Ferla
Proprio sui Monti Iblei sorge la cittadina di Ferla, in provincia di Siracusa, annoverata tra i “Borghi più belli d’Italia” e nell’Associazione Nazionale Comuni Virtuosi.
La zona medievale rimasta intatta nel borgo è quella che si trova nel quartiere Carceri Vecchie: vicoli, stradine intricate e il caratteristico complesso di case-grotta.
Ma Ferla è nota soprattutto per la sua via Vittorio Emanuele, detta anche la Via Sacra perché qui sorgono cinque edifici religiosi di grande importanza: la Chiesa del Carmine, la Chiesa di San Sebastiano, la Chiesa Madre, la Chiesa di Sant'Antonio e la Chiesa di Santa Maria.
La più grande del paese è la Chiesa di San Sebastiano, edificata verso la fine del Quattrocento e al cui interno conserva una statua lignea di San Sebastiano Martire e un gruppo scultoreo del barocco ibleo raffigurante una scena di vita del Santo.
La Chiesa Madre, dedicata a San Giacomo Maggiore Apostolo, ha al suo interno un grande elemento di pregio che è il Cristo ligneo del Seicento facente parte del gruppo di crocifissi di Frate Umile da Petralia. La Chiesa ha anche una particolare importanza archeologica: grazie a dei recenti scavi, nel perimetro dell'edificio, sono stati scoperti i resti di una necropoli ellenica.
All'interno della Chiesa di Sant’Antonio sono conservati elementi decorativi e opere di pregio, la Chiesa del Carmine - dedicata a Santa Maria del Carmelo - è un grande esempio di fusione degli stili dorico e ionico, mentre la Chiesa di Santa Maria è stata convento, scuola e carcere.
A 10 chilometri dal centro abitato si trova la Necropoli Rupestre di Pantalica, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO; il sito archeologico risale ai tempi dell’età del bronzo e del ferro ed è costituito da diverse necropoli, un’acropoli e testimonianze di chiese e villaggi bizantini.
