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Cervarese Santa Croce

Luogo: Cervarese Santa Croce (Padova)
Cervarese Santa Croce (Selvarése o Salvarése in veneto) è un comune sparso italiano (in quanto la sede comunale si trova nella frazione di Fossona) di 5.564 abitanti della provincia di Padova, in Veneto, situato ad ovest del capoluogo di provincia. Situato al confine tra le province di Padova e Vicenza, è famoso per la grande quantità di ditte produttrici di pellicce e per l'estrazione della trachite grigia classica dal colle della frazione di Montemerlo (si tratta di una cava aperta fin da epoca romana). Inoltre è in forte espansione la produzione di minuterie metalliche, come pure il settore vivaistico. Storia Già centro longobardo, nell'874 è sotto la Diocesi di Padova che vi stabilisce una pieve dei frati benedettini. In epoca medioevale si contrapponeva con il suo castello della Motta e con le fortificazioni fluviali del castello di San Martino della Vaneza agli antistanti territori fortificati vicentini di Montegalda. Subì l'assedio vicentino nel 1198. Il castello della Motta fu infine definitivamente distrutto nel 1312 da Cangrande I della Scala. Le frazioni Le frazioni più importanti sono Fossona (dall'omonimo corso d'acqua), dove si trovano il municipio e l'Ufficio Postale, e Montemerlo, frazione più popolata. Montemerlo Il toponimo Montemerlo appare per la prima volta in un atto di vendita del 6 aprile 1106, in cui uno dei firmatari è un certo Turingio "de Monte Merlo". Montemerlo è nota soprattutto per la statua di San Michele Arcangelo, opera dello scultore Egidio da Wiener Neustadt del 1425, e per l'arena di foggia romana. Quest'ultima sorge vicino alla nuova chiesa parrocchiale e fu realizzata negli anni cinquanta con la trachite grigia classica estratta dalla vicina cava dagli scalpellini di una scuola attivata proprio in quegli anni durante un periodo di disoccupazione. Fu restaurata alla fine degli anni 1980 da un gruppo di appassionati della Pro Loco ed è oggi sede di spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche. Il 25 agosto 1946 il vescovo Carlo Agostini benedisse la prima pietra della nuova ed attuale chiesa, a tre navate, inaugurata il 28 settembre 1953. Essa fu costruita tutta in trachite del colle di Montemerlo. La sua costruzione impegnò per diversi anni la popolazione in un imponente lavoro, che viene tuttora ricordato come esempio di grande generosità ed entusiasmo. All'interno della parrocchiale è presente la statua di San Michele prima citata. Commissionata all'artista austriaco da Benvenuto Bazioli, noto cittadino padovano, fu ultimata nel 1425 per essere sistemata in una cappella annessa alla chiesa di San Leonino. Qui rimase per quasi 400 anni, fino a quando fu scorta dall'allora parroco di Montemerlo, Don Lazzarotto. Egli l'acquistò nel 1837 e la espose nella sua chiesa parrocchiale, intitolata appunto a San Michele Arcangelo. La statua è a grandezza naturale ed è costituita da pietra calcarea compatta e di grana sottile (detta anche "pietra gallina"); raffigura l'Arcangelo nell'atto di trapassare con una lancia in mano il demonio, mente con l'altra mano regge una bilancia simbolo di giustizia. Castello di San Martino della Vaneza Sulla sponda meridionale del Bacchiglione si erge dall'anno mille questo castello come avamposto di difesa militare al confine tra il territorio padovano e quello vicentino. Risparmiato dalle distruzioni ordinate da Ezzelino da Romano, a differenza di molti degli altri castelli a difesa della campagna padovana, fu ceduto nel 1324 alla signoria Carrarese dal Comune di Padova. Durante il periodo della Repubblica di Venezia, a partire dalla prima metà del XVII secolo, il castello ebbe una funzione di porto fluviale. Purtroppo con il declino dei traffici commerciali fu adibito ad abitazione civile e cadde in rovina. Appartenuto anche alla famiglia Papafava dei Carraresi, a partire dal 1985 fu sottoposto a restauro da parte di enti pubblici ed è ora museo della Provincia di Padova: vi sono conservati reperti archeologici, databili dal tardo Neolitico all'epoca medioevale e moderna, ritrovati dentro e attorno al fiume Bacchiglione. Oratorio della Santa Croce Posto nella frazione di Cervarese, si tratta di un edificio religioso, a navata unica e con pianta a croce latina, che presenta all'interno interessanti lacerti di affresco, riferibili ad epoche diverse dall'XI al XVI secolo. Viene menzionato per la prima volta in un documento della Diocesi di Padova datato 2 maggio 874. È stato recuperato negli anni 1980 - 1984 grazie ad un complesso intervento di restauro promosso dall'Amministrazione Comunale di Cervarese Santa Croce. È ora adibito a sala per riunioni, convegni e mostre. Evoluzione demografica Abitanti censiti Note ^ a b Comune di Cervarese Santa Croce - Statuto. URL consultato il 5 gennaio 2012. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 196. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Voci correlate Villa Trento Collegamenti esterni Cervarese Santa Croce su Collieuganei.biz [1] Parrocchia di Montemerlo [2] Cervarese Santa Croce su Collieuganei.it [3]
Immagine descrittiva - c
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