Palazzo Pitti
Palazzo Pitti è stata la residenza del Granducato di Toscana, già abitata dai Medici, dai Lorena e dai Savoia. Si trova nell'omonima Piazza, nella zona di Oltrarno. Al suo interno è ospitato un complesso museale composto da gallerie e musei di diversa natura: la Galleria Palatina (galleria d'arte con capolavori di Raffaello, Tiziano, ecc.), sistemata secondo il criterio della quadreria settecentesca; gli Appartamenti Monumentali, il Quartiere d'Inverno e il Quartiere del Principe di Napoli, la Galleria d'Arte Moderna (con le opere dei macchiaioli) e altri musei specializzati, come il Museo degli Argenti, dedicato all'arte applicata, la Galleria del Costume, il maggiore museo italiano dedicato alla moda, il Museo delle Porcellane e il Museo delle Carrozze. I Giardini monumentali di Boboli sono uno dei migliori esempi al mondo di giardino all'italiana. All'epoca in cui venne costruito era la residenza più grande e sfarzosa di Firenze. La facciata è composta secondo un modulo fisso, che ricorre nell'ampiezza delle aperture e nella distanza fra esse. Nuova fu anche la presenza di una piazza antistante l'edificio, che permetteva una visuale frontale e centrata dal basso, così come il fronte a bugnato a sporgenza digradante, sviluppo in larghezza di sette finestre, con un portone centrale che conduce a un ampio cortile. Nel 1549-1550, il Palazzo divenne la principale residenza dei Medici; nel 1560 fu realizzato il primo ampliamento ad opera di Bartolomeo Ammannati, che edificò, tra l'altro, l'imponente cortile a più piani. Al 1565 risale il cosiddetto "Corridoio Vasariano", il passaggio sospeso che collegega Palazzo Pitti a Palazzo Vecchio, passando per la chiesa di Santa Felicita, Ponte Vecchio e gli Uffizi. Ai primi dell'Ottocento il Palazzo fu usato anche da Napoleone Bonaparte come residenza per il suo passaggio in città durante il suo governo dell'Italia. Dopo vari restauri, si è giunti alla sistemazione odierna, come sede di cinque musei tematici.