Destinazioni - Comune
Colleferro
Luogo:
Colleferro (Roma)
Colleferro (IPA: /kɔllefɛrro/) è un comune italiano di 22.142 abitanti della provincia di Roma nel Lazio.
Geografia fisica
Territorio
La città di Colleferro, nel cui territorio scorre il Sacco, si trova nella Valle del Sacco.
Clima
Classificazione climatica: zona D, 1571 GR/G
Storia
Nella zona sono stati ritrovati reperti risalenti all'età del bronzo e all'età del ferro.
Altri reperti dell'Alta valle del Sacco e della catacomba di Sant'Ilario ad bivium, che vanno dal paleolitico fino ad epoche medievali, sono oggi conservate nell'antiquarium comunale.
Il Novecento
Lo sviluppo di Colleferro ebbe inizio già nel 1912, con la conversione di una fabbrica oramai in disuso da anni (lo zuccherificio della Società Valsacco), per la produzione di esplosivi. Il primo nucleo di case infatti non fu quello dove oggi si erge il centro della cittadina, bensì presso lo scalo della allora stazione ferroviaria "Segni-Paliano", poi chiamata stazione di Colleferro-Segni-Paliano in seguito alla nascita del comune di Colleferro: un primo nucleo di case (nonché la chiesa di San Gioacchino) venne edificata nell'allora territorio di Valmontone (conosciuto come Segni Scalo).
L'ingegnere Leopoldo Parodi Delfino (già senatore e figlio del fondatore della Banca nazionale, poi Banca d'Italia) e il senatore Giovanni Bombrini fondarono l'omonima fabbrica di esplosivi, e, insieme allo stabilimento, venne creato un nuovo nucleo di case, conosciuto come "Villaggio BPD", nel quale si trasferirono numerosi operai con le loro famiglie, provenienti da diverse regioni d'Italia. Nella località era anche presente anche la "Calce e cementi Segni" (successivamente acquisita dalla Italcementi), la quale a fondovalle portava e lavorava il materiale estratto dalle cave della vicina città di Segni per produrne cementi per l'edilizia.
Colleferro, il cui territorio apparteneva originariamente ai comuni di Valmontone (zona dello Scalo), di Roma (zona dove sorge l'attuale capoluogo comunale) e di Genazzano (alcune aree rurali nei pressi della "via Palianese"), continuò la propria espansione urbana per tutti gli anni venti e trenta, fino a divenire comune autonomo nel 1935. Successivamente il comune di Colleferro aggiunse al proprio territorio limitate porzioni di quello dei comuni limitrofi di Segni e di Paliano.
Durante la seconda guerra mondiale Colleferro fu ripetutamente bombardata con l'obiettivo di distruggere lo stabilimento di esplosivi. La cittadinanza trovò riparo in una serie di grotte e cunicoli realizzati sotto il "Villaggio BPD" e noti con il nome di "Rifugi".
Cronistoria del Novecento
1898 - Con riferimento al periodo iniziale, prima della città di fondazione, quando viene costituita la Società Valsacco per la lavorazione delle barbabietole.
Lo Zuccherificio viene costruito davanti alla stazione ferroviaria di Segni-Paliano. Molte famiglie di operai si trasferiscono nei dintorni dello stabilimento, specialmente lungo la via Carpinetana antica, che costeggia il perimetro della fabbrica. A questo sviluppo edilizio spontaneo segue quello "pianificato" della Società Valsacco che su una altura poco lontana dallo Zuccherificio costruisce un piccolo villaggio, costituito da edifici bi - quadrifamiliari e dalla chiesa di S. Gioacchino.
1906 - La fabbrica trasferisce parte della produzione, le case vengono acquistate dalle Ferrovie dello Stato per adibirle a residenze per i dipendenti.
1909 - La Società Valsacco chiude. A Segni scalo vivono 50 famiglie.
1912 - Lo Stabilimento Valsacco viene rilevato dalla Società B.P.D. Vengono edificati nuovi impianti su 34 ettari di terreno.
