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Teramo

Luogo: Teramo
Teramo (in abruzzese Tèreme ['tɛ:rəmə]) è un comune italiano di 54.716 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Abruzzo. Geografia fisica Teramo è situata nella parte settentrionale dell'Abruzzo, nella Val Tordino, in una zona collinare sotto le pendici del Gran Sasso, che digrada verso la costa con una ricca vegetazione di vigneti e oliveti. La città sorge alla confluenza del fiume Tordino con il torrente Vezzola che cingono il suo centro storico. Clima Essendo adagiata in una profonda conca, il clima è di tipo temperato semicontinentale, di transizione tra quello mediterraneo-collinare (tipico della zona teatina) e quello continentale (tipico del sulmonese), sia per quanto concerne le temperature, che nel mese più freddo (gennaio) si aggirano sui 5,5 °C e in quello più caldo (luglio) sui 25 °C, con un'escursione di quasi 20 °C, sia per le precipitazioni, che si aggirano sugli 800 mm annui e sono concentrate soprattutto nel primo autunno (settembre-ottobre). In inverno la neve può cadere abbondante, come testimoniato sia dal gennaio/febbraio 2005, sia soprattutto dal recente episodio del febbraio 2012. Data la sua posizione nel cuore di una bassa vallata, in estate non sono rari gli episodi di caldo intenso e afa stagnante. Storia La città, popolata da tempi antichissimi, era il centro principale della popolazione dei Pretuzi. In seguito venne conquistata dal console romano Manio Curio Dentato nel 290 a.C. (cinque anni dopo la battaglia di Sentino), divenendo municipio. Prese parte attiva alla Guerra sociale (91-88 a.C.) e Silla la privò dunque dello statuto di municipio, che le fu in seguito restituito da Cesare. Come capitale del Petrutium venne inserita nella V regio da Augusto. Sotto il dominio imperiale conobbe un periodo di grande prosperità, testimoniato dalla costruzione, sotto Adriano, di tempi, terme e teatri. Saccheggiata e rasa al suolo dai Visigoti nel 410 venne rifondata nel 568, in seguito fu conquistata dai Longobardi entrando a far parte prima del marchesato di Fermo e poi del ducato di Spoleto. Contesa fra i Normanni e i duchi di Puglia, Teramo fu quasi distrutta nel 1155 ma si risollevò nuovamente e, sotto la dominazione vescovile, godette di un periodo di relativo benessere testimoniato dall'edificazione della nuova cattedrale di Santa Maria Assunta. A partire dal 1395 subì il dominio del Ducato di Atri, da quando il Conte di S. Flaviano Antonio Acquaviva, si nominò Duca d'Atri e Signore di Teramo. Tuttavia, una serie di eventi negativi, culminati nel terremoto del 1380, le lotte intestine fra la famiglia dei Melatini e quella dei De Valle e il brigantaggio condussero la città a un profondo declino, dal quale non si risollevò né sotto la dominazione dei signori d'Altavilla, né sotto quelle successive di francesi e spagnoli. Entrò, già dal 1140, a far parte del Regno di Sicilia sotto Ruggero, e quindi successivamente divenne la "Porta Regni" del Regno di Napoli. Nel 1806, a seguito della divisione della Provincia di Abruzzo Ultra, divenne Capoluogo della neoistituita Provincia di Abruzzo Ultra I (L'Aquila rimase Capoluogo della Provincia di Abruzzo Ultra II). Teramo continuò ad essere Capoluogo di Provincia anche dopo che, nel 1815, il Regno di Napoli (a seguito del Congresso di Vienna), assunse il nome di Regno delle Due Sicilie. Di quest'ultimo Regno seguì le sorti fino al 1860, anno in cui le truppe piemontesi-savoiarde, attraversato il confine del fiume Tronto, penetrarono, senza dichiarazione di guerra, nel territorio del Regno e sconfissero l'Esercito Borbonico. Successivamente, nel 1861, fu proclamata la Unità d'Italia. Origine del nome Teramo Ebbe probabilmente dai Fenici il nome di Petrut, con il significato di “luogo elevato circondato dalle acque”. Dalla latinizzazione di Petrut in Praetut derivò poi Praetutium e Ager Praetutianus per indicare il territorio. I Romani la chiamarono Interamnia Urbs ("città tra i due fiumi", con riferimento al Tordino e al Vezzola), e fu detta Praetutium, o Praetutiorum o semplicemente Praetutia per distinguerla da Interamnia Nahars (Terni), Interamnia Lirinos (la scomparsa Teramo sul Liri) e Interamnia di Capitanata (l'attuale Termoli). Nella divisione amministrativa del territorio promossa da Augusto imperatore, Interamnia fu ricompresa nella “V Regio”, il Piceno. In epoca medievale da Praetutium derivò Aprutium che fece la sua comparsa in documenti del VI secolo e che per qualche tempo, fino al secolo XII circa, avrebbe designato sia la città, il Castrum aprutiense, che il territorio circostante per estendersi quindi all'intero Abruzzo. Il nome Interamnia si trasformò invece in Interamne, Teramne e Interamnium, Teramnium per giungere infine, all'inizio del II secolo d.C., alla forma Teramum. È quindi fondata ipotesi di numerosi storici che il nome della regione Abruzzo derivi proprio da Aprutium, anche per l'importanza che la contea omonima ebbe, attestata soprattutto nel Catalogus Baronum per l'estensione e il numero dei suffeudatari armati al servizio dei Conti de Aprutio durante il periodo normanno. Non ha trovato credito, invece, la teoria secondo la quale il nome Teramo sarebbe derivato da Thermae, con relazione quindi alla pur accertata presenza di importanti terme in varie zone della città, e che faceva riferimento sia all'aspirazione “Theramum” riscontrabile in alcuni codici sia all'uso del dialetto locale che contrae in “Terme” la pronuncia del nome di Teramo. