Destinazioni - Comune

Boretto

Luogo: Boretto (Reggio Emilia)
Boretto (Borèt in dialetto locale, Burèt in dialetto reggiano) è un comune italiano di 5.335 abitanti della provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna. Geografia Situato nella pianura padana, Boretto si estende lungo la riva destra del Po, a 27 km da Reggio nell'Emilia. Il territorio comunale, oltre che dal capoluogo, è formato dalle frazioni di San Rocco, Santa Croce per un totale di 19 chilometri quadrati. Confina a nord con i comuni mantovani di Viadana e Pomponesco, ad est con Gualtieri, a sud con Poviglio e ad ovest con Brescello. Boretto fa parte dell'area geografica denominata Bassa padana. Storia Le origini preistoriche del paese sono incerte. Probabilmente prese vita dagli antichi insediamenti terramaricoli della Ravisa di San Genesio e soprattutto dalla Motta Ballestri, tra Poviglio e Brescello, punta estrema dei canneti della padusa e del Bondeno, terra emersa percorsa da alcuni fiumi vaganti che si fusero con il Po. Boretto, di certe origini romane nella sua parte occidentale, costituiva la periferia dell’antico Brixillum. Lo attestano i numerosi reperti archeologici, in particolare la celebre stele funeraria dei Concordi, ricostruita nei giardini pubblici di Reggio Emilia e un grandioso capitello corinzio, ora ai musei civici di Reggio. A Tre Ponti Nuovi, a sud del «cavo morto», fu ritrovata la tomba di un bambino e quella di un adulto, sempre romane, ed emersero anche vestigia di stazioni preistoriche: mucchi di cenere, piccoli vasi a lacrimatoi, balsamari, laterizi, stoviglie, ciotole «nere» e mosaici. Ma ciò che caratterizza la storia di Boretto è la sua continua lotta per raggiungere l’autonomia e non rimanere «frazione» di Brescello, anche se, come Gualtieri, fu legato fino al 1860 in una sorta di comunità generale a questo paese, salvo una breve parentesi di autonomia nel Settecento. Boretto compare con una propria denominazione a partire dall'855 coi toponimi di Beruptum, Boruptum e Bisruptum, tutti indicanti le frequenti rotture degli argini di Po. Ma l’etimo originario potrebbe essere Poreptum (Po retto), per la configurazione rettilinea che il Po presentava in questo suo particolare tratto. Nel 1305, in seguito ad una permuta fatta da Azzo d'Este passò con Gualtieri sotto il dominio dei vescovi di Parma. Passò poi sotto i Visconti e nel 1409, assieme a Brescello, fu occupata dai Veneziani che la tennero fino al 1479; questa occupazione lasciò tracce profonde, tanto che Boretto con la città lagunare ha in comune il Patrono, e a fianco della chiesa parrocchiale, su di un pilastro, fa bella mostra un leone di San Marco, dono di Venezia con la quale, nell’epoca passata, mediante il suo porto intratteneva fiorenti commerci. Boretto subi' occupazioni e devastazioni nel 1512 da parte delle milizie pontificie e nel 1551 da parte delle soldatesche spagnole. Nel 1755, per l’alto grado di benessere raggiunto che lo rendeva numericamente ed economicamente superiore alla stessa Brescello, dietro esborso di 2.000 zecchini di Firenze, ottenne dal duca di Modena l’autonomia comunale; nonostante l’alto costo del decreto ducale, cinque anni dopo Boretto decise di riunirsi a Brescello. Eccettuati gli anni della dominazione napoleonica, Boretto rimase con Brescello e Lentigione sotto la signoria estense fino al 1859, anno in cui ottiene definitiva emancipazione con decreto del dittatore Farini. Nel 1880 nasce il salesiano Artemide Zatti venerato come beato dalla Chiesa cattolica il 14 marzo 2002 e deceduto nel 1951 a Viedma, capoluogo storico della Patagonia Argentina. A Viedma la sua figura viene celebrata ogni 15 marzo, giorno della sua morte, davanti all'Ospedale che porta il suo nome. Cultura Istruzione Musei Museo del Po e della navigazione interna e del Governo delle Acque. [1] Al suo interno si espongono le imbarcazioni fluviali e materiali della navigazione interna. Il giacimento archeologico industriale da cui è costituito documenta la storia della navigazione fluviale in Emilia-Romagna, della cantieristica, delle bonifiche e del governo delle acque. Casa dei Pontieri Museo Gialdini [2] Situata nelle strutture collaterali del vecchio ponte in chiatte, distrutto nel 1967, che collegava Boretto a Viadana. All'interno della Casa si trova una raccolta di immagini significative realizzata dal figlio dell’ultimo capopontiere che ha inoltre ricostruito il Ponte in una scala di 1:10. Pietro Ghizzardi - Casa Museo Belvedere [3]. Al suo interno si trova una raccolta delle opere del pittore e scrittore Pietro Ghizzardi (1906-1986) nonché l'abitazione dell'artista, le cui