1913 - Conversione dello Zuccherificio della Società Valsacco in fabbrica di esplosivi. In quel periodo il Senatore ing. Leopoldo Parodi Delfino sorvolando con il proprio aereo le terre allora appartenenti al principe Filippo Andrea VI Doria Pamphili, sceglie il luogo per impiantare una industria bellica. Nasce così un nuovo gruppo di edifici, in località Santa Barbara, per dirigenti, operai e loro famiglie. Prima immigrazione di maestranze specializzate dal Piemonte. Negli anni successivi si verificano una seconda immigrazione di edili dalle Marche, per la costruzione dei nuovi impianti (1920) ed una terza immigrazione dalla Toscana e dall'Umbria a seguito della costruzione dell'impianto delle 13 lavorazioni metalmeccaniche (1930). Si arriva così alla nascita di Colleferro, su suolo del Comune di Valmontone e di Roma.
1935 - Con legge XIII, n. 1147 del 13 giugno 1935, pubblicata sulla O.D. dell'8 luglio 1935, n. 157, viene fondato il Comune di Colleferro che incorpora porzioni di Valmontone, di Segni e di Paliano. La BPD incarica l'ing. Riccardo Morandi di progettare un nuovo Centro urbano. Contemporaneamente vengono realizzati i primi edifici di Corso Garibaldi, a blocco, per le famiglie degli impiegati, prospicienti la direzione della BPD.
1936 - L'ing. Morandi consegna il Piano Regolatore del Comune, che prevede la realizzazione di un gruppo di case a schiera, bi e quadri familiari, sul modello delle città-giardino inglesi. Le residenze si sviluppano tutte su due livelli con accessi a quote diverse su due fronti principali, sfruttando l'orografia del terreno. In questa fase l'insediamento di Colleferro interessa circa 15 ettari e comprende case in linea per gli impiegati, case a schiera per gli operai (200 vani) e numerosi edifici pubblici, come scuole alberghi per gli operai non residenti, dopolavoro, mercato e spaccio direzione.
1950-1953 - A seguito della promulgazione della legge Fanfani (1949) Viene realizzato, dall'INA CASA il nuovo quartiere di Piazza Mazzini, già pianificato dall'ing. Morandi. Gli edifici in linea, su tre piani, sono posizionati con le testate ortogonalmente sul viale che, dal corso principale, attraversa la piazza.
Simboli
Lo stemma comunale è stato approvato il 23 luglio 1950. È stato realizzato dal signor Bonivento Guido.
Monumenti e luoghi di interesse
Architetture religiose
Chiesa di Santa Barbara, la più grande delle chiese di Colleferro, realizzata dall'ingegnere Morandi, si trova al centro della città.
Tempietto di Santa Barbara
Chiesa di San Benedetto
Tempietto di Sant'Anna
Chiesa di San Gioacchino, che si trova a Colleferro Scalo, è la chiesa più antica.
Chiesa di Maria Santissima Immacolata
Chiesa di San Bruno, è la chiesa più recente.
Architetture militari
Castello Vecchio
Rifugi antiaereo di Colleferro, residuato della seconda guerra mondiale, in cui trovarono riparo circa 3000 civili durante i bombardamenti; gran parte dei "Rifugi" è ancora visitabile nel giorno di Santa Barbara (4 dicembre), patrona del paese.
Castello di Piombinara.
Altro
Piazza Italia
Piazza Giuseppe Mazzini
Piazza Piero Gobetti
Piazza della Repubblica
Piazza San Benedetto (Quarto Chilometro)
Piazza caduti di Nassiriya
Piazza Roberto Gaucci
Piazza dell'Ospedale
Società
Molti abitanti, provenienti dalle più diverse regioni d'Italia (ed ultimamente anche dall'estero, soprattutto dall'Albania, dalla Bulgaria, e Polonia) si sono trasferiti nel tempo a Colleferro, trovando impiego alla Snia, all'Italcementi e in molti altri stabilimenti che, via via, si sono creati nelle vicinanze.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Nella tabella si nota l'evoluzione del numero della popolazione residente a Colleferro dal 2001 al 2008.
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 1.727 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Romania 493 2,23%
Bulgaria 489 2,21%
Qualità della vita
Per l'intensa attività industriale e soprattutto chimica, Colleferro ha dovuto far fronte a un notevole sovraccarico di inquinanti che hanno contaminato terreni e falde acquifere nel territorio comunale e nella Valle del Sacco in generale. In particolare, il beta-esaclorocicloesano venne usato abbondantemente fino agli anni settanta per la produzione di insetticidi, quindi limitato e infine proibito nel 2001. Con le acque piovane che colavano nei terreni delle discariche a cielo aperto e si convogliavano nei fossi detti Fosso Savo e Fosso Cupo si creò un inquinamento costante nel Fiume Sacco, il quale, esondando periodicamente, nei decenni successivi portò gli inquinanti sui terreni limitrofi a destinazione agricola, generando problemi in tutta la catena alimentare.
