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Rocca Priora

Luogo: Rocca Priora (Roma)
Rocca Priora è un comune di 11.987 abitanti della provincia di Roma, e si trova nell'area dei "Colli Albani" nel territorio dei "Castelli Romani" a 768 m s.l.m. Buona parte del territorio ricade all'interno dei confini del Parco Regionale dei Castelli Romani. A Rocca Priora vi è la sede della Comunità montana Castelli Romani e Prenestini. Geografia fisica Territorio Clima Rocca Priora è il comune più freddo dei Castelli Romani. Le sue temperature differiscono molto rispetto a Roma con circa cinque gradi in meno. L'estate è fresca e ventilata con temperature che raramente superano i 32 °C. L'inverno è freddo e lungo con temperature che spesso scendono sotto lo zero. La neve può cadere abbondante e perdurare al suolo diversi giorni. Le nevicate, tuttavia, sono diminuite rispetto al secolo scorso. Le precipitazioni sono moderatamente abbondanti con una media annuale di 1000 millimetri. Classificazione climatica: zona E, 2548 GR/G Storia Con i suoi 768 metri di altitudine, Rocca Priora è il più alto comune dei Castelli Romani. Nel luogo dove sorge l'abitato di Rocca Priora, molti storici hanno riconosciuto il sito dell'antico centro latino di Corbium, che Coriolano occupò nella sua marcia su Roma (486 a.C.). Nel III secolo, dopo la scomparsa della città, vi si insediò una villa romana. Il nome di Rocca Priora deriva da quello medioevale di "Perjura". Secondo la Cronaca Sublacense, infatti, alla fine dell'XI secolo sorgeva sulla cima del colle un piccolo nucleo abitato, il Castrum Arcis Perjuriae, che Agapito, dei Conti di Tuscolo, avrebbe dato alla figlia. Questo documento ci consente peraltro di asserire che il "Castello", come del resto quelli vicini di Rocca di Papa e Molara, fosse fra i possedimenti dei Conti Tuscolani. Solo in seguito, dopo la distruzione di Tuscolo nel 1191, passò sotto il controllo degli Annibaldi, anche se, analogamente a quanto accadde nei vicini centri di Monte Porzio Catone e Monte Compatri, vi trovarono rifugio i profughi provenienti da Tuscolo. Un tenimentum Rocce Perjurie lo troviamo indicato nel 1252 in un atto divisionario di beni tra i fratelli Colonna. Nel 1269 è già indicato con il nome di "Rocca Priora" nell'elenco dei beni del Convento di Palazzolo. In questo periodo doveva già essere sotto il controllo degli Annibaldi, anche se la prima notizia certa della loro signoria su questo castello si ha nella memoria di un Leone di Riccardo, de Rocca Perjura, proprio della famiglia degli Annibaldi. A questa famiglia nel 1347 papa Clemente VI indirizzò, come ad altri nobili romani, la celebre lettera per avere il loro appoggio contro Cola di Rienzo. Appare nell'elenco delle terre della Provincia romana soggette al Comune di Roma per la tassa del sale, per un consumo di 10 rubbie di sale a semestre: il castello quindi, al pari di Frascati e Monte Compatri, doveva essere abbastanza popolato. Nel 1382 il castello passò ai Savelli ai quali restò fino a tutto il XVI secolo. Nella guerra di repressione del 1436, condotta dal Cardinal Vitelleschi alleato del papa Eugenio IV contro i baroni romani avversi al Pontefice, le milizie papali se ne impossessarono e venne concesso in vicariato al condottiero Simonetta di Castel Piero. Nel 1447 papa Niccolò V lo restituì ai Savelli. Papa Alessandro VI destinò il castello a suo figlio Giovanni Borgia, ma alla morte del papa (1503) i Savelli lo recuperarono. Secondo alcuni Rocca Priora fu completamente distrutta dalle milizie pontificie condotte da Renzo da Ceri, nel conflitto tra papa Clemente VII ed i Colonna. Secondo altri invece fu distrutta dalle milizie imperiali che, saccheggiata Roma nel 1527, si recavano nel napoletano. Nel 1538 era presente nell'elenco delle comunità del Patrimonium Petri che versavano tributi alla Camera Apostolica. Nel 1547 fu emesso lo "Statuto" di Rocca Priora, del quale si conservano ancora le rubriche. Papa Sisto V l'assegnò nuovamente ai Savelli, ai quali concede di elevare il castello a marchesato. La famiglia dei Savelli intervenne al momento dell'insediamento con numerose opere edilizie di ampliamento e ristrutturazione fino a quando, causa una grave crisi economica, i beni furono rilevati dalla Camera Apostolica. Rocca Priora rimase in proprietà della Camera Apostolica fino ai primi anni del XIX secolo, quando nel 1806 fu venduta con il suo territorio, in parte a Luciano Bonaparte, in parte alla famiglia Rospigliosi, che ne mantenne il controllo fino nel 1870, anno in cui si costituì in Comune. Monumenti e luoghi d'interesse Aree naturali Parco regionale dei Castelli Romani Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Tradizioni e folclore Nel comune di Rocca Priora, si svolge a gennaio la festa di S. Antonio abate, una festa in onore del Santo protettore degli animali durante la quale c'è la benedizione degli animali che sfilano in carri allegorici realizzati prevalentemente in legno decorati con frutta e pane. Molto sentita è anche la festa del patrono, S. Rocco, che cade il 16 agosto. Persone legate a Rocca Priora Marco Garofalo Artista Fotografo Tina Simonelli Garofalo Scrittrice Gregorio Maltzeff (1881-1953), pittore Marco Amelia, portiere, campione del mondo di calcio 2006 Daniela Ceccarelli, sciatrice, medaglia d'oro supergigante 2002 Benedetto Robazza, scultore, incisore e pittore Mario Vinci di 'B' storico, poeta e scrittore Amministrazione Altre informazioni amministrative Fa parte della Comunità montana Castelli Romani e Prenestini. Gemellaggi Sohland an der Spree Note Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Rocca Priora
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