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiese Opera artistica di maggiore pregio della città è il Duomo, la basilica cattedrale di Santa Maria Assunta. La sua costruzione, iniziata nel 1158, è in stile romanico e, nella parte superiore, assume uno stile gotico, essendo stata realizzata sotto l'episcopato di Niccolò degli Arcioni. Al suo interno si trovano il prezioso paliotto d'argento di Nicola da Guardiagrele e il polittico dell'artista veneziano Jacobello del Fiore. Chiesa cattedrale sede della diocesi e del vescovo aprutino, che godendo del titolo di principe di Teramo, oltre che di conte di Bisegno e barone di Rocca Santa Maria, ebbe almeno sin dai tempi del vescovo Guido II, il rarissimo privilegio di celebrare la Messa armata. Dopo gli ultimi lavori di scavo e restauro è stata riportata alla luce, dopo circa 300 anni di oblio, la cripta di San Berardo che, dal settembre 2007 è visibile al pubblico. Appena fuori le mura sorge l'antico santuario dedicato alla Madonna delle Grazie. Fu costruita nel 1153 prendendo origine dalla chiesa di un monastero di benedettine intitolato a Sant'Angelo delle Donne. Nel 1448 la costruzione iniziale fu ampliata per accogliere i frati minori di San Giacomo della Marca. Agli inizi del Novecento la chiesa è stata restaurata e modificata nella facciata. Nell'interno vi sono affreschi di Cesare Mariani, che si raffigurò grande vecchio con barba nell'affresco del Presepio. Sull'altare maggiore vi è la Madonna col Bambino, in legno policromo, opera di Silvestro dell'Aquila. Nel centro storico, è visitabile la chiesa di Sant'Anna dei Pompetti, un tempo chiamata chiesa di San Getulio. È l'unico edificio altomedioevale di Teramo, residuo dell'antica cattedrale di Santa Maria Aprutiensis, che in parte era costruita su fondamenta di epoca romana e che fu bruciata nel 1156 dai normanni, insieme all'intera città. Numerose altre sono poi le chiese presenti nell'antico centro storico di Teramo: tra le altre, la chiesa di Sant'Antonio (XIII secolo) sita in Largo Melatini, di fronte ai Portici Savini e alla medievale Casa dei Melatino; la chiesa e convento di San Domenico (XIII secolo) in corso Porta Romana; la chiesa del Santo Spirito (XIV secolo) che si affaccia su Largo Proconsole proprio al fianco dell'antica statua romana di Sor Paolo Proconsole (I secolo a.C.) e, "immersa" tra gli edifici di Corso Cerulli (dai teramani comunemente chiamato "Corso vecchio"), la piccola chiesetta di Santa Caterina (IX secolo). Chiostri Chiostro di San Giovanni: edificato nel XIV secolo con l'annesso convento, è formato da un'area rettangolare porticata su tre lati, con arcate a tutto sesto sostenute da colonne a pilastri agli angoli, poggianti a loro volta su di un basso muro in pietra e mattoncini. In alcuni punti le basi sono adoperate per capitelli e i capitelli rovesciati posti come base, a conferma della notizia che si trattava di un portico trasportato da una precedente ubicazione e ricostruito da mani inesperte. Su un portico laterale c'è una fontana in pietra dentro una nicchia incorniciata da conci di pietra intagliata. Sopra le arcate del portico è notevole un elegante marcapiano in mattoncini e tortiglioni in terracotta. Presenti inoltre un portale in pietra con decorazioni che doveva immettere all'antico convento e tre stemmi in pietra sulla parete non porticata ed altri tre sul lato adiacente. Chiostro della Madonna delle Grazie Chiostro di Sant'Antonio Chiostro di San Domenico Architetture civili Edifici storici Palazzo dei Melatino: palazzo di origine medioevale risalente al XIII secolo e sito in largo Melatini; presenta finestre tipicamente ghibelline (il partito degli antichi proprietari) con architrave e soglie sporgenti ed a guscio: quattro di queste finestre, quelle che si aprono nella fascia mediana della facciata, sono rese bifore da eleganti colonnine divisorie poggianti su basi scolpite, tre delle quali sono tortili e, di queste, due presentano un serpente con testa di donna che le avvolge. Era l'abitazione privata della storica famiglia teramana dei Melatino. Casa Urbani: risalente presumibilmente al secolo XI, è una delle rare abitazioni teramane che conservano testimonianze dell'edilizia privata risalente all'XI - XIII