Destinazioni - Comune

Bolano

Luogo: Bolano (La Spezia)
Bolano (Bolàn in ligure e nel dialetto della Lunigiana, Bulàn in dialetto bolanese) è un comune italiano di 7.783 abitanti della provincia della Spezia in Liguria. È l'ottavo comune della provincia per numero di abitanti e si trova ad una distanza di 14 km dal capoluogo. Geografia fisica Il comune si trova nell'entroterra dello spezzino, situato al confine tra le regioni Liguria e Toscana e in una posizione dominante sulla confluenza dei fiumi Vara e Magra. Alla piana alluvionale di Ceparana, si contraddistingue un territorio tipicamente ligure con terrazzamenti per la coltivazione agricola e ampie distese di uliveti e boschi di castagni, lecci e olmi. Proprio nella piana di Ceparana ha termine l'antica Alta Via dei Monti Liguri, un percorso naturalistico lungo 442 km che partendo dall'estremo ponente ligure, precisamente a Ventimiglia, si sviluppa sullo spartiacque delimitante il versante costiero ligure raggiungendo il settore levantino. Il territorio comunale, avente una superficie di 14,57 km2, può dividersi in tre centri abitati, così come prevede lo statuto comunale: il capoluogo del comune - Bolano - l'insediamento che meglio ha conservato la sua importanza medioevale; i tre insediamenti di Cima, di Mezzo e di Fondo formanti la frazione di Montebello e l'insediamento di Ceparana, il più popoloso ed esteso del Comune. Dista a nord-est circa 14 km dalla Spezia e ad est 103 km da Genova. Confina a nord con il comune di Tresana, a sud con Follo, Vezzano Ligure e Santo Stefano di Magra, ad ovest con Podenzana e Follo e ad est con Podenzana e Aulla. Parte del territorio fa parte del Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra. Storia Secondo le fonti storiche i primi abitanti furono i Liguri Apuani e proprio risalenti a quel periodo risultano i ritrovamenti funebri nella piana di Ceparana e una tomba a cassetta, trovata nel 1882 in località Viara, i cui resti sono conservati al museo civico archeologico Ubaldo Formentini della Spezia. Il borgo venne strappato ai Liguri dalle legioni romane del console Claudio Marcello a metà del II secolo a.C. affidandolo poi, secondo l'uso, a veterani dell'esercito tra cui un tale Vetius Bolanus da cui il paese trarrebbe il nome. Da quel momento venne insediata, nei pressi dell'attuale zona di Ceparana, una statio, servizi di ricovero, assistenza e difesa. Il territorio attraversò poi le vicissitudini e il declino conseguenti alla caduta dell'Impero romano d'Occidente e all'invasione dei Barbari. Seguì poi la dominazione longobarda ed è a quell'epoca che risale la nascita del borgo, il nucleo abitato denominato Curtis Bolanaese, che godette di una sostanziale autonomia economica, destinata a sopravvivere anche dopo la conquista dei Franchi sul finire dell'VIII secolo. In età feudale vide sul proprio territorio il dominio dei vescovi di Luni, già possessori dei vicini territori a cavallo tra Liguria e Toscana, che dotarono dal 1204 Bolano di autonomi statuti considerati tra i più antichi della Lunigiana. La proprietà del feudo fu quindi acquisita dal 1318 dai marchesi Malaspina e tale appartenenza venne confermata nel diploma dell'imperatore Carlo IV di Lussemburgo nel 1355. La dominazione della famiglia malaspiniana non fu mai pienamente accettata dalla popolazione bolanese tanto che, ciclicamente, i feudatari dovettero affrontare negli anni rivolte e dissidi fino alla sottomissione del feudo, sul finire del XIV secolo, verso la supremazia di Gian Galeazzo Visconti divenuto in quel tempo anche vicario imperiale della Lunigiana. Ben presto il controllo dei Visconti divenne un vero e proprio dominio feudale dal 1398, feudo che alla morte di Gian Galeazzo passò nelle mani del figlio illegittimo Gabriele Maria Visconti, signore di Pisa. Già nel 1408, però, la popolazione si schierò apertamente per una dedizione francese e quindi per la Repubblica di Genova a quel tempo stretta alleata del re di Francia. La dominazione genovese su Bolano perdurò fino al 1436 quando ritornò nelle mani dei Malaspina che, negli anni seguenti, intensificarono il rapporto con il Ducato di Milano che, di fatto, governò il feudo bolanese durante la giovinezza del marchese Antonio III Malaspina, ossia fino al 1494. Dopo una breve parentesi nel 1512, quando Bolano fu nuovamente di proprietà della repubblica genovese, il dominio feudale dei Malaspina tramontò ancora nel 1525 quando il duca Francesco II Sforza, signore di Milano, sciolse il vassallaggio malaspiniano liberando i bolanesi ai vincoli che li legavano alla famiglia. L'azione fu il pretesto per un nuovo cambiamento che portò, per i contrasti sempre vivi, inevitabilmente verso il Banco di San Giorgio dando vita ad un lungo contenzioso tra i Malaspina, Genova e il Ducato di Milano che si concluse apparentemente nel 1540 con la sentenza del Senato di Milano dove si disponeva il ripristino delle terre agli antichi proprietari. Il Banco, tuttavia, non accettò la sentenza e passò nel 1561 il feudo alla Repubblica di Genova che, dopo averne rilevati i diritti nel 1586 dai Malaspina, elevò Bolano a sede della locale podesteria, dipendente dal commissariato di Sarzana, seguendone le sorti fino alla dominazione francese. Con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Golfo di Venere, con capoluogo La Spezia, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Bolano rientrò nel II cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Lunigiana. Dal 1803 fu centro principale del I cantone della Lunigiana nella Giurisdizione del Golfo di Venere e dal 13 giugno 1805 al 1814, annesso al Primo Impero francese, inserito nel Dipartimento degli Appennini. Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel V mandamento di Sarzana del Circondario di Levante facente parte della provincia di Genova prima e, con l'istituzione nel 1923, della provincia della Spezia poi. Dal 1973 al 31 dicembre 2008 è stata la sede amministrativa della Comunità Montana della Media e Bassa Val di Vara e con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008, in vigore dal 1º gennaio 2009, ha fatto parte della Comunità Montana Val di Vara, quest'ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010 e in vigore dal 1º maggio 2011. Simboli Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il decreto del Presidente della Repubblica datato al 24 luglio 2007. Erano già stati concessi con decreto del Consiglio dei ministri datato al 7 gennaio del 1941 con la differenza che nello stemma non figurava nel capo la croce di San Giorgio e il gonfalone si presentava partito di azzurro e di rosso. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Antica pieve situata nel borgo vecchio di Bolano fu ampliata e ricostruita in stile barocco sul finire del XVIII secolo sui resti della più antica costruzione romano-gotica, quest'ultima nominata per la prima volta nel 1149 nella bolla di papa Eugenio III,con la quale elencava le trentatré Pievi di Luni. Gli affreschi interni sono opera del pittore David Beghè di Calice al Cornoviglio, risalenti all'anno 1902. Oratorio di Sant'Antonio Abate e San Rocco. L'edificio, sito nel borgo storico di Bolano, è un convento edificato alla fine del XVI secolo e fu nei secoli sede di diversi enti religiosi e comunali, tra cui la sede del municipio. Nel resoconto del cardinale Benedetto Lomellini del 1568 si precisa che a Bolano nell'oratorio esistevano due compagnie di Sant'Antonio e di San Rocco e che erano molto ben tenute e tutte fanno bene il debito loro. In un documento del 1584 vengono segnalati sei altari dedicati a santa Lucia, alla Purificazione della Vergine a sant'Antonio (altare provvisto di una rendita notevole e sotto il patrocinio del rettore don Cesare De Grossi), a Santa Maria Maddalena quod est societatis mulierum, posto sotto il patrocinio di fedeli donne ed infine a san Nicola che era armatus satis decente con una buona ancona e caro agli scolares di Bolano. Nel 1768 l'oratorio fu interdette per beghe tra i francescani e la Diocesi. Riaperto nel 1930 la Confraternita fu ricostituita. Al suo interno, recentemente restaurato, sono conservati due dipinti del pittore Simone Barabino, Il Cristo condotto al Calvario, e del pittore Stefano Lemmi ritraente la Madonna del Carmine. Chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata nella frazione di Ceparana. L'antica parrocchiale, non più esistente, presentava affreschi interni ad opera del pittore spezzino Luigi Agretti. Cappella gentilizia dei Giustiniani, attigua all'omonimo castello-palazzo, edificata nel corso del XVIII secolo e dedicata alla Santissima Annunziata; all'interno è conservata un'ancona in marmo ritraente l'Annunciazione. Chiesa parrocchiale di Santa Croce nella frazione di Montebello. Architetture militari Nella frazione di Ceparana è situato il castello Giustiniani. Si tratta di un edificio che, attraverso vari interventi lungo i secoli, si è trasformato da abbazia benedettina in residenza nobiliare. Citato nel diploma di Ottone II del 963, il sito fu ulteriormente fortificato nell'XI secolo ad opera dei vescovi di Luni, proprietari del borgo. La proprietà del palazzo passò dal 1717 alla famiglia Giustiniani che trasformarono l'edificio in residenza signorile. Il centro storico di Bolano ha mantenuto in parte l'antico impianto medievale di centro fortificato; disposto a forma di triangolo presenta negli angoli le antiche porte di accesso al borgo: la porta Castello, la porta Stazon e la porta Chilosi. Nella sommità del nucleo storico sono ancora oggi visibili, nel terrapieno, i resti dell'antico castello difensivo eretto dalla famiglia feudale dei Malaspina. Architetture civili La cosiddetta Stazòn è una delle tre porte antiche - seppure considerata tra le tre la più recente - che in passato segnavano i punti d'accesso all'interno del borgo bolanese; delle tre porte, è, forse, la più significativa da un punto di vista storico, in quanto permette di ipotizzare che Bolano sia stata adibita, in epoca romana, quale statio, ovvero, come luogo di vedetta. È ovvio, infatti, collegare il toponimo in dialetto locale, Stazòn, alla parola latina statio. Così l'avvocato, nonché mecenate, Mario Grossi descrive Bolano in un suo libro, pubblicato nel dicembre del 1985, intitolato, appunto, "Stazòn": Società Evoluzione demografica Abitanti censiti La popolazione, in epoche passate, era a dir poco modesta. I primi dati demografici vengono forniti da monsignor Agostino Giustiniani (1470-1536), secondo il quale nei primi decenni del XVI secolo a Bolano erano presenti "trecentodieci foghi", ossia focolari, inteso come famiglie. Adottando il comune coefficiente di 4-4,5 persone per fogo, si raggiunge la quota di 1200-1400 persone presenti nel territorio comunale bolanese, il quale, come comprova il Liber Decretorum, corrispondeva a quello odierno. Tuttavia, è bene sottolineare che questi dati non sono certamente esatti, bensì, come risulta dai resoconti delle visite pastorali di quell'epoca, eccessivi. Etnie e minoranze straniere Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2011 i cittadini stranieri residenti a Bolano sono 396, pari al 5,11% della popolazione comunale. Qualità della vita Il Comune di Bolano ha conseguito la certificazione del proprio sistema di gestione ambientale conformemente alla norma ISO 14001. Cultura Eventi Festa parrocchiale della Madonna delle Grazie l'8 settembre. La sera precedente ha luogo una lunga processione in cui la statua della Madonna viene portata per le strade di Ceparana; Festa di San Bartolomeo, il 24 agosto, a Canevella (un quartiere di Ceparana). Festa del "borgo incantato", dal 2006 ogni ultimo fine settimana di Luglio, nel centro storico di Bolano. Tutte le vie, i parchi, le piazze del paese si trasformano in un enorme parco dei divertimenti per bambini, con spettacoli, laboratori ed attrazioni pensate per i più piccoli. Persone legate a Bolano Mario Bettinotti (La Spezia, 1884 - Genova, 1967), sindacalista e politico, fu sfollato a Bolano durante la seconda guerra mondiale. Mario Grossi, poeta e mecenate, visse a Bolano e al territorio dedicò i propri studi. Giuseppe Ricciardi (Bolano, 1941), politico e presidente della Provincia della Spezia dal 1997 al 2007. Marco Lucchinelli (Ceparana, 1954), ex pilota motociclistico e campione del mondo. Marino Fiasella (Bolano, 1957), politico e presidente della Provincia della Spezia dal 2007 al 2012 e quindi commissario straordinario dello stesso ente dal 2012. Massimo Podenzana (La Spezia, 1961), ex ciclista su strada e dirigente sportivo, è originario di Bolano. Economia Nel territorio diffusa è l'attività legata all'agricoltura con la coltivazione di ortaggi, frutta e la produzione di vini. Bolano è famoso per la qualità dei propri vini da molti secoli; essi, infatti, vengono celebrati già nel XVII secolo da un poeta panicalese, Ventura Peccini, la cui opera, che discorreva dei luoghi della Lunigiana da lui visitati, purtroppo è andata perduta; alcuni brani del suddetto libro sono, tuttavia, riportati in un manoscritto di Bonaventura De Rossi, in possesso dei sig.ri Podestà Lucciardi di Sarzana. Così si menziona Bolano: Nella zona di Ceparana, più sviluppata, sono presenti medie industrie meccaniche, metallurgiche e della lavorazione del marmo bianco. Infrastrutture e trasporti Strade Il centro di Bolano è attraversato principalmente dalla strada provinciale 14 che gli permette il collegamento stradale con le frazioni di Podenzana (MS), a nord, e la sua frazione di Ceparana a sud, quest'ultima attraversata dalla strada provinciale 330 di Buonviaggio. Amministrazione Note ^ a b Dato Istat al 30/11/2012 ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002. ^ a b Fonte dallo Statuto Comunale ^ Epistula ad Sulpicium ^ Satire IX: Ibam forte Viam Sacram ^ Storia di Bolano, Don Nilo Greco ^ Silvae,V ^ De Vita et Moribus I. Agricolae ^ a b c d e f g h i Fonte dal sito del Comune di Bolano-Cenni storici. URL consultato il 25 novembre 2010. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Fonte dal sito del Sistema Informatico Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 27 novembre 2010. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008 ^ Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010 ^ Fonte sulla soppressione delle comunità montane ^ a b Fonte dal sito Araldica Civica.it. URL consultato il 6 novembre 2011. ^ Visita apostolica del Peruzzi ^ "Stazòn",Mario Grossi,1985,ed. Sabatelli ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Don Nilo Greco, Storia di Bolano ^ ISTAT, cittadini stranieri al 31 dicembre 2011. URL consultato il 12 gennaio 2014. ^ Fonte dal sito Ambiente in Liguria ^ BorgoIncantato.info, http://www.borgoincantato.info/ . URL consultato il 7 luglio 2014. Voci correlate Liguria Provincia della Spezia Val di Vara Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Bolano Collegamenti esterni Bolano in Open Directory Project, Netscape Communications. (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Bolano")
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