Destinazioni - Comune
Castelfranco di Sopra
Luogo:
Castelfranco Piandiscò (Arezzo)
Castelfranco di Sopra è una frazione del comune italiano di Castelfranco Piandiscò.
Già comune autonomo fino al 1º gennaio 2014, è confluito nel nuovo ente assieme al comune di Pian di Scò.
Si trova ai piedi del Pratomagno, lungo la strada provinciale Setteponti, a 45 km dal capoluogo.
All'ingresso del paese si trova la splendida torre del 1300, progettata da Arnolfo di Cambio.
Nel 1996 Castelfranco ha festeggiato il settimo centenario della sua fondazione.
È sede del Teatro intitolato a Wanda Capodaglio, famosa attrice di prosa che trascorse a Castelfranco gli ultimi anni della propria vita. Dal 1º gennaio 2014 si è fuso con il comune di Pian di Scò.
Storia
Situato lungo l'antico tracciato che collegava Arezzo a Fiesole, il territorio su cui oggi sorge Castelfranco di Sopra fu occupato in epoca preromana da un insediamento etrusco. Passato sotto il controllo di Roma intorno al III secolo, il territorio subì una intensa urbanizzazione, alimentata dalla costruzione della via consolare Cassia antica.
Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente l'area finì sotto la dominazione longobarda, come attestato dai resti di strutture longobarde recentemente rinvenute nei pressi dell'antica Badia di Soffena, databili intorno all'825. Le prime testimonianze scritte riguardo a quest'ultima risalgono ai primi decenni del secondo millennio d.C., ed inquadrano la Badia di Soffena nel circuito culturale - religioso dei Monaci Vallombrosani. Pressappoco nello stesso periodo si attesta la presenza nell'area circostante la Badia del piccolo borgo di Casuberti.
Fondato nel 1299 dalla Repubblica Fiorentina, Castelfranco di Sopra fu concepito come avamposto militare in funzione anti aretina, e come snodo commerciale per le tratte terrestri che collegavano il territorio della Repubblica all'aretino. Per popolare la "Terra Nova", il borgo fu "francato", cioè temporaneamente esentato dal pagamento dei tributi, attraendo così a sé numerosi popolani provenienti dalle comunità vicine. Nel giro di una cinquantina d'anni vennero costruiti la cinta muraria, la piazza ed i quartieri prospicienti ad essa.
nel XVII secolo il borgo conobbe un profondo rinnovamento della sua vita economica e sociale, che permise un aumento demografico sostenuto, prova del quale sono la costruzione di palazzi signorili quali Palazzo Renzi, e di strutture di vita comunitaria e religiosa quali L'Oratorio di San Filippo ed il Convento delle Agostiniane.
Passata nel XIX sec. sotto l'amministrazione della Provincia di Arezzo, Castelfranco di Sopra subì la distruzione delle mura e dell'antica Loggia di Arnolfo di Cambio, l'architetto fiorentino che ne aveva curato la costruzione.
Amministrazione
Classificazione sismica: zona 2s (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
Classificazione climatica: zona D, 2064 GR/G
Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002
Monumenti
Palazzo Comunale
Chiesa di San Filippo Neri
Torre d'Arnolfo o Porta Campana
Porta Fiorentina
Chiesa di San Tommaso
Oratorio della Compagnia del Sacramento
Monastero di San Salvatore a Soffena
Teatro comunale Wanda Capodaglio
Gemellaggi
Castelfranco di Sopra è gemellato con:
Saint-Saturnin-lès-Apt, Francia, dal 1993
Caldes d'Estrac, Spagna, dal 2003
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 148 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Albania 39 1,27%
Romania 33 1,07%
Persone legate a Castelfranco di Sopra
Gastone Simoni (1937), vescovo
Franco Chioccioli (1959), ciclista
Wanda Capodaglio (1889), attrice teatrale
Giorgio Sacchetti (1951), storico
Lorenzo Bonechi (1955-1994), pittore e scultore
Marco Poggesi in arte Zina (1983) cantante e cabarettista
Sport
Castelfranco è rappresentato calcisticamente dalla squadra U.S.D. Fulgor Castelfranco Di Sopra, fondata nel 1968. Nel 2012 si qualifica agli spareggi della terza divisione, conquistando per la seconda volta nella sua storia la promozione in seconda categoria.
Galleria fotografica
Note
^ http://dawinci.istat.it/daWinci/jsp/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0GG0C0I0&a2=mg0y8048F8&n=1UH90T09OG0&v=1UH07B07SL50000
^ Concorso per il nuovo stemma del nuovo Comune. URL consultato il 16-10-2013.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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