Cingoli
Nell’entroterra della provincia di Macerata, a più di 600 metri di altitudine, sorge Cingoli, uno dei “Borghi più belli d’Italia”.
La straordinaria posizione in cui si trova gli ha permesso di guadagnarsi il soprannome di “Balcone delle Marche”: dalle sua mura medioevali è infatti possibile godere di un panorama mozzafiato che spazia dal Monte Conero fino all’Abruzzo.
Per entrare nel borgo bisogna oltrepassare Porta Piana; nella piazza principale, Piazza Vittorio Emanuele, si trovano l’ottocentesca Fontana del Maltempo, Palazzo Castiglioni - antica residenza di Papa Pio VII - e il duecentesco Palazzo del Comune con la sua torre dell’orologio. Quest’ultimo, all’interno conserva un meraviglioso dipinto di Lorenzo Lotto raffigurante La Madonna del Rosario del Cinquecento e ospita il Museo Archeologico, una collezione che va dalla preistoria all’epoca tardo imperiale romana.
Sempre su Piazza Vittorio Emanuele si affaccia il Duomo o Cattedrale di Santa Maria Assunta, edificata nel XVII secolo sui resti di un antico tempio pagano; l’esterno è molto semplice, mentre all’interno sono conservati polittici del XIV secolo, monumenti sepolcrali e una tela raffigurante La Vergine con Bambino in trono fra i Santi. L’edificio religioso più importante di Cingoli però è la Collegiata di Sant’Esuperanzio, patrono della città e maestoso esempio di architettura gotica marchigiana. Tra gli altri ricordiamo la Chiesa di San Filippo Neri e la Chiesa San Domenico, al cui interno conserva una pala di Lorenzo Lotto.
Al di fuori del centro abitato del borgo, le attrazioni sono ancora tantissime: c’è l’Eremo di Santa Sperandia - grotta dove visse la Santa, patrona del borgo, e dove è conservato il suo corpo -, il Lago di Castreccioni (il più grande bacino artificiale balneabile del centro Italia), il Museo del Sidecar, il Parco delle Pietre Vive, l’antico Ponte Romano dell’Intagliata lungo il fiume Musone e il Cristo delle Marche, una grande scultura in granito nero alta 2,70 metri realizzata nel 2010 dall’artista Nazareno Rocchetti.