opere sono esposte inoltre nei musei: Museo Nazionale NaÏfs di Luzzara, Museo del Castello Laval di Parigi, Museo di Montecatini Terme, Museo di Modena, Museo Art NaÏf de l'Il de France. Cinema A Boretto sono state girate alcune scene dei film della saga di Don Camillo e Peppone. Nel film Don Camillo è girata a Boretto la scena della processione al fiume, in particolar modo si può distinguere il profilo della chiesa di San Marco nell'istante in cui il parroco si trova davanti tutti gli uomini di Peppone convenuti presso l'argine. Tutto il finale del film Don Camillo e l'onorevole Peppone è ambientato a Boretto; tra i luoghi immortalati nel film vi è la stazione, dove Don Camillo si reca a salutare Peppone partente per Roma. Inoltre sono state girate una serie di scene sulle rive del fiume Po per il film Ossessione di Luchino Visconti. Cucina Nel territorio di Boretto si coltiva una particolare specie di cipolla conosciuta proprio come borettana. Inoltre, tipica è la cucina emiliana, con forti influenze parmigiane e reggiane, data la locazione del comune sito tra Parma e Reggio Emilia. Tortelli di erbetta, tortelli di zucca, cappelletti, lasagne, salumi derivanti principalmente dal maiale. Da non dimenticare infine il Parmigiano Reggiano. Persone legate a Boretto Marcello Nizzoli Giulio Capiozzo Artemide Zatti Luigi Romersa Pietro Ghizzardi Pietro Saccani, militare morto nella battaglia di Dogali, medaglia d'argento al valor militare Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Al 31 dicembre 2013 gli stranieri residenti a Boretto sono 913, pari al 17,16% della popolazione. Le nazionalità più numerose sono: Pakistan: 221 Marocco: 102 Albania: 68 Infrastrutture e trasporti Strade Boretto è attraversata principalmente dalla Strada statale 62 della Cisa gli permette il collegamento sia con Brescello, ad ovest, e Gualtieri ad est. Altra importante via di comunicazione è la strada provinciale 62 R Var Cispadana, realizzata per alleggerire dal traffico tutti i centri rivieraschi reggiani, da Brescello a Codisotto di Luzzara. Un ulteriore 111 Asse di Val d'Enza, che entrando in territorio borettese da sud, lo percorre perpendicolarmente fino a Santa Croce, dove entra nel mantovano a Viadana, attraversando il fiume Po con un lungo ponte. L'asse Boretto Val d'enza, permette di raggiungere la via Emilia e il casello dell'autostrada di Campegine Canossa percorrendo circa 19 km. Ferrovie Boretto ha una propria stazione lungo la linea locale Parma-Suzzara. La stazione di Parma è la fermata ferroviaria più vicina sulla linea Milano-Bologna. Anticamente, esisteva una vecchia linea ferrata che collegava Boretto a Reggio Emilia chiamata appunto Ferrovia Reggio Emilia-Boretto, ora soppressa dal 1955 e quasi completamente cancellata nei suoi lineari percorsi, ma ancora in alcuni punti è possibile riconoscere i suoi antichi tragitti, in modo particolare nei pressi del cimitero comunale e nel casello ferroviario nei pressi del ponte pescatori sul canale di bonifica. Navigazione Presso la frazione San Rocco esiste un porto sul Po, collegato con la Cispadana mediante la Bretella del porto. Attiguo al centro del paese e direttamente collegato ad esso tramite una scalinata che dalla piazza e Basilica San Marco, si trova il "Lido Po", centro e porto turistico utilizzato da diportisti e pescatori, molto presenti nel territorio in modo principale nel canale di bonifica ove hanno trovato posto piattaforme adibite alla pesca, si trova un famoso locale da ballo estivo, un ristorante pizzeria e una imbarcazione "Stradivari" adibita a Ristorante, oltre ad una imbarcazione comunale ex Amico del Po, ora chiamata Padus, utilizzata per escursioni e piccole vite sul fiume. Amministrazione Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2010. URL consultato il 1º ottobre 2011. Il comune di Boretto vanta una particolare caratteristica, singolare per la sua posizione, che ne determina la spiccata caratteristica ad una doppia elementare vita nelle diverse stagioni. Il Po, la sua vicinanza, la sua influenza determina nel cambio delle stagioni un clima diverso dal periodo estivo al periodo invernale. Ricco di serate danzanti e di avvenimenti culturali e festosi, il periodo estivo è diverso al confronto del periodo invernale, dove il paese ritorna ad essere uguale ai suoi comuni confinanti. Questa caratteristica determina il carattere estroverso e positivo del borettese. Voci correlate Ferrovia Reggio Emilia-Boretto Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Boretto Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Boretto
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