catania Fontanarossa. Una volta giunti nel capoluogo etneo sarà necessario arrivare alla stazione ferroviaria e da qui prendere poi un autobus che ci permetterà di raggiungere la città acese.
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