Viaggio ad Agrigento: una delle mete top 2019
L’antica Akragas, Città dei Templi avvolta in primavera dal profumo del mandorlo in fiore, è una delle mete top 2019. Scopriamo insieme cosa vedere e cosa fare in un viaggio ad Agrigento, attraverso un itinerario sospeso tra archeologia, letteratura e bellezze naturali di una citta immersa in un paesaggio davvero suggestivo.
Indice
Cosa vedere in un viaggio ad Agrigento
Il nostro viaggio ad Agrigento comincia inevitabilmente dalla Valle dei Templi, luogo simbolo della città siciliana, che ci consente di scoprire il fascino dell'antica Akragas e compiere un itinerario cronologico tra le bellezze che la caratterizzano.
Passeggiare tra le aree sacre del Parco Archeologico della Valle dei Templi, Sito UNESCO dal 1997, è un'emozione unica, che ci mette in contatto con un patrimonio monumentale tra i più importanti del mondo antico e del Mediterraneo: ci perdiamo volentieri nella storia secolare racchiusa entro un perimetro di circa 1300 ettari, in un paesaggio agricolo di rara bellezza, prevalentemente piantumato a ulivi centenari e mandorli.
Così il nostro viaggio ad Agrigento diventa viaggio ad Akragas, una delle più importanti colonie greche della Sicilia, fondata attorno al 582 a.C. da coloni provenienti dalla vicina Gela e da Rodi. L'altopiano, naturalmente protetto dalla Rupe Atenea, dal Colle di Girgenti e dalla lunga Collina dei Templi, vide sorgere una città disposta per terrazzi, dall'impianto urbanistico regolare.
Attraversiamo la Rupe Atenea, sede dell'acropoli, con funzione sacra e difensiva; la Collina dei Templi, con i resti dei suoi numerosi e imponenti santuari; la zona centrale dell'abitato e gli edifici pubblici, fino ad arrivare alle necropoli collocate, come di consueto, fuori dalla città.
Il profumo dei mandorli e gli scorci panoramici aperti sul mare ci inebriano e rendono particolarmente piacevole questo viaggio ad Agrigento alla scoperta del suo passato archeologico.
Ma Agrigento ha ancora tanto da offrire, il viaggio è solo all'inizio!
Lasciata la Valle dei Templi, raggiungiamo il centro storico pronti a perderci nella magia di angoli autentici, ancora intrisi di una storia che sgorga dalle antiche fontane, dai monumenti e dalle facciate di palazzi nobiliari e chiese. Visitiamo ammirati il Duomo di Agrigento, la cattedrale dedicata a San Gerlando, che svetta in cima alla collina di Girgenti, la parte medievale della città, con la grande torre campanaria e lo stemma dei Montaperto in facciata.
Il viaggio ad Agrigento, tra le pieghe segrete di Girgenti, prosegue alla volta di altre notevoli testimonianze arabo-normanne, quali Palazzo Steri, sede del seminario vescovile, la Basilica di Santa Maria dei Greci, il complesso monumentale di Santo Spirito e le antiche porte della cinta muraria.
Viaggio ad Agrigento, la città di Pirandello
Visitare Agrigento vuol dire respirare l'ambiente culturale in cui fiorì il genio di Luigi Pirandello, maestro della drammaturgia e della poesia di tutti i tempi.
Per raggiungere la casa natale percorriamo il tratto della Statale 115 che unisce Agrigento a Porto Empedocle e ci fermiamo all’altezza di una contrada di campagna, tra i fichi d’India e gli ulivi a strapiombo sul mare: Contrada Caos.
Io dunque son figlio del Caos; e non allegoricamente, ma in giusta realtà, perché son nato in una nostra campagna, che trovasi presso ad un intricato bosco, denominato, in forma dialettale, Càvusu dagli abitanti di Girgenti”.
