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Chiusa Sclafani

Luogo: Chiusa Sclafani (Palermo)
Chiusa Sclafani è un comune italiano di 2.994 abitanti della provincia di Palermo in Sicilia. Geografia fisica Territorio Situato a 658 metri sul livello del mare su di un pendio delimitato in parte dalla Serra dell'Omo Morto, dista 77 km da Palermo e 80 km da Agrigento. Posto al margine sud-occidentale dei cosiddetti "Monti Sicani", nella regione del corleonese, il territorio di Chiusa si estende nello spartiacque tra la Valle del fiume Belice e quella del fiume Sosio. L'orografia è prevalentemente collinare, tuttavia presenta, in alcune contrade, terreni fortemente accidentati e impervi che non consentono coltivazioni di alcun genere. Nella parte orientale ed in quella meridionale il territorio è delimitato dal corso del Sosio, che scorre qui tra profonde gole boscose, per aprirsi, oltre lo stretto di Chiusa e il Castello Gristia verso la pianura di San Carlo; al limite occidentale scorre il torrente Maltempo; nella parte settentrionale, il Monte Triona e il Monte Colomba separano il territorio di Chiusa Sclafani da quelli di Bisacquino, di Campofiorito e Prizzi. Il territorio chiusese comprende la frazione di San Carlo Storia La cittadina fu fondata agli inizi del Trecento dal conte Matteo Sclafani, che ampliò il casale preesistente del periodo medievale, "Chiusa la vecchia", a circa due chilometri dall'attuale centro abitato. La scoperta di una necropoli, avvenuta nel 1877, lascerebbe pensare che sia esistito davvero un agglomerato urbano più antico, in un sito poco distante dall'attuale paese. Comunque, la storia di Chiusa (Sclafani, il cognome del conte venne aggiunto nel 1860) è legata all'avvicendarsi delle famiglie feudali che l'hanno posseduta: dagli Sclafani ai Peralta, dai Cordona, ai Gioeni e ai Colonna. Appartiene al comune di Chiusa Sclafani la frazione di S. Carlo, fondata da Ido Lercari con "licentia populandi" del 15 luglio 1628. Fino a 50 anni fa era un'importante stazione ferroviaria, punto di snodo della linea Palermo-Corleone-Sciacca-Ribera. Società Evoluzione demografica Nel 1951 il centro abitato contava a 6.193 abitanti, che si sono notevolmente ridotti in seguito a fenomeni di emigrazione, dovuti probabilmente all'evento sismico del 1968. Oggi il paese ha una popolazione di 2.994 unità. L'abitato, adagiato sulle pendici del colle Omo Morto, è segnato dal solco di un torrente o "Vallone" (oggi coperto) si tratta di una fascia scarsamente urbanizzata, soggetta a frane e smottamenti, che separa, ma nello stesso tempo connette i quartieri orientali e quelli occidentali e che certamente ha reso problematica la comprensione delle varie fasi di formazione e di sviluppo dell'abitato stesso. Abitanti censiti Architettura religiosa Il massimo dello splendore economico artistico e religioso si ebbe nel 500, con la presenza di molte botteghe, conventi e monasteri, che ancora oggi testimoniano un passato ricco e florido; la chiesa di San Sebastiano, ad una sola navata, che conserva stucchi decorativi di scuola serpottiana. La chiesa di San Antonio Abate ad unica navata, che conserva stucchi e pitture di fine 700 ad essa vi era l'ex convento dei pp. conventuali. La Chiesa Madre, dedicata San Nicola di Bari, dove si trovano diverse opere d'arte. Nella chiesa dì Santa Caterina v.m., sono conservati dipinti settecenteschi: la Madonna del Rosario, un'acquasantiera del 1500 decorata con un rilievo di Santa Caterina (del Gagini) e due altari in alabastro del XVII secolo. La chiesa di Santa Maria Assunta con la facciata barocca. La chiesa del Carmine, il monastero di San Leonardo, e tante altre chiese tutte ricche di arte e storia. Persone legate a Chiusa Sclafani Mons. Giuseppe Liberto, musicista, compositore e direttore della Cappella Musicale Pontificia Sistina. Venerabile Innocenzo da Chiusa Frate minore osservante riformato detto " lo scalzo di Sant'Anna". Salvatore Pizzolatto, nonno del romanziere e sceneggiatore statunitense Nic Pizzolatto (True Detective). Economia La principale attività economica della cittadina è fondamentalmente agricola. Si coltivano: frumento, olivi, ciliegie, vite (con una produzione limitata a soddisfare i bisogni del centro) e, nella parte meridionale bagnata dal Sosio, pesche ed agrumi. Non sono presenti a Chiusa Sclafani insediamenti industriali; uniche strutture per la trasformazione dei prodotti agricoli sono un mulino ed i diversi frantoi. Sono presenti inoltre vari insediamenti di attività manifatturiere e artigiane di piccola o piccolissima entità. Il territorio di Chiusa Sclafani è compreso nella zona di produzione dell'Arancia di Ribera D.O.P.. Amministrazione Gemellaggi Chiclana de Segura, Spagna Montanaro, provincia di Torino Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Voci correlate Complesso Bandistico "G. Rossini" Chiusa Sclafani San Carlo (Chiusa Sclafani) Ferrovia Palermo-Corleone-San Carlo Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Chiusa Sclafani
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