Padova
Padova è stata definita dal critico d'arte Vittorio Sgarbi la "Capitale della pittura del Trecento", grazie soprattuttoi al celebre ciclo di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni. Tra il XIV secolo e il XV secolo, in concomitanza con Firenze, a Padova si sviluppò un'imponente corrente culturale, il cosiddetto "Rinascimento Padovano".
Padova è universalmente conosciuta anche come la "Città del Santo", appellativo con cui viene chiamato Sant'Antonio, il famoso francescano portoghese vissuto in città per alcuni anni, i cui resti sono conservati nella Basilica di Sant'Antonio, importante meta di pellegrinaggio della cristianità e uno dei monumenti principali cittadini.
Da Padova deriva la celebre forma di danza "pavana". La bisbetica domata, commedia di William Shakespeare, è ambientata a Padova. Tra gli spazi verdi spicca l'Orto Botanico, Patrimonio UNESCO, e il Parco Treves de Bonfili, progettato da Giuseppe Jappelli. Padova è nota anche per essere la "Città dei senza": "Santo senza nome", Sant'Antonio; "Caffè senza porte" e "Prato senza erba".
La tradizione gastronomica di Padova è ricchissima, tra i piatti tipici, i Bigoli, assieme al risotto, sono il primo piatto più noto del padovano; la Gallina Padovana, tipica razza di pollo conosciuta in tutto il mondo fin dal 1600, caratterizzata dal famoso ciuffo; la polenta all'allodola, il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP, la torta "Pazientina" e l'ormai rinomato Spritz, che proprio qui fu inventato nella sua forma popolare.