Destinazioni - Comune

Lariano

Luogo: Lariano (Roma)

Lariano è un comune italiano della provincia di Roma nel Lazio con 13.073 abitanti. Geografia fisica Territorio Dista 30 km dal capoluogo alle pendici della catena dei Monti dell'Artemisio, ai margini meridionali dei Colli Albani. Logitudinalmente confina ad ovest con Velletri, di cui è stato frazione fino al 1967, e ad est con Artena. Confina inoltre a nord con Rocca di Papa e Rocca Priora, ed a sud con il comune di Cori in provincia di Latina tramite la frazione di Giulianello di Cori e con l'enclave del comune di Artena che comprende il Lago di Giulianello. Gran parte del suo territorio ricade all'interno dei confini del Parco Regionale dei Castelli Romani. Orografia L'insediamento urbano di Lariano si sviluppa su un territorio collinare sui 350 m s.l.m. Le quote più elevate sono a nord al confine rispettivamente dei comuni di Velletri e Rocca Priora: il Maschio d'Ariano (891 m s.l.m.) ed il Colle del Vescovo (775 m s.l.m.). Altre alture consistono in blande colline immerse tra i boschi che digradano via via verso sud in direzione della pianura Pontina. Clima Classificazione climatica: zona D, 1575 GR/G Il clima di Lariano è fondamentalmente mite con inverni piovosi, temperature autunnali superiori a quelle primaverili ed estati ventilate. Nell'area dei Colli Albani, dunque anche a Lariano, si presenta il fenomeno detto stau, che consiste nella riduzione del vapore acqueo nelle nuvole man mano che il terreno si alza. Perciò la piovosità maggiore si avrà sulle prime alture dei colli, rivolte verso il mare, verso sud sud-ovest, e la minore verso nord. Lariano risulta piuttosto piovosa con 1200 mm annui di precipitazioni. L'estate è calda e asciutta, l'inverno è mite senza, in genere, che vengano raggiunte temperature eccessivamente basse. A Lariano nevica raramente e gli accumuli superiori ai 10 cm si verificano solo in presenza di un freddo generalizzato marcato. In estate le temperature possono raggiungere i 35 °C con punte di 37 °C. Storia Storia antica Lariano deve il suo nome dai ruderi del castello che era situato sul Monte Artemisio, in seguito conosciuto come Maschio di Lariano. Si presume che nell'anno 328 a.C. il castello; detto anche dell'Algido, assumesse il nome di Ariano. In seguito, fondendosi l'articolo con il nome, si arrivò a Lariano. Nel Carmen saeculare il poeta Quinto Orazio Flacco afferma che sul Monte Algidus in tempi remoti vi fosse un tempio dedicato alla dea Diana. Tito Livio, nella sua Storia Romana, narra che in questi luoghi, romani ed equi si affrontarono in aspri combattimenti per circa due secoli. Famosa è rimasta la battaglia del Monte Algido, legata alla figura leggendaria di Cincinnato, che potrebbe essersi svolta proprio qui. Per la posizione invidiabile, i patrizi romani edificarono diverse ville, come è testimoniato dai reperti conservati nei Musei Vaticani ed in quello del comune di Velletri. È certo che il Maschio di Lariano per la sua posizione strategica che gli permetteva di dominare da un lato la via Appia e dall'altro la via Anagnina, oltre a diventare un luogo importante e popoloso, fu al centro delle mire espansionistiche delle famiglie più potenti. Storia medievale Demetrio, figlio di Melosio, operò nel X secolo la ricostruzione del castello per dar rifugio sicuro alle persone durante l'invasione degli arabi nell'846. Le contese per il possesso del Maschio di Lariano videro come protagonisti le potenti famiglie dei Conti di Tuscolo, degli Annibaldi, dei Savelli e soprattutto dei Colonna. La Chiesa romana rivendicò il diretto dominio nel Conclave che si tenne a Viterbo nel 1269, in cui la Rocca di Lariano fu definita praetiosa. I territori passarono sotto la completa dipendenza della Chiesa sotto papa Alessandro III. Il luogo era ritenuto di estrema sicurezza, tanto che nel 1200 papa Innocenzo III vi fece rifugiare il Visconte di Campiglia, quando questi fu fatto prigioniero dai romani durante la guerra contro Viterbo. Nel 1235 papa Gregorio IX incluse la Rocca di Lariano tra le "Castellanie della Chiesa". Papa Clemente IV nominò quale castellano il cavaliere templare fra Raimondo. Alla morte di papa Clemente, avvenuta il 29 novembre 1268 ed essendo vacante il soglio pontificio, Ricciardello Annibaldi, agendo di sorpresa si impadronì del castello di Lariano, dopo aver fatto scorrerie nel territorio circostante. Fu allora che le milizie di Velletri, esortate dal Collegio dei Cardinali, riuniti a Viterbo, tentarono a più riprese di conquistare il Castello in nome e per conto della Chiesa. La conquista non riuscita a Velletri, riuscì alla famiglia Colonna. A quel tempo Lariano doveva contare un buon numero di abitanti, forse superiore a quelli di Marino e Rocca di Papa. Alla fine del Trecento il Castello di Lariano era in possesso di Niccolò Colonna che lo mantenne fin quando l'antipapa Clemente VII non lo consegnò a Giordano Orsini. I Colonna non si dettero per vinti e il Castello tornò a loro fino al 1412, anno in cui Teobaldo Annibaldi riuscì a riconquistarlo. La distruzione del Castello di Lariano Nel 1417 il cardinale Oddone Colonna salì al soglio pontificio con il nome di Martino V e riassegnò il Castello ai suoi parenti, ma nel 1431 morì e il nuovo pontefice papa Eugenio IV revocò tutti i privilegi che i Colonna avevano conseguito sotto Martino V. I Colonna si rivoltarono contro le decisioni del Papa, costringendolo a fuggire in barca lungo il Tevere per rifugiarsi prima a Firenze e poi a Bologna. Eugenio IV reagì scomunicando i Colonna. La scomunica comportava la confisca dei beni e tra questi era incluso il Castello di Lariano con i territori ad esso annessi. I Colonna non cedettero e scoppiò la guerra. Gli ottomila fanti del Papa riconquistarono alla Chiesa Albano, Castel Gandolfo, Civita, Zagarolo e perfino Palestrina feudo principale dei Colonna, ma non riuscirono nella conquista del Castello di Lariano. Il Papa inviò ben quattromila fanti ad assediare Lariano e a questi si aggiunsero altri ottocento soldati di Velletri, guidati da Paolo Annibaldi della Molara. Vi fu un attacco in massa e i difensori si attestarono con armi nella chiesa di San Silvestro. La lotta durò ancora qualche tempo, fino a che i Larianesi, sfiniti e senza possibilità di aiuti da altre casate capitolarono. Il 26 ottobre 1436 dal Castello uscirono in segno di resa Nardo Di Stefano e Cola di Nardo Sindaci. Il Castello di Lariano fu distrutto, incendiato e raso al suolo e il territorio fu donato da Eugenio IV a Velletri in riconoscenza dell'aiuto che i soldati veliterni avevano dato all'esercito del Papa. Si è supposto che, dopo la distruzione della fortezza, la popolazione dedita alle armi accettasse di trasferirsi a Velletri con il solo scopo di continuare, il mestiere delle armi; mentre la popolazione contadina preferì restare nei luoghi dove era nata e dove per sem­pre era vissuta. Storia moderna Il centro attuale di Lariano sorse da capanne che occupavano la zona sottostante il Maschio di Lariano, divenute centro agricolo verso la fine del XVII secolo e gli inizi del XVIII. Nei secoli successivi, i ruderi del castelli divennero rifugio di briganti, tra cui anche il famoso Gasperone. Nel 1862 viene inaugurata la ferrovia Velletri-Segni che a Lariano aveva un suo scalo e che continuerà a restare in funzione fino al 1965, anno in cui viene definitivamente chiusa l'ultima tratta Lariano-Velletri, ormai usata solo come raccordo merci, con un DPR. La stazione di Lariano è tuttora ben conservata con colori e scritte dell'epoca. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiesa Parrocchiale Santa Maria Intemerata. Chiesa della Madonna del Buon Consiglio. Aree naturali Parco regionale dei Castelli Romani Maschio di Lariano Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Tradizioni e folclore Lariano è famosa per la qualità del proprio pane, di colore scuro perché fatto con farina integrale. Il "Pane di Lariano" è preparato alla maniera tradizionale, con cottura nel forno alimentato con legna di castagno. Durante la notte dell'Epifania si canta la pasquella per le vie del paese. È tradizione offrire un piatto di pasta o qualche dolce ai "pasquellari" che si avvicinano alla porta di casa. Cultura Istruzione Biblioteche La Biblioteca Comunale di Lariano è stata istituita nel 2007 e fa parte del Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani. Eventi Tutti gli anni, nel mese di settembre, si svolge la Sagra del Fungo Porcino, manifestazione che attira un pubblico sempre crescente di intenditori. Amministrazione Altre informazioni amministrative Lariano è comune autonomo dal 1967. Prima di tale data era una frazione del vicino comune di Velletri. Gemellaggi Sausset-les-Pins, dal 1981 Victoria, dal 2007 Crecchio San Ferdinando di Puglia Note Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Lariano Collegamenti esterni Lariano in Open Directory Project, Netscape Communications. (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Lariano") Parco dei Castelli Romani

Immagine descrittiva - BY Stemmi Comunali Italiani, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=3471984 c
Risparmia sul tuo hotel - hotelscombined.it

Cosa vedere