Destinazioni - Comune

Cropalati

Luogo: Cropalati (Cosenza)
Cropalati è un comune italiano di 1.115 abitanti della provincia di Cosenza. Toponomastica Il nome del paese è di evidente origine bizantina, cui si riferisce etimologicamente al Kouropalates (Maresciallo di palazzo, funzionario bizantino governatore del paese), oppure in onore all'imperatore Michele Curopalàtis. Un'altra origine si potrebbe attribuire. Dai documenti storici, si hanno notizie del paese a partire dal 1325, con il nome di Caropilati. Storia Il territorio di Cropalati è stato frequentato da vari popoli italici, specialmente dai Bruzi: infatti, recenti rinvenimenti archeologici confermano ciò. Il comune è di probabile origine bizantina. Un'altra tesi è che sia stato un accampamento fortificato, con il nome di Castrum Cropalatum, con funzione di controllo della transumanza sulla via Ionio-Sila, sul fiume Trionto e anche dei traffici di oro e argento che provenivano dalle miniere di Longobucco. Durante il primo Medioevo, il borgo si è sviluppato intorno a numerose grotte tufacee, scavate dai monaci per abitarvi e pregare. L'attuale centro cittadino sorse a fianco ad un castello feudale, verso il XIV secolo. Già appartenente allo Stato di Rossano, Cropalati appartenne ai Ruffo, ai Sambiase, ai d'Aragona Montalto (1507-1600) e ai Badolato (1600-1617), che vi incardinarono il titolo di Marchese. Ritornato allo Stato di Rossano nel 1617, vi appartenne fino al 1806 divendo feudo degli Aldobrandini e dei Borghese (famiglia) di Roma come baronia. Nel 1799, per ordinamento del Gen. Championnet, fu incluso nel cantone di Cirò. Nel 1807 divenne "luogo" del "governo di Cariati". Il 4 maggio del 1811, Cropalati venne elevato a capoluogo di Circondario, che comprese i comuni di Paludi, Calopezzati, Crosia e Caloveto. Cropalati. Chiese Chiesa del SS. Rosario: nota, prima dell'Anno Mille, come Chiesa dell'Annunziata, di cui attualmente si festeggia la ricorrenza il 25 marzo, è databile intorno al X secolo. Solo nel XVI secolo fu dedicata alla Madonna del Rosario in seguito all'arrivo dei Domenicani che ne diffusero il culto e fu sede dell'omonima Congrega. Sicuramente il sacro edificio, anticamente, tenendo conto della tipologia del manufatto, si snodava lungo le mura di cinta del centro abitato, e, visto posteriormente, ha l'aspetto di una torre esagonale. Al suo interno è presente una sola navata con l'abside centrale ove è posto l'altare centrale di antica fattura e sul quale è posta la nicchia nella quale è contenuta l'antichissima statua della madonna del Rosario che veniva portata in processione fino alla fine degli anni settanta del XX secolo. La facciata principale, in frontespizio al palazzo Amantea ed al palazzo Pugliese, è ornata da un portale litico, in pietra locale, accuratamente scolpito, risalente al XVIII secolo come ricorda la lapide soprastante l'arco del portone d'ingresso. Nell'unica navata sono presenti due altari: sull'altare di destra, dalle forme barocche, è presente una tela settecentesca che raffigura l'Ecce Homo, di scuola napoletana. A sinistra è presente un altare finemente scolpito, in pietra locale, risalente al 1574 che incastona un polittico raffigurante la Madonna del Rosario, tra santi domenicani e tutt'attorno delle formelle nelle quali sono rappresentati i tre misteri del Rosario allora conosciuti: gloriosi, gaudiosi e dolorosi. Il tutto è sormontato da una lunetta raffigurante l'Eterno Padre che regge il mondo. Sul soffitto è situato un affresco rappresentante la Vergine con il Bambino in braccio. Il portone d'ingresso è sormontato dalla cantoria dove è ubicato l'organo, in legno, dalle forme molto semplici. Punti di interesse Nel caratteristico Centro Storico si conservano importanti testi­monianze storico-monumentali ed artistiche: i ruderi del medievale Castello Feudale; la Chiesa Matrice dedicata a S. Maria Assunta (sec. XVII), da poco restaurata, con in­teressanti reperti archeologici; la Chiesa dell'Annunziata, oggi del Rosario, con l'annes­so ex-Convento dei Domeni­cani, a forma di Castello (che conserva una pregevole tela del '700 raffigurante L'"Ecce Homo", un altare in stile corinzio con un polittico su legno raffigurante l'Annunziata e il Mistero della Passione); la Chiesa di S. Antonio Abate; la Chiesa di S. Maria ad Gruttam, con gli annessi ru­deri dell'ex Convento (che conserva un'icona bizantina rappresentante la Madonna con il Bambino, affrescata sulla parete di una grotta tufacea); il Palazzo Aman­tea; le sculture di Baccelli nella ex Sala Consiliare; il monu­mento ai Caduti in guerra. Evoluzione demografica Abitanti censiti Persone legate a Cropalati Beato Bernardino Otranto, confessore di S. Francesco da Paola, Vicario Generale dell'ordine dei Minimi. Carmela Mileo (27/11/1899 - 18/02/2011), supercentenaria italiana di 111 anni. De Florio Felice Ernestina Gemma (01/02/1908), supercentenaria italiana di 106 anni. Vivente. Damiani Aurora (15/10/1908 - 20/07/2012), supercentenaria italiana di 103 anni. Toscano Domenico (1911-2012), centenario italiano di 101 anni. Citrea Acheropita (1913-2013), centenaria italiana di 100 anni. Angelo Nico Maiolini (11-09-1991), personaggio pubblico. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2011. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
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