secolo, poiché è una delle poche scampate alla distruzione operata dal normanno conte di Loretello nella metà del XII secolo. È formata da un perimetro esterno edificato con ciottoli di fiume e da un portale ogivale del XIII secolo in pietra squadrata. Nel corso di recenti restauri, dinanzi al portale, sono venuti alla luce resti di un mosaico appartenente ad una abitazione privata su cui poggiano direttamente i resti delle fondazioni della casa medievale. Si trova in Vico del Pensiero, nei pressi della Piazzetta del Sole. Casa Catenacci (ex teatro): in via Vittorio Veneto, nei pressi di piazza Martiri della libertà, si trova questo edificio medievale risalente al secolo XIV che ospitò il primo teatro della città, inaugurato nel 1792. Sulla facciata porticata dell'edificio (via Vittorio Veneto) si trova un emblema lapideo datato 1510 con la scritta ammonitrice 'S.A. NON BENE PRO TOTO LIBERTAS VENDITUR AURO' (La libertà non si vende per tutto l'oro del mondo). Casa Dèlfico: elegante palazzo edificato nel 1552, è sito in corso San Giorgio ed era l'abitazione privata della storica famiglia teramana dei Dèlfico. Palazzo Civico: risalente al XIV secolo nella loggia inferiore e ottocentesco nella parte superiore, è la sede dell'Amministrazione Comunale. Nell'atrio del municipio, che si raggiunge attraversando il portico, vi sono murate le più importanti iscrizioni su pietra di epoca romana rinvenute in città. Si affaccia in piazza Orsini, di fronte ai portici del Palazzo Vescovile. Palazzo Vescovile: costruito attorno al 1374, questo edificio medievale è la residenza degli uffici della curia aprutina e del vescovo. La sua facciata principale con loggetta trecentesca si affaccia su piazza Martiri della libertà, al fianco della cattedrale di Santa Maria Assunta; nella parte retrostante, in piazza Orsini, notevole il portico duecentesco formato da pilastri in pietra e travertino proveniente da Civitella del Tronto. Ospedale psichiatrico: una struttura imponente, costruita nel 1323, che ospitò uno dei padri della psichiatria italiana, Marco Levi Bianchini, che fu discepolo di Sigmund Freud e che in queste stanze fondò la prima Società italiana di psicanalisi: l'ospedale teramano era considerato il più grande del centro-sud d'Italia per la cura delle malattie mentali. Nel 1978 la legge sancì la chiusura delle strutture manicomiali, quindi anche di questo grande ospedale. Palazzo Delfico: elegante edificio settecentesco sede della Biblioteca provinciale Melchiorre Dèlfico e dotato di una moderna sala polifunzionale. Borgo Medioevale Della Monica: conosciuto comunemente con la denominazione di Castello Della Monica, si tratta di una ricostruzione ottocentesca di un complesso di fabbricati in stile medioevale. Situato sul piccolo colle di San Venanzio, poco distante da Piazza Garibaldi, il Borgo Medioevale (iniziato nel 1889 e terminato nel 1917) fu realizzato dall'artista teramano Gennaro Della Monica, da cui ha mutuato il nome. Palazzo Savini: sito in Corso Cerulli (Corso Vecchio per i teramani) è uno dei palazzi più importanti di Teramo, costruito all'inizio dell'Ottocento sui resti del vecchio carcere, a sua volta costruito sulle rovine di una casa di epoca romana, come testimonia uno dei più significativi reperti che la città possiede, il Mosaico del Leone, che si trova nel seminterrato del palazzo. Liceo Classico "Melchiorre Delfico": intitolato al filosofo illuminista Melchiorre Delfico, è un istituto che trae le sue origini dal Real Collegio aperto a Teramo nell'anno 1813. L'edificio è stato giudicato uno dei più belli tra quelli realizzati in Italia nella prima metà del Novecento. Istituto Tecnico "V. Comi": imponente edificio ottocentesco, fondato il 17 dicembre 1871 dopo un lavoro preparatorio iniziato nell'aprile del 1869. Palazzo della Prefettura: costruito in epoca borbonica, nel 1827, dall'ingegner Carlo Forti, ospita oggi la Prefettura di Teramo. Si trova in Corso San Giorgio, di fronte al Largo San Matteo. Palazzo Cerulli Irelli: costruito agli inizi del Novecento in Piazza Garibaldi, sorge sopra i resti (in piccola parte ancora visibili dal sottopasso della piazza) della Rocca degli Acquaviva, risalente al Quattrocento. Palazzo Castelli: ex Casa Muzii (dal cognome dell'antico proprietario) fu edificato nel 1908 in Corso Cerulli, di fronte a Palazzo Savini, ed è un notevole esempio di stile Liberty. Piazze Piazza Martiri della libertà: vero centro della vita cittadina ed inizialmente denominata Piazza Vittorio Emanuele II, è sede, nel corso dell'anno, di numerose manifestazioni. Vi si affacciano edifici storici e monumentali quali il duomo, il Palazzo Vescovile, il Seminario, i portici del Sanpaolo e il Palazzo Costantini con i sottostanti portici (detti Portici di Fumo). Piazza Orsini: questa piazza ha cambiato spesso nome nel corso degli anni: inizialmente era conosciuta come Piazza