Luigi Pirandello
L’attuale Casa Museo Luigi Pirandello era in origine una costruzione rurale di fine Settecento appartenuta agli avi materni dello scrittore. Entriamo con timore reverenziale e scopriamo che ogni dettaglio ci parla di Pirandello, come se lui stesso debba tornare da un momento all’altro a completare un ultimo capolavoro: oggetti personali, fotografie, premi, lettere, manoscritti e prime edizioni di libri con dediche autografe; addirittura il vaso greco utilizzato per traslarne le ceneri dal Cimitero del Verano ad Agrigento, secondo la sua volontà.
Dalle stanze al piano di sopra si gode una vista straordinaria sulla campagna circostante, fino al viale che conduce al famoso "Pino di Pirandello" e al cippo che indica la sepoltura delle ceneri.
Altro luogo pirandelliano da non perdere in un viaggio ad Agrigento è Palazzo dei Giganti, che ospita al suo interno il Teatro di Pirandello. Costruito nel 1627 come residenza della famiglia Tomasi di Lampedusa, il palazzo racchiude oggi lo splendido spazio scenico dedicato al grande drammaturgo.
Cosa fare e cosa assaggiare in un viaggio ad Agrigento
Quando programmare un viaggio ad Agrigento in base agli eventi più importanti della tradizione locale? Certamente a inizio primavera, quando si tiene una delle sagre più dolci e poetiche al mondo: la Sagra del Mandorlo in Fiore.
Abbinata al Festival del Folklore, la sagra del mandorlo rappresenta uno degli appuntamenti più attesi del territorio: prelude alla fragrante primavera mediterranea ed è l'occasione per gustare i deliziosi prodotti tipici a base di mandorla.
È Omero a raccontare come la fioritura del mandorlo sia legata all’amore tra Acamante e Fillide: secondo la leggenda, durante i lunghi anni in cui Acamante fu impegnato nella Guerra di Troia, Fillide, al pari di Penelope, rimase ad attenderlo fedele, ma quando al ritorno dei superstiti non riconobbe tra loro l’amato, credendolo caduto in guerra, la principessa morì di dolore. Fu allora che la dea Atena, commossa, decise di trasformare Fillide in un albero di mandorlo. Quando Acamante si avvicinò all’albero per abbracciarlo, il mandorlo fiorì.
La Sagra del Mandorlo in Fiore compare per la prima volta nel 1934 poco lontano da Agrigento, nella piccola città di Naro, per poi essere completamente assimilata dalla Città dei Templi.
La sfilata dei gruppi folkloristici per le vie di Agrigento, con i variopinti carretti siciliani e l’accompagnamento bandistico, rappresenta certamente il momento clou dell'evento, che prevede anche esibizioni, spettacoli e, naturalmente, degustazioni.
Se il viaggio ad Agrigento che avete programmato ricade in un periodo diverso dalla primavera, le prelibatezze della pasticceria locale sapranno comunque coccolarvi con dolci tipici a base di mandorle e non solo.
Se invece vi stuzzica il salato, la cucina agrigentina ha una peculiarità rispetto al panorama della gastronomia siciliana:
Si tramanda che Agrigento e la sua provincia, ovvero la Sicilia interna, vantino le ricette più arcaiche dell'isola, capaci di richiamare ancora oggi ingredienti e procedimenti di origine ellenistica, con piatti relativamente poveri a base di fave, legumi e carciofi, senza tuttavia rinunciare all'importante presenza del pesce, seppie e sarde in primis.
Viaggio ad Agrigento e dintorni
A chi ha qualche giorno a disposizione, suggeriamo di completare il viaggio ad Agrigento con una visita anche alle località nei dintorni. Quella assolutamente da non perdere? La Scala dei Turchi.
La spettacolare falesia a picco sul mare, che si incontra lungo la costa di Realmonte, è una delle località più suggestive della zona, resa celebre anche da alcune scene de Il Commissario Montalbano, la fiction tratta dai romanzi di Andrea Camilleri.
Il colpo d'occhio è quasi lunare: una scalinata naturale, di assoluto candore, pronta a inabissarsi nel blu più profondo.
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