Bova
Con poco più di 400 abitanti Bova, capitale dell’Area Grecanica Calabrese, è uno dei “Borghi più belli d’Italia”, Bandiera Arancione ed è anche uno dei 21 comuni italiani inseriti nell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
Le origini del borgo risalgono all’era del neolitico, ma una leggenda narra che Bova fu fondata da una regina greca. Il borgo si colloca sulle pendici dell’Aspromonte e si divide in due aree: Bova e Bova Marina.
Il Castello Normanno, di cui oggi sono rimaste solo poche rovine, un tempo dominava dall’alto la città. Ai suoi piedi, ma sempre in posizione superiore al centro storico, troviamo la Cattedrale di Santa Maria dell’Isodia, costruita sui resti di un’antica chiesa bizantina. Tra gli altri edifici di culto troviamo la Chiesa dello Spirito Santo, la Chiesa di San Rocco e la Chiesa di San Leo; quest’ultima è intitolata al patrono del borgo e le sue reliquie sono custodite sull’altare della stessa.
Tra le tante singolarità che si trovano nel borgo, quella che più salta all’occhio è la locomotiva a vapore Ansaldo Breda, disposta nella piazza principale, simbolo del lavoro dei ferrovieri a cui è intitolata questa piazza.
Tanti sono anche i palazzi gentilizi di Bova, riconoscibili dai loro eleganti portali in pietra; tra questi ricordiamo Palazzo dei Nesci Sant’Agata e Palazzo del Municipio.
Ma per conoscere davvero l’essenza dell’antico borgo, dove per secoli si sono succedute popolazioni di diversa estrazione, è necessario visitare il Museo della Lingua Greco-Calabra intitolato a Gherard Rohlfs; un museo interamente dedicato al particolare dialetto del borgo.
Gli eventi folkloristici più importanti che si svolgono a Bova sono principalmente due, entrambi legati al mondo religioso, ma che presentano sempre un misto di sacro e profano. Una cerimonia è la celebrazione del patrono San Leo a maggio, l’altra è la Festa delle Pupazze, in occasione della Domenica delle Palme. Entrambi sono fortemente sentiti dalla popolazione.
La cucina tipica del borgo è fatta principalmente da tipi di pasta casereccia - come i maccaruni e i tagghiarini -, le stopitte o pitte veloci e le zippole.