del Mercato in seguito al costume cittadino che la voleva come uno dei luoghi principali per la compravendita di merci; successivamente divenne Piazza del Municipio per la presenza di uno degli edifici principali della piazza, il municipio appunto che, nonostante le varie trasformazioni, ha mantenuto la sua originaria ubicazione; in seguito divenne Piazza Cavour e, alla fine del secondo conflitto mondiale, assunse l'attuale denominazione. Oltre al Palazzo Civico, in questa piazza spiccano inoltre la facciata principale della Cattedrale di Santa Maria Assunta, con la sua mole imponente e con il suo alto campanile, gli eleganti portici del Palazzo Vescovile e la caratteristica Fontana dei Due Leoni. Piazza Sant'Anna: prende nome dall'antica chiesa di Sant'Anna (VI secolo) ed è sede di avvenimenti culturali e musicali. Nella piazza si trovano inoltre un sito archeologico con i resti di un'antica domus romana e la Torre Bruciata, eretta intorno al II secolo a.C. Largo Melatini: a metà tra Corso De Michetti e Corso Cerulli (chiamato dai teramani "Corso vecchio") si apre l'elegante Largo Melatini dove sono presenti importanti edifici storici quali la chiesa di Sant'Antonio (XIII secolo), l'antica chiesetta di San Luca, i Portici Savini e il medioevale Palazzo dei Melatino, recentemente restaurato. Piazza Dante Alighieri: altro luogo importante è Piazza Dante Alighieri, nella quale si trovano il liceo classico, fondato nel 1813 e dedicato al filosofo Melchiorre Delfico e la trecentesca chiesa della Misericordia, oggi Casa del Mutilato. La piazza è stata inaccessibile per circa 18 mesi, dal 2008 al 2010, per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo, inaugurato il 6 febbraio 2010. Largo Madonna delle Grazie: in questa piazza, sita nelle immediate vicinanze di Porta Reale, sono presenti notevoli testimonianze della storia di Teramo: il Santuario della Madonna delle Grazie, imponente edificio religioso risalente al XII secolo ed un sito archeologico con i resti di un'antica domus romana e di un impianto industriale. A tutto ciò fa da cornice naturale un'area verde intitolata al cantautore teramano Ivan Graziani. Porte cittadine Porta Melatina: antica porta di accesso alla città, risalente al XIV secolo. Porta Reale (detta dai teramani Porta Madonna perché situata nei pressi del Santuario della Madonna delle Grazie): arco onorario eretto per accogliere la visita di Ferdinando I di Borbone. Porta delle Recluse: il nome deriva dalla presenza dell'attiguo ospedale psichiatrico. È sita a lato della Porta Melatina. Porta Carrese: dove un tempo sorgeva quest'antica porta d'ingresso permangono un'esigua porzione dell'antica cinta muraria e un piccolo bastione difensivo. Ponti antichi Ponte degli Impiccati: costruito verso la fine del XII secolo, presenta l'arco superstite in travertino di Civitella; aveva la prerogativa di essere sede delle impiccagioni: su di esso veniva posta la forca ed eseguite le condanne. Ponte degli Stucchi: resti di un ponte medievale del XII secolo, con archi in travertino di Civitella. Ponte San Ferdinando: nel 1833 iniziarono i lavori per la costruzione di questo ponte, progettato dall'ing. teramano Carlo Forti, e terminarono nel 1847. È il ponte cittadino più antico tra quelli ancora utilizzati ed è da molti ricordato come il "Ponte Miracolato", poiché scampato all'esplosione di una mina tedesca durante la seconda guerra mondiale. Statue cittadine Statua romana di Sor Paolo Proconsole: antica statua togata di un potente patrizio romano, risalente al I secolo a.C. Statua della Maternità, opera dello scultore Venanzo Crocetti, in piazza Orsini. Statua di Giuseppe Garibaldi, in piazza Madonna delle Grazie. Il gruppo di statue dedicate ai 'caduti di tutte le guerre' in viale Mazzini. Il gruppo di busti dedicati ai personaggi illustri locali in viale Mazzini. Fontane Fonte della Noce: di epoca medievale, se ne ricorda una storica visita della regina Giovanna, sorella di Re Ferdinando I, nel 1514; secondo la tradizione l'acqua di questa fonte, se bevuta, renderebbe innamorati della città e praticamente incapaci di staccarsene. Fontana dei Due Leoni: realizzata dallo scultore Pasquale Morganti verso la fine del XIX secolo, fu posta a decorazione di un pilastro nel loggiato del Palazzo Municipale in piazza Orsini e si compone di un gruppo scultoreo di due leoni tra rocce che rappresentano i due fiumi che racchiudono il centro storico di Teramo, il Tordino ed il Vezzola. Tra i due leoni sgorga l'acqua che si raccoglie in un catino ovale, posto sopra altre rocce e rialzato di due gradini. In alto, sopra le rocce, sono collocati lo stemma della città e una lapide con la seguente iscrizione: «ETERNO AMORE DI LIBERTÀ CONTRO BIECA FEROCIA TEDESCA NEL TRADIMENTO DEI CAPI FUGGIASCHI IL 25-26-27 SETTEMBRE 1943 A BOSCO MARTESE NELLA VITTORIA E NEL MARTIRIO GLI INSORTI DEL TERAMANO NUOVAMENTE AFFERMARONO MONITO A TIRANNI E A SERVI POPOLO E COMUNE POSERO IL 25 SETTEMBRE 1952». Torri Torre Bruciata: bastione romano di forma quadrata risalente al II secolo a.C.: "bruciata" poiché ancora oggi presenta le tracce del devastante incendio subito dalla città ad opera dei normanni, nel 1150. La sua funzione era quella di difendere l'Episcopio. Torre del Duomo: struttura annessa alla Cattedrale e simbolo stesso della Città. Sulla sua sommità, fino al 7 ottobre 2011, era posta la vecchia sirena antiaerea comunale. Siti archeologici Teatro romano: nel centro storico di Teramo sono presenti i resti del teatro romano; gli studiosi datano la sua costruzione nel II secolo d.C. ed è considerato quello meglio conservato tra tutti i teatri del piceno. Dista pochi metri dall'Anfiteatro romano, caso quasi unico al mondo. Anfiteatro romano: resti dell'anfiteatro romano, databile al I secolo d.C. Necropoli di Ponte Messato: nel quartiere Cona vi è il Parco archeologico di Ponte Messato dove sono visibili una strada romana e tombe. Di origine pre-romana e ampliata nel periodo romano, si sviluppa ai lati dell'antica strada lastricata, contornata di monumenti, da qualcuno chiamata anche Via sacra d'Interamnia (con le dovute proporzioni una sorta di Via Appia teramana per le analogie con la Via Appia Antica nei pressi di Roma). Domus e Mosaico del Leone: tra gli emblemi della storia archeologica teramana è da annoverare il Mosaico del Leone, rinvenuto nel 1891 durante i lavori di costruzione di Palazzo Savini in Corso Cerulli. Destinato ad arricchire il pavimento di una domus patrizia (Domus del Leone), il Mosaico del Leone è databile intorno al I secolo a.C., così come quelli, simili nella fattura, rinvenuti a Pompei e nella Villa di Adriano a Tivoli. È stato universalmente riconosciuto come uno degli esempi più alti dell'arte del mosaico. Sito archeologico di Torre Bruciata: in Piazza Sant' Anna, al fianco della Chiesa omonima, si trovano i resti di una sontuosa villa romana databile al I secolo a.C. Sito archeologico di Largo Madonna delle Grazie: resti di abitazioni romane di età augustea e di un impianto industriale. Domus di Vico delle Ninfe: resti di un'antica pavimentazione a mosaico, risalente ai primi secoli d.C. Verde urbano e parchi cittadini Nell'alveo di ciascuno dei due fiumi che cingono il centro storico della città, è stato creato un parco fluviale con un percorso ciclopedonale: quello del Parco del Tordino è lungo oltre 4 km e quello lungo il Parco del Vezzola è di circa 2,5 km. I due parchi sono collegati tra loro a formare un anello; a valle il collegamento è assicurato da un ponte di legno a doppio arco, a monte il percorso attraversa (superando un dislivello di diverse decine di metri) il bosco nel quartiere del Castello. Nel 2010 è stato prolungato e completato il collegamento ad anello tra i due parchi della lunghezza complessiva di circa 10 km, con un percorso nel bosco del quartiere del Castello, attraverso anche i quartieri Fonte Baiano e Piano Solare. Un'area verde intitolata al cantautore teramano Ivan Graziani è sita fuori Porta Reale, di fronte al Santuario della Madonna delle Grazie, nel parco sono presenti anche siti archeologici e il monumento alla Resistenza dell'artista Augusto Murer (inaugurato il 23 aprile 1977). Altro parco cittadino fuori le antiche mura è la Villa comunale, dedicata a Stefano Bandini (medaglia d'oro al valor civile), confinante con Piazza Garibaldi e con Viale Bovio. Il progetto risale al periodo tra il 1882 ed il 1884 ad opera dell'ing. Ernesto Narcisi e comprende un ameno laghetto. Una fascia verde cittadina è quella comunemente detta "I Tigli", lungo Viale Mazzini, dove sono presenti anche essenze pregiate come il ginkgo biloba. Il viale centrale è intitolato allo storico e politico Carino Gambacorta. Il largo posto alla fine del viale centrale è invece intitolato allo scultore Venanzo Crocetti. Vi sono collocate alcune sue opere aventi per tema i Caduti di tutte le guerre (inaugurate nell'aprile 1972): quattro gruppi scultorei, di cui tre di contorno, che vogliono rappresentare le armi di terra, di mare e di cielo e il quarto, al centro, che simboleggia il Cavaliere della Pace. Monumenti e quartieri storici scomparsi L'Arco di Monsignore era un cavalcavia, un collegamento aereo tra il Palazzo Vescovile e la Cattedrale; è stato anche sede dell'archivio vescovile. Fu costruito nel 1738, a ridosso della torre campanaria, dal Vescovo Tommaso Alessio de' Rossi, che volle realizzare un progetto risalente al XVII secolo. Costituiva una prosecuzione (più grande) degli archi della loggia del Palazzo Vescovile, con i quali delimitava un lato dell'importante Piazza del Mercato, ora Piazza Orsini. Fu demolito nel 1969, dal soprintendente Mario Moretti, che completò così l'opera di isolamento del Duomo di Teramo, iniziata nel 1935; inutile fu l'opposizione