Destinazioni - Comune
Caravonica
Luogo:
Caravonica (Imperia)
Caravònica (Karevònega o Cairònega in ligure) è un comune italiano di 300 abitanti della provincia di Imperia in Liguria.
Geografia fisica
Il territorio di Caravonica è situato lungo il fianco destro della valle del torrente Trexenda, quest'ultimo tributario del torrente Impero.
Il territorio comunale è costituito, oltre il capoluogo, dall'unica frazione di San Bartolomeo d'Arzeno per un totale di 4,47 km2. Confina a nord con i comuni di Pieve di Teco e Cesio, a sud con Borgomaro, ad ovest con Pieve di Teco e Cesio e ad est con Cesio e Chiusanico. Dista circa 16 km a nordovest di Imperia e 132 km a sudovest di Genova.
Storia
Situato in una posizione più arretrata rispetto all'importante arteria stradale della statale 28 del Colle di Nava, il borgo di Caravonica in epoca passata costituiva una tappa obbligata, un unico percorso per le carovane che dalla costa imperiese dovevano raggiungere l'entroterra e, valicando il Colle San Bartolomeo, la valle Arroscia e quindi il Piemonte: la cosiddetta "Via Marenca". E proprio collegandosi alla parola "carovana" potrebbe derivare il toponimo del comune o, come da un'antica tradizione popolare e contadina, invece da una bella fanciulla di nome Nice che dai suoi canti tra i pascoli e i boschi del territorio nacque l'appellativo de Cara vox Nice ("La cara voce di Nice") e da qui "Caravonica".
Il villaggio di Caravonica fu frequentato già in epoca romana, interessato successivamente dalle incursioni barbariche e, verso la metà del VII secolo, sotto il dominio dei Longobardi. Con i Franchi il borgo fu sottoposto alla giurisdizione amministrativa della Marca Arduinica e religiosamente nei possedimenti della diocesi di Albenga. Citato ufficialmente per la prima volta in un documento del 1150, a cinque anni prima risale l'atto vescovile di Odoardo nel quale concesse ai conti Raimondo e Filippo di Ventimiglia la riscossione dei proventi delle decime ecclesiastiche nei territori della valle del Maro e dell'Impero, e quindi pure di Caravonica (1145).
Possedimento dei conti ventimigliesi il borgo è citato ancora nel 1156 nei carteggi del conte e signore del Maro Ottone di Ventimiglia e nel 1233 quale partecipante alla fondazione del feudo di Pieve di Teco. Al 1424 risale l'indipendenza della locale chiesa parrocchiale di San Michele dalla matrice pieve dei Santi Nazario e Celso di Borgomaro passando sotto una gestione religiosa alternata tra la curia vescovile ingauna e la Santa Sede. Tra i secoli XV, XVI e XVII il territorio caravonichese fu la residenza dei locali marchesi di Caravonica, un ramo minore dei conti di Ventimiglia, che a ponente della parrocchiale del borgo eressero la loro dimora-castello; quest'ultima fu danneggiata negli scontri napoleonici di fine Settecento e definitivamente demolita in epoca successiva per motivi statici e di sicurezza.
Unito nei possedimenti del duca Emanuele Filiberto I di Savoia dal 1575, nel Seicento Caravonica patì come altri luoghi del Maro e del ponente ligure gli scontri tra gli eserciti del Ducato di Savoia e della Repubblica di Genova, soprattutto nella guerra del 1625. Nel giugno del 1706 il borgo ospitò la duchessa Anna Maria di Orléans, moglie di Vittorio Amedeo II, che stava fuggendo dalla città di Torino assediata dai Francesi portando con sé i figli e, pare, la Sacra Sindone.
Legato alla dominazione del Regno di Sardegna fu lo sviluppo economico e sociale che ebbe il territorio anche grazie alle nuove e modernizzate vie di collegamento tra la costa ligure e il Piemonte: la Via Regia. Interessato nelle guerre napoleoniche del 1794 e di quella più sanguinosa del 1799 (ingenti furono le perdite tra gli schieramenti contrapposti francesi e piemontesi), il territorio di Caravonica confluì tra il 1801 e il 1803 nella Repubblica Ligure andando a costituire il II cantone di Val di Maro nella Giurisdizione degli Ulivi. Nel 1804 gli fu unita la municipalità di San Bartolomeo di Arzeno.
Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 il territorio venne inserito nel Dipartimento di Montenotte sotto l'arrondissement di Porto Maurizio.
Nuovamente inglobato nel Regno di Sardegna dal 1815, così come stabilito dal Congresso di Vienna del 1814, e scorporato il ricostituito ente municipale di Arzeno, confluì nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel I mandamento di Borgomaro del Circondario di Porto Maurizio facente parte della provincia di Porto Maurizio e, con la sua costituzione, della successiva provincia di Imperia. Gli ultimi aggiustamenti territoriali del Comune di Caravonica risalgono al 1929 quando inglobò la frazione di San Bartolomeo dal Comune di Arzeno d'Oneglia (soppresso e unito al Comune di Cesio).
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana dell'Olivo e dal 2009 al 2011 della Comunità montana dell'Olivo e Alta Valle Arroscia.
Simboli
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di San Michele Arcangelo nel capoluogo. Eretta intorno all'XI secolo (alcune fonti datano la chiesa al 1052) è una delle più antiche del borgo, della quale oggi non rimane che qualche rudere delle mura perimetrali e dell'abside presso il locale cimitero.
Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo e di San Pietro nel capoluogo. Riedificata nel 1670 su una preesistente costruzione, di cui rimangono le tracce nella struttura del campanile, conserva una statua dell'arcangelo del XIX secolo e una pala della Madonna del Rosario e oranti attribuita al pittore Bernardo Castello.
Oratorio della Santissima Annunziata nel capoluogo, opera settecentesca di architettura barocca di Filippo Marvaldi.
Chiesa di San Bartolomeo d'Arzeno. Collocata in posizione dominante nella frazione omonima, fu posta sotto le dipendenze dei Cavalieri di San Giovanni, poi noti come Cavalieri di Malta fin dal Medioevo.
Santuario di Nostra Signora delle Vigne, lungo la strada statale 28 del Colle di Nava per il colle San Bartolomeo, parzialmente ricostruito nel 1740; presenta notevoli stucchi realizzati da Francesco Maria Marvaldi e dal ticinese Gio Andrea Casella.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2011 i cittadini stranieri residenti a Caravonica sono 49, pari al 16,33% della popolazione comunale.
Cultura
Eventi
Festa patronale di san Michele Arcangelo il 29 settembre.
Fiera di sant'Antonio di Padova il 13 giugno.
Persone legate a Caravonica
Domenico Ponzello (Caravonica, XVI secolo), architetto.
Giovanni Ponzello (Caravonica, XVI secolo), architetto.
Marc'Antonio Tomati (Caravonica - Govone, 1693), vescovo cattolico.
Economia
Il comune basa la sua principale risorsa economica sull'attività agricola, specie nella produzione dell'olivicoltura e della viticoltura. Il territorio offre una discreta produzione di vini come il Vermentino o il Dolcetto.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il territorio di Caravonica è attraversato dal vecchio tracciato della strada statale 28 del Colle di Nava collegandosi, a nord, con le provinciali 20 e 21 presso il Colle San Bartolomeo e, a sud, innestandosi con la frazione di San Lazzaro Reale nel territorio comunale di Borgomaro.
Amministrazione
Note
^ a b Dato Istat al 31/12/2011
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 141.
^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
^ Fonte dallo statuto comunale di Caravonica. URL consultato il 21 ottobre 2013.
^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa Fonte dal libro di Andrea Gandolfo, La provincia di Imperia: storia, arti, tradizioni. Volume 1, Peveragno, Blu Edizioni, 2005.
^ a b c d e f g Fonte dal Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Artistiche. URL consultato il 22 ottobre 2013.
^ a b Fonte dal sito Araldica Civica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2011. URL consultato il 15 gennaio 2014.
^ Dopo le dimissioni del sindaco (14 maggio 1991) e di undici consiglieri (20 maggio 1991) la giunta cade per la mancanza del numero legale
^ Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 28 giugno 1991 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 30 luglio 1991
Voci correlate
Liguria
Provincia di Imperia
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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