L'emergenza ambientale è stata affrontata con fondi regionali e con bonifiche. Studi sul terreno nell'area industriale di Colleferro sono stati finanziati dalla Regione Lazio, e da essi emerge che ci sono ancora livelli molto elevati di "esaclorocicloesano DDE (Diclorodifenildicloroetilene), DDT nei terreni agricoli, e presenza di mercurio, cromo, arsenico, diossine e altre sostanze tossiche nell'area industriale di Colleferro". Nel 2006 è stato dichiarato lo "stato di emergenza socio-economico-ambientale", poi prorogato a più riprese fino ad oggi.
Nel 2005 è stato approvato un progetto di monitoraggio di lungo periodo della salute della popolazione nell'area della Valle del Sacco, in carico al dipartimento di epidemiologia della ASL Roma E in collaborazione con le ASL Roma G e Frosinone e con l'Istituto superiore di sanità, al fine di verificale lo stato di salute dei cittadini dell'area. È stato riscontrato un quadro di mortalità e morbosità tra i peggiori nei tre comuni della provincia di Roma rispetto al resto della Regione. 2012 È notizia recente il sequestro dell'Italcementi per emissione di sostanze nocive: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-11/sotto-sequestro-stabilimento-italcementi-121116.shtml?uuid=AblU4jrG
Istituzioni, enti e associazioni
Colleferro è provvista della farmacia più grande del Lazio (700 m²).
Tradizioni e folclore
Terza domenica di Giugno: festa di sant'Antonio da Padova
dal 18 al 20 giugno: festa di san Bruno
dal 24 al 28 luglio: festa di Sant'Anna, presso piazza Mazzini
4 dicembre: Santa Barbara
8 dicembre: Festa dell'Immacolata
31 dicembre: Capodanno sotto le stelle
Cultura
Istruzione
Università
Colleferro ospita la sede distaccata dell'Università di Tor Vergata di Roma con la Facoltà di Ingegneria Meccatronica.
È sede dell'Università della Terza Età.
Musei
Museo archeologico del territorio toleriense
Collezione Cremona
Museo del rugby (Colleferro)
Media
Cinema
Film girati a Colleferro
"Europa '51", film del 1952, diretto da Roberto Rossellini, e interpretato da Ingrid Bergman, diverse scene sono state girate all'interno ed all'esterno del cementificio Italcementi; la ragazza che nel film accompagna al posto di lavoro ed istruisce Irene Gerard (Ingrid Bergman), è Margherita Armenis, una colleferrina che all'epoca delle riprese lavorava proprio nel cementificio.
"La Califfa", film del 1971 diretto da Alberto Bevilacqua e interpretato da Ugo Tognazzi e Romy Schneider. Alcune scene sono state girate all'interno del cementificio dell'Italcementi.
"Lo chiameremo Andrea", film del 1972 diretto da Vittorio De Sica e interpretato da Nino Manfredi e Mariangela Melato.
"Il testimone", film giallo girato nel 2001 da Michele Soavi, nel quale cast figuravano Raul Bova, Ennio Fantastichini, Dino Abbrescia ed Aisha Cerami.
"Uno bianca", parte del film e miniserie televisiva, girato nel 2001 da Michele Soavi, nel cast figuravano Kim Rossi Stuart, Dino Abbrescia, Claudio Botosso, Bruno Armando, Giorgio Crisafi, Luciano Curreri.
Film cortometraggio girati a Colleferro
"Lady B", parte finale del film girato nel 2011 diretto da Pierluigi Ferrandini, prodotto da Diego Biello e dalla Cinema Giovane Productions, nel cast figuravano Jane Alexander e Simone Fucci. Le scene sono state girate all'interno della piscina comunale.
Citazione di Colleferro nei film
Colleferro è citato (in dialetto romanesco: Collefero) nel film Delitto al Blue Gay, in una scena dove Bombolo deve far credere alla moglie di Nico che lui sta per partire con l'aereo.
Colleferro è citato (in dialetto romanesco: Collefero) nel film Il ritorno del Monnezza, in una scena dove Franchino (Andrea Perroni) imita Bombolo nella scena sopracitata.