del Vescovo Stanislao Battistelli. Insieme all'Arco di Monsignore Teramo ha subito la perdita, soprattutto tra il XIX e il XX secolo, di moltissime chiese e monumenti religiosi: verso il 1750 si potevano contare, dentro la Città, circa 50 chiese; oggi ne sono 20. Già nel 1959 era stata portata a termine la demolizione del Teatro Comunale di Teramo che si trovava all'estremità di Corso San Giorgio, vicino a Piazza Garibaldi. Al suo posto sorge ora il palazzo che ospita, tra l'altro, il nuovo Cineteatro Comunale e il grande magazzino Oviesse (ex Standa). Il precedente Teatro Comunale era stato inaugurato nel 1868. Il progetto era dell'architetto Nicola Mezucelli. Il sipario, raffigurante l'Incoronazione del Petrarca, fu dipinto da Bernardino De Filippis-Delfico. Al primo piano si trovava la Sala della Cetra, avente funzione di Ridotto del Teatro. Al centro della sala principale, sulla volta decorata con affreschi ottocenteschi, era posto il grandioso lampadario. All'interno dell'edificio che oggi ospita, sulle spoglie del vecchio Teatro, il Cineteatro Comunale, esiste attualmente una sala originariamente adibita a Ridotto (peraltro mai utilizzata e oggi in completo abbandono), sita all'ultimo piano del palazzo. Nei sotterranei, invece, era presente un vecchio apparato elettrico di climatizzazione del cinema. All'avanguardia per l'epoca della sua realizzazione, venne installato nel 1962 ma non entrò mai in funzione. In completo disuso, venne smantellato negli anni ottanta. Nel 1941 venne demolita in Corso San Giorgio la chiesa barocca di San Matteo (situata nell'attuale omonimo largo di fronte al palazzo della Prefettura) per far posto ad una piazzetta che avrebbe dovuto accogliere la folla plaudente al discorso di Mussolini, da invitare in occasione della festa della "Vittoria" dopo la ipotizzata guerra "lampo". Tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta si ebbe la distruzione del quartiere medioevale detto "Ruvette di San Bartolomeo" e la demolizione dell'Oratorio del Carminello per l'apertura dell'attuale Via Savini; inoltre sempre in questa zona, sotto il cosiddetto "mercato coperto", si distrussero le fondazioni dell'antica basilica, andando per sempre perduti mosaici e decorazioni parietali. Nel 1925 venne costruita in Piazza Orsini la palazzina del Credito Abruzzese, poi Banca delle Marche e degli Abruzzi, opera dell'Ingegnere teramano Alfonso De Albentiis; l'edificio, in stile neogotico con il portico simile a quello del prospiciente Vescovado, venne abbattuto a metà degli anni '50 per realizzare l'attuale sede della banca Bnl. Tra le innumerevoli demolizioni che, a partire dagli anni trenta, hanno sconvolto l'assetto medioevale della Città, queste sono forse quelle che hanno lasciato un vuoto più persistente nella memoria dei teramani. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 2.907 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Romania 761 1,38% Qualità della vita e riconoscimenti Comune Riciclone 2011 - Premio imballaggi in plastica: un importante riconoscimento di Legambiente che premia Teramo come primo comune del sud Italia per la raccolta pro-capite degli imballaggi in plastica. Cultura Biblioteche Biblioteca provinciale Melchiorre Dèlfico è la principale biblioteca di Teramo Sito ufficiale Biblioteca dell'Osservatorio astronomico di Collurania "Vincenzo Cerulli" - Teramo Biblioteca dell'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise - Teramo Biblioteca del Convento della Madonna delle Grazie - Teramo Biblioteche dell'Università degli studi di Teramo Sito ufficiale Biblioteca Sala di lettura 'Prospettiva persona'- Teramo Biblioteca dell'ospedale psichiatrico - oggi conservata presso il Dipartimento di salute mentale in via Nicola Palma Ricerca Osservatorio astronomico Sulle colline prospicienti, a 4 km da Teramo, sorge l'Osservatorio astronomico di Collurania [2]. Fu fondato nel 1890 dall'astronomo teramano Vincenzo Cerulli che poi lo donò allo Stato nel 1917. Dal suo telescopio, il 2 ottobre 1910, Cerulli scoprì un asteroide a cui diede il nome Interamnia (l'antico nome latino di Teramo). Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise (IZSAM), intitolato allo storico direttore Giuseppe Caporale, è uno dei dieci Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani e ha competenza sulle Regioni Abruzzo e Molise. L'IZSAM contribuisce al benessere fisico, mentale e sociale dell’uomo attraverso l’applicazione delle scienze veterinarie: si occupa dell'accertamento dello stato sanitario degli animali, della salubrità dei prodotti di origine animale (sicurezza alimentare), di sorveglianza veterinaria, ricerca e sperimentazione scientifica, analisi del rischio, benessere animale, tutela dell'ambiente, cooperazione internazionale, formazione, realizzazione e gestione di banche dati anagrafiche degli animali. La sede centrale è sempre stata a Teramo sin dalla sua fondazione datata 2 settembre 1941. Società psicoanalitica italiana A Teramo, all'interno dei locali dell'ospedale psichiatrico, venne fondata nel 1925 la Società psicoanalitica italiana, ad opera di Marco Levi Bianchini, docente presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II e direttore dell'ospedale psichiatrico di Teramo. Tuttora, su una parete esterna all'ospedale, su via Aurelio Saliceti, una lapide ricorda la straordinaria figura di Marco Levi Bianchini e la nascita della Società psicoanalitica italiana, che ancora oggi svolge la propria attività e ha visto trasferire, nel 1932, la sua sede ufficiale da Teramo a Roma. Scuola Montessoriana La Città di Teramo, a partire dagli anni trenta, fu sede della Scuola Montessoriana e fu una delle prime città italiane ad ospitare istituti di educazione primaria che applicavano il metodo pedagogico di Maria Montessori. L'istituto, purtroppo, fu soppresso nei decenni successivi. Scuola A Teramo sono presenti liceo classico, scientifico, artistico, magistrale, istituti tecnici e professionali. Sono attive anche numerose scuole di formazione artistica, dedicate alla danza, alla musica e al teatro, e un istituto di formazione religiosa. Università ed istituti universitari Istituto Europeo di Musica Teramo è la sede amministrativa dell'Istituto europeo di musica che svolge attività nel settore della musica classica, della danza e del teatro, con campus urbani, nelle città maggiori europee. La struttura inoltre mantiene in veste di rappresentanza i contatti con le istituzioni accademiche prestigiose di altri continenti. Dal 1997 lo IEM è diretto dal pianista Davide Polovineo. Università degli Studi di Teramo L'Università degli studi di Teramo è nata nel 1993 per scorporo dall'Università "G. D'Annunzio" di Chieti; ad oggi (2010) conta 5 Facoltà (Giurisprudenza, Bioscienze e tecnologie agro-alimentari e ambientali (ex Agraria), Medicina veterinaria, Scienze della Comunicazione e Scienze Politiche), 24 Corsi di laurea, 35 Master, 6 Scuole di specializzazione e 10 Dipartimenti. Università Adriatica L'Università Adriatica è un ente apartitico, aconfessionale, non commerciale, ai sensi dell'art. 1/9 del decreto legislativo n. 460/1997. Non ha scopo di lucro e si propone di diffondere e promuovere la formazione, la qualificazione e la diffusione della cultura. Ha sede centrale ed amministrativa a Teramo ed è presente sul tutto territorio nazionale. Diffonde e promozione i corsi di UNITELMA SAPIENZA presso le proprie strutture. Ad oggi (2012) conta 2 Facoltà (Giurisprudenza, Economia). Musei Museo Archeologico di Teramo, Via Delfico, 30 - Telefono: 0861/247772 Museo Civico d'Arte e Pinacoteca di Teramo, Viale Bovio, 4 - Telefono: 0861/247772 Museo di Fisica e Astrofisica 'Galileium', realizzato a cura dell'INFN e del Comune di Teramo a cui collabora anche l'INAF-Osservatorio Astronomico di Teramo. Cucina La gastronomia teramana è sorprendentemente ricca e varia e trae da antichissime tradizioni contadine i suoi inconfondibili profumi e sapori. Un vero e proprio rituale propiziatorio si celebra all'arrivo della primavera, ogni primo maggio, con la preparazione delle Virtù, un piatto le cui origini si perdono nella notte dei tempi quando, alla fine dell'inverno, le contadine univano alle primizie portate dalla buona stagione ciò che era rimasto nelle dispense delle scorte invernali. La preparazione, che secondo la tradizione dura tre giorni e tre notti, è estremamente laboriosa perché i numerosi ingredienti (fave e piselli freschi, lenticchie, ceci, fagioli, indivia, carciofi, spinaci, cicoria, bietole, cime di rape, cuori di sedano, zucchine, aglio, cipolla, erbe aromatiche, prosciutto, cotenna, orecchio e piedini di maiale, cotiche, “pallottine”) vanno cotti separatamente, e solo alla fine si possono amalgamare con la pasta, di vari tipi e colori, che dovrebbe essere fresca anche se sono molto comuni le paste secche ed i tortellini, nonostante i puristi storcano il naso. Le famiglie che ancora seguono la tradizione donano e scambiano le Virtù che vengono confrontate e giudicate; al giorno d'oggi, però, gran parte dei teramani si affida ai ristoranti che, ogni primo maggio, ne vendono grandi quantità. Un altro piatto principe della cucina teramana sono i Maccheroni alla chitarra o "Chitarra con le pallottine", nonostante il nome si tratta di una sorta di spaghetti a sezione quadrata che si ottengono pressando la sfoglia di pasta sulla chitarra: un attrezzo tradizionale abruzzese costituito da fili d'acciaio tesi, accostati parallelamente, su un'intelaiatura di legno. L'eccezionalità di questo piatto è nel sugo ricco di carne sotto forma di “pallottine”: piccolissime polpettine di carne mista preparate a mano e fatte soffriggere. Oltre alle “pallottine”, un elemento caratterizzante della cucina teramana sono le "scrippelle": sottilissime frittatine preparate versando su una padella caldissima una pastella di farina, acqua e uova; tanto simili alle ‘crepes' dei francesi che, secondo alcuni, da Teramo furono portate oltralpe al seguito dei loro eserciti. Le "scrippelle" sono alla base di due dei piatti fondamentali della cucina teramana: le straordinarie scrippelle mbusse: cioè bagnate, immerse in un leggero brodo di gallina dopo essere state cosparse di parmigiano ed arrotolate, ed il timballo di scrippelle, dove sostituiscono la pasta sfoglia nel separare gli strati di ingredienti: poco sugo, tante “pallottine” e tutto ciò che il gusto e l'esperienza della cuoca suggeriscono. Un primo piatto caratteristico del teramano è la "Zuppa di ceci, funghi e castagne". Le saporite Mazzarelle: una foglia di indivia legata con un budellino che avvolge pezzetti di coratella d'agnello (fegato, cuore e polmoni), con cipolla, aglio e prezzemolo, possono essere semplici o con il pomodoro. E poi le ‘Ndocca ‘Ndocca, il classico piatto povero dei contadini nel quale si utilizzano tutte le parti del maiale (orecchie, muso, cotenna, piedi, costate) che non possono diventare prosciutti o salumi. Parlando di dolci, si ricordano i "Caggionetti", tipico dolce abruzzese a forma di raviolo: una sfoglia leggerissima contiene un ripieno che, nei Caggiunitt‘ teramani è a base di castagne, insieme ai classici cioccolato, mandorle tostate, cedro candito, buccia di limone, rum e cannella e Li pappatill o "Pepatelli", (anche questi tipici del periodo natalizio come i "Calcionetti") sono preparati con farina mista bianca e integrale, mandorle miele e pepe in polvere con l'aggiunta di scorza d'arancia. Li pappatill risultano durissimi per cui vengono tagliati in fette sottili che hanno una forma che ricorda i cantucci toscani. Ancora Li sfujatell "Le sfogliatelle", che si differenziano da tutte le altre perché anticamente venivano preparate dalle pazienti massaie, con la marmellata d'uva fatta in casa; al giorno d'oggi si utilizzano anche altre marmellate. Si aggiungono mandorle e cacao in polvere e questo ripieno va poi messo dentro una sfoglia che una volta cotta avrà la tipica forma di mezza luna sfogliata. Sulle colline tramane si coltivano i tipici vitigni abruzzesi: il Montepulciano d'Abruzzo rosso o cerasuolo ed il Trebbiano d'Abruzzo bianco; il Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane DOCG è considerato uno dei i migliori vini della penisola. Persone legate a Teramo Berardo da Pagliara, vescovo e santo patrono della città e Diocesi di Teramo; Marco Levi Bianchini, psichiatra italiano. Ivan Bisson, nazionale di pallacanestro degli anni settanta; Cannelle, modella e donna di spettacolo che, vittima nel 1995 a Milano di un episodio di razzismo, si trasferisce a Teramo; Mariella Converti, attrice, ballerina, promotrice culturale; Carino Gambacorta, sindaco di Teramo e storico; Liliana Merlo, danzatrice, insegnante di danza e coreografa; Guido Montauti, pittore, fra i primi insegnanti del Liceo artistico di Teramo; Domenico Nardini, fotografo; Niccola Palma, storico della Città di Teramo; Di Atri è originaria la famiglia di Publio Elio Traiano Adriano, imperatore romano. Di Bisenti è originario anche Ponzio Pilato, prefetto della Giudea e legato alla vita di Gesù Cristo. Tuttora, a Bisenti, è visibile la sua casa natale. Di Campli, comune a pochi chilometri da Teramo, è l'operista Primo Riccitelli, al quale è intitolata la Società della Musica e del Teatro cittadina. Di Castilenti, comune della provincia di Teramo, è il drammaturgo Luigi Antonelli, tra i massimi esponenti del "teatro grottesco" italiano. Di Montorio al Vomano, altro centro poco distante dalla città, è il regista Tonino Valerii, autore di film di grande successo come I giorni dell'ira e Il mio nome è Nessuno. Personalità nate a Teramo Leo Adamoli, geologo, scrittore, studioso del Gran Sasso D'Italia, artefice del No al terzo Traforo; Fernando Aurini, giornalista Guglielmo Aurini, scrittore e critico d'arte italiano. Raffaele Aurini, bibliotecario, storico Glauco Barlecchini pittore; Giorgio Binchi, dirigente della pallamano teramana; Giuseppe Bonolis, pittore Luigi Brigiotti, poeta dialettale; Guglielmo Cameli, poeta dialettale; Piero Carlucci, pilota automobilistico; Felice Centofanti, ex calciatore e inviato di Striscia la Notizia; Vincenzo Cerulli, astronomo; gli è dedicato l'osservatorio cittadino; Serafino Cerulli-Irelli, malacologo. Alberto Chiarini, pittore; Giovanni Chiodi, ex presidente della Regione Abruzzo; Franco Chionchio, ex bandiera della nazionale italiana di pallamano, attuale C.T. della Nazionale di pallamano; Tiberio Cianciotta, uomo di sport e giornalista; ideatore e promotore delle più importanti manifestazioni sportive d'Abruzzo; Domenico Ciccarelli, attivista e giornalista; Franca Costantini, pluricampionessa italiana di podismo; Attilio