Giardino Torrigiani
Grande parco che include il palazzo chiamato Casino Torrigiani al Campuccio. Nel XVII secolo, Pietro Guadagni iniziò la costruzione del Giardino, affidando il progetto a Luigi Cambrav Digny e poi al giovane Gaetano Baccani, che realizzò un parco all’inglese ricco di suggestioni legate al mondo dell’Arcadia e alla simbologia della massoneria, della quale faceva parte il marchese Torrigiani. La presenza delle mura della cinta arnolfiana servì a dare impulso al progetto, caratterizzato da una ricchezza di piccoli edifici, statue e particolarità botaniche, tanto da meritare una “Guida ad uso dei visitatori”, con oltre trenta punti di interesse. A fine Ottocento, il grande prato Torrigiani ospitava allenamenti e incontri privati di football, grazie alla passione di Pietro, fondatore del "Florence Football Club", la società calcistica più antica di Firenze. Oggi il Giardino non è più così ricco di opere d’arte, ma l’ambiente è rimasto ben conservato ed è uno dei giardini all’inglese più significativi di Firenze. L’ingresso attuale introduce in un ampio spazio segnato da una grande aiuola circolare quadripartita, con al centro il grande gruppo classicheggiante, opera di Pio Fedi che rappresenta Seneca col giovane Pietro Torrigiani. Poco lontano, si trova la Grotta di Merlino. Le facciate interne delle mura del Giardino erano coperte da affreschi con scene di vita campestre e finte architetture in rovina. La Torre ha un valore pratico e simbolicO: costruita dal Baccani, svetta per un’altezza di circa ventidue metri.