Stampa
Il dovere. Giornale di Colleferro: periodico quindicinale che veniva stampato dalla BPD, diretto da Italo Sulliotti, successivamente coadiuvato da Guido Gnaucci. Il primo numero venne pubblicato il 18 luglio 1918, mentre l'ultimo (il numero 14) venne pubblicato il 24 marzo 1919.
Cronache Cittadine: settimanale gratuito che tratta della cronaca di Colleferro e dei comuni limitrofi della Valle del Sacco e dei Monti Lepini, fondato nel 1989 e ancora oggi in attività.
Quotidiano Sera: quotidiano serale gratuito.
Teatro e cinema
Teatro Vittorio Veneto (ex Cinema Teatro "Vittorio Veneto")
Cinema Multisale Ariston
Persone legate a Colleferro
Eventi
25 giugno: sfilata, "Le mille e una stella", presso corso Filippo Turati
dal 25 giugno al 19 luglio: Estate colleferrina, presso viale Europa
dal 1 agosto al 21 agosto: Cinema sotto le stelle
dal 1 dicembre al 15 gennaio: Incanta strada
Mostre, fiere e mercati
tutto l'anno ogni tre domeniche tranne luglio e agosto: "Passeggiando tra i Sogni"
tutto l'anno ogni cinque domeniche tranne luglio e agosto: "Passione Hobby"
Martedì: mercato settimanale, presso la zona di via dell'industria e presso la zona di viale Europa e dal 2010 anche presso zona via Berni
17 e 18 aprile: Fiera delle piante e dei fiori
4 dicembre: fiera in onore di Santa Barbara
Geografia antropica
Frazioni
Economia
Agricoltura
Il territorio ha da sempre una vocazione agricola. Dal 2006 si trova nel "Distretto Rurale ed agroenergetico della Valle dei Latini".
Nell'ambito della riqualificazione della Valle del Sacco è stato avviato un esperimento di "colture no food" (colture non per l'alimentazione). Le coltivazioni saranno girasoli per il biodiesel e pioppi per alimentare le caldaie a biomassa.
Per quel che riguarda l'allevamento, l'quale? aveva imposto l'abbattimento del bestiame e la distruzione del latte per tutela sanitaria in tutte le aziende zootecniche del territorio. L'allevamento è in seguito ripreso con numerose tutele per i consumatori
A febbraio 2013 si è svolto uno dei più grandi sequestri di equidi mai avvenuti in Italia: 104 tra cavalli, asini muli gravemente maltrattati, malati o denutriti, sono stati sequestrati dalle autorità competenti con la collaborazione internazionale delle associazioni animaliste Il Rifugio degli Asinelli, The Donkey Sanctuary e Italian Horse Protection Association.
Industria
Lo sviluppo di Colleferro è legato sin dalle origini alla sua vocazione industriale, con l'apertura dell'azienda di esplosivi Bombrini Parodi Delfino (BDP), al quale si sono aggiunti numerosi stabilimenti chimici e tessili. L'area industriale di Colleferro si sviluppa su 1000 ettari di terreno, in gran parte di proprietà della Se.co.svim. Nel 1966 la BPD Difesa e Spazio, venne rilevata dall'AVIO, diventando la migliore azienda nel campo della propulsione militare e spaziale.
Alcune delle aziende più importanti del territorio sono e sono state: SNIA; per la lavorazione della pozzolana l'Italcementi; nel settore chimico la Caffaro Chetoni, la Caffaro Benzoino, la Se.co.svim; per la costruzione e la riparazione delle carrozzerie ferroviarie la Alstom e la RFI. Tra le aziende ad alta tecnologia ricordiamo la Avio, operante nel settore aerospaziale, nel settore bellico annoveriamo invece la Simmel.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Autostrada A1 Milano-Napoli nel tratto Roma-Napoli, casello di Colleferro
Strade regionali:
Casilina (SR 6), ex strada statale 6 Casilina", attraversa la cittadina all'altezza della frazione di Colleferro Scalo
Carpinetana (SR 609), ex strada statale 609 Carpinetana
Strade provinciali:
"Palianense", conosciuta anche con il nome urbano di "via Palianense", che collega Colleferro alle città di Paliano, Bellegra, Olevano Romano, ed alcuni centri dell'entroterra ciociaro come Piglio;
Ariana (SP 600dir), ex strada statale 600dir Ariana, conosciuta con il nome urbano di "via Latina", collega Colleferro con la cittadina di Artena e con altre località dei Castelli Romani, passando per la frazione del Quarto Chilometro.
Ferrovie
Colleferro è servita dalla ferrovia Roma-Cassino-Napoli e la stazione ferroviaria si trova in Piazzale "Martiri delle Foibe".
La TAV Roma-Napoli, attraversa il territorio del comune di Colleferro, ma data l'assenza di stazioni intermedie su questo tratto, non vi effettua fermate
Mobilità urbana
I collegamenti urbani sono garantiti dagli autobus della società "Corsi e Pampanelli"
I collegamenti interurbani sono gestiti dalle autolinee COTRAL, che effettuano collegamenti quotidiani con Roma e le altre città della provincia..
Amministrazione
Gemellaggi
Colleferro è gemellata con:
Colmenar Viejo
Törökbálint
Altre informazioni amministrative
Iniziò a svilupparsi a ridosso di un nucleo preesistente ("Segni Scalo", poi "Colleferro Scalo"), alla vigilia della prima guerra mondiale. È pertanto una delle più giovani città italiane, e città di fondazione. Fino al 13 giugno 1935 la frazione di Colleferro fece parte del governatorato di Roma, divenendo quindi comune autonomo.
Sport
Colleferro Rugby: squadra di rugby a 15 di Colleferro, fondata nel 1965.
S.S.D. Colleferro 1937 Calcio: squadra di calcio militante nel girone B dell'Eccellenza Lazio, nata nel 1937.
LazioColleferro: squadra di calcio a 5, nata nel 2007 dalla fusione di "Lazio Nepi" e "Associazione sportiva dilettantistica Ariccia Colleferro", fa parte della Polisportiva S.S. Lazio.
Red & Blu Rugby: club di rugby a 15 femminile che rappresenta la provincia di Roma.
"A.S.D.Real Legio Colleferro Ca5", calcio a 5 maschile militante nel campionato di serie D dal 2013. Campionato Figc.
"Associazione sportiva dilettantistica Mitici Colleferro" di tennistavolo
ADG Agorà Colleferro" (aerobica sportiva e hip hop), società più volte campione d'Italia.
"Pallavolo Colleferro" (pallavolo)
"Associazione sportiva dilettantistica Nuoto Colleferro" (nuoto)
"Sport Team 2000 Colleferro" (pallanuoto)
"Associazione sportiva dilettantistica Pallacanestro Colleferro" (pallacanestro)
""Associazione sportiva dilettantistica Colleferro Atletica" (atletica leggera)
Impianti sportivi
Stadio Maurizio Natali: il primo stadio ufficiale della città
Stadio Maurizio Natali: stadio costruito per sostituire il "primo Maurizio Natali"
Stadio Andrea Caslini: attuale impianto del Colleferro Calcio
PalaRomboli
Piscina Comunale: Viale Europa: attuale impianto dello "Sport Team 2000 Colleferro" (pallanuoto)
Curiosità
82 a.C. - Da Appiano e Plutarco apprendiamo che nell'area di Colleferro si svolse la battaglia decisiva, conclusasi a favore di Silla, della Guerra civile condotta contro Gaio Mario il Giovane. Al termine dell'assedio Mario si suicidò.
2 aprile 1889 - Gabriele D'Annunzio fece una tappa alla stazione di Colleferro, avendo sbagliato treno, per uno dei suoi itinerari d'amore con l'amante Barbara Leoni (Elvira Natalia Fraternali), mentre aspettava (per 2 ore) il treno nella sala d'aspetto della stazione per tornare a Roma, scrisse la poesia L'Alberello.
27 marzo 1908 - mentre Enrico Toti lavorava alla lubrificazione di una locomotiva, che si era fermata nella stazione di Colleferro per effettuare l'aggancio a una doppia locomotiva e per fare rifornimento d'acqua, a causa dello spostamento delle locomotive, Toti scivolò rimanendo con la gamba sinistra incastrata e stritolata dagli ingranaggi.
1º febbraio 1938 - Ci fu la più grande delle esplosioni che sono accadute fino ad oggi nell'azienda della B.P.D. con gravi danni tra morti e feriti, la notizia di questa esplosione venne riportata anche sul Times.
1º febbraio 1938 - Dopo sole tre ore circa dallo scoppio, il Re D'Italia Vittorio Emanuele III e il capo del governo Benito Mussolini, insieme alle cariche più alte dello Stato, gerarchiche, civili e militari, vennero a Colleferro per vedere l'accaduto, facendo un sopralluogo negli stabilimenti e facendo visita ai feriti, per decidere cosa fare per il meglio della città dei feriti e della società B.P.D.
18 giugno 1939 - Venne il Principe Umberto II d'Italia, in Piazza Italia per consegnare le ricompense al valor militare avvenute negli stabilimenti B.P.D.
12 settembre 1949 - Il comune ha conferito la cittadinanza onoraria a Don Filippo Andrea Doria Pamphilj.
1950 - A Colleferro negli stabilimenti B.P.D. venne realizzato il "Lauril", il primo sapone in polvere realizzato in Italia.
11 settembre 1966 - In questo giorno Papa Paolo VI celebrò la messa in Piazza Italia intorno alle ore 19:30 e li il Papa tenne il discorso che la chiesa voleva trasmettere per stare in difesa degli operai, infatti Paolo IV iniziò il discorso verso la città con "Viva Colleferro operaia!".
1982 - Walter Veltroni racconta nel libro scritto da lui "Il calcio è una scienza da amare: 38 dichiarazioni d'amore al gioco più bello del mondo" che:
9 aprile 2003 - È stato effettuato il 15º lancio dell'Ariane 5 che portava sui booster, che vengono prodotti nello stabilimento AVIO (di Colleferro) il nome CITTA' DI COLLEFERRO, è stato come un "tributo" per festeggiare i 90 anni di attività degli stabilimenti che costruiscono i propulsori e in quanto il comune è stato uno dei fondatori della comunità della città di Ariane
2005 - Nell'edizione di Miss Italia 2005 prende parte al concorso una colleferrina, Silvia Sera, già Miss Lazio e Miss Rocchetta Bellezza, si piazzò nelle TOP 30 arrivando 15ª.
2 aprile 2009 - Da quell'anno ad oggi presso la Stazione di Colleferro vi si riuniscono ammiratori di Gabriele D'Annunzio per scrivere poesie nella stessa sala d'aspetto che ospitò il poeta. Dalle 16 alle 18 viene concordato un tema e gli autori hanno due ore di tempo per comporre una poesia, un saggio o un'opera letteraria; la migliore delle quali viene poi premiata.
4 dicembre - Ogni anno, in occasione del Natale, i colleferrini usano fare l'albero in questo giorno di festa della loro patrona, Santa Barbara.
La Madre di Corrado, il conduttore televisivo, era di Colleferro, ed era maestra alla scuola elementare G.P.D.
Wi-Fi
Il 10 giugno 2010, il comune di Colleferro ha fornito le due piazze storiche della città, Piazza Italia e Piazza Mazzini, con il servizio Wi-Fi, grazie all'iniziativa della Provincia di Roma, provincia wi-fi.
Il 5 gennaio 2011, il comune ha fornito della connessione Wi-Fi la biblioteca comunale.
Note
Bibliografia
Giuseppe Mancini, "Scoperta di tombe antiche in località Colle Antonino (Colleferro)", in "Notizie degli Scavi di Antichità" XVIII, 1921, pp. 273-274.
Bombrini Parodi Delfino, "Il centro industriale di Colleferro", 1951
Aldo Colaiacomo, "Lineamenti per una storia di Colleferro", Roma-Cassino, SAIPEM, 1967
Giovanni Maria De Rossi, "Il Castello di Piombinara, "Lazio Ieri e Oggi" 7, 1971, pp. 226-231.
Umberto Mazzocchi, "Colleferro, dal borgo alla città industriale", Roma, Ernesto Gremese Editore, 1980 (con prefazione di Giulio Andreotti)
Sabatino Moscati, "Crolla un castello tra i fumi delle ciminiere", in "Corriere della Sera", 24 maggio 1980, p. 20
Angelo Luttazzi, "La presenza di Ponte delle Pagnotte in relazione all'antico passaggio della Via Latina", in "Azione Territorio, Quaderni per la difesa del patrimonio archeologico del territorio", 1, Colleferro 1984, pp. 13-15.
Nicoletta Cassieri, Angelo Luttazzi, "Note di Topografia sul territorio tra Segni e Paliano, in "QuadAEI" 11, atti del VII incontro di studi del Comitato per l'Archeologia Laziale, Roma,1985 pp. 202-209.
Mariarita Giuliani, A. Luttazzi, "Antiquarium di Colleferro, guida storico/archeologica", Colleferro 1986.
Angelo Luttazzi, "Il Castello di Piombinara", in "Il riuso dei Castelli", Roma 1987, pp. 147-155
Luigi Marozza, "Il castello di Colleferro. Consolidamento e recupero della struttura del palazzo per un riutilizzo sociale", in "Il riuso dei castelli", Roma, 1987
Silvano Tummolo, "Colleferro: il teatro dei ricordi", Edizioni L'altrartena, 1988
Nicoletta Cassieri, Angelo Luttazzi, "Nuovi dati per la conoscenza del territorio Toleriense, in "QuadAEI" 16, Atti del IX incontro di studi del Comitato per l'Archeologia Laziale, Roma 1988, pp. 270-281.
Angelo Luttazzi, "Aspetti topografici del territorio tra Segni e Paliano dall'età repubblicana all'alto Medioevo", in "Latium" 5, 1988, pp. 3-18.
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Donatella Fiorani, "Il Castello di Piombinara", "Latium" 9, 1992, pp. 36-61
Mariarita Giuliani, Angelo Luttazzi, "L'Antiquarium", in "Il Leggicittà di Colleferro", Colleferro 1992.
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Donatella Fiorani, "Il Castello di Colleferro", "Palladio", n.s., VI, 11, 1993, pp. 37-54
Angelo Luttazzi, "La Diocesi di Segni (Roma) tra tardoantico e altomedioevo", in "Archeologia Uomo Territorio" 14, 1995, pp. 133-159.
Giancarlo Carpino, Mariarita Giuliani, Angelo Luttazzi, "Carta Archeologica del Comune di Colleferro", Colleferro 1997
Angelo Luttazzi, "Fictilia et lateres. Attività manifatturiere nell’Alta Valle del Sacco, dall’età repubblicana all’alto medioevo", Colleferro 1998.
Mariarita Giuliani, Angelo Luttazzi, "Antiquarium Comunale di Colleferro (Guida)", Colleferro 1999.
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Renzo Rossi, "Colleferro attraverso la cartolina", Grafica 87, 2001
AA.VV., "Ultime notizie dagli Elefanti. Le più recenti scoperte dei giacimenti pleistocenici di Colle Pantanaccio e Il Quartaccio, Studi e ricerche sull'Ager Signinus", Anagni, 2001
AA.VV., "A Middle Pleistocene deposit with Elephas antiquus remains near Colleferro (Roma)", in atti del Convegno "La terra degli Elefanti", Roma 16-20 ottobre 2001. Roma 2001, pp. 34-37
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Claudio Noviello, "Collezione Cremona, Guida ai Musei della Provincia di Roma", Roma 2003, p. 40
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Paola Baldassarre, "Antiquarium Comunale di Colleferro, "Guida ai Musei della Provincia di Roma", Roma 2003, p. 39
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Mauro Incitti, "Appunti di Archeologia. Diario di riocognizione degli anni ’70", a cura di A. Luttazzi, Colleferro 2005.
Silvano Tummolo, "Colleferro: Ferite della memoria", Edizioni L'altrartena, 2005
Renzo Rossi, "Colleferro Frammenti ed Immagini", Grafica '87, 2005
Felice Lozzi, "Colleferro... siate fieri di essere colleferrini", 2007
Felice Lozzi, "Colledoro... è stata una scuola di vita. Di vita vera", 2007
Silvano Tummolo, "Colleferro (una bibliografia)", Edizioni L'altrartena, 2007
Renzo Rossi, "Valorizzazione di Colleferro - Città di Fondazione", Tipografia Ferrazza, 2007
Silvano Tummolo, "Colleferro di Roma (Correva l'anno 1918...", Edizioni L'altrartena, 2008
Renzo Rossi, "Colleferro Calcio... una Storia, una Realtà, un Ricordo", Tip. Ferrazza, 2008
Renzo Rossi - Silvano Tummolo, "Nei rifugi la vita", Tip. Ferrazza, 2010
Mario Galati, "Colleferro 1935-1945 (prima, durante e dopo la guerra), 2010
Renzo Rossi, " Colleferro in bianco e nero negli anni '50 '60 " Tip. Ferrazza, 2011
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