Guardiagrele
Guardiagrele, ricco di storia e tradizioni in provincia di Chieti, fa parte del circuito dei “Borghi più belli d’Italia”.
Alcuni reperti conservati nel Museo Archeologico a pochi chilometri dal borgo, attestano che il territorio è stato abitato fin dall’era protostorica.
Punto di partenza alla visita di Guardiagrele è sicuramente il bellissimo Duomo o Collegiata di Santa Maria Maggiore. Edificato sui resti di un antico tempio pagano, presenta struttura e stili complessi e differenti, dovuti alle varie ricostruzioni nei secoli; sicuramente inconfondibile l’uso di Pietra della Majella per la facciata principale. All’interno della cripta è stato realizzato il Museo del Duomo dove sono conservate ed esposte collezioni di arte ed oreficeria sacra risalenti al Trecento. Anche la Chiesa di San Francesco, posizionata accanto al Municipio, nel suo chiostro ospita un Museo, quello del Costume e della Tradizione.
Ne “Il trionfo della morte” Gabriele D’Annunzio ha definito Guardiagrele la città di pietra. Ma il borgo non è solo questo; infatti esso deve molta della sua fama alla lavorazione del ferro e del rame battuto e ancora oggi ci sono molte botteghe caratteristiche dove si lavorano questi metalli. Finanche il gioiello più famoso d’Abruzzo, la Presentosa, viene realizzato qui - il borgo ne è stato uno dei primi produttori nel 1800 -; si tratta di un pendente a forma di sole, al cui interno si trovano due cuori incastrati su uno sfondo di “riccioli”. Proprio legata a questa antica tradizione è nata la Mostra permanente dell’Artigianato Artistico Abruzzese, ospitata nel Palazzo dell’Artigianato.
In ambito culinario, imperdibile la produzione pasticcera del territorio tra cui spicca il dolce tipico detto Sise delle Monache o Tre Monti. Il primo nome è legato ad una leggenda che lo collega alle suore, mentre nel secondo caso si pensa sia un riferimento ai massicci montuosi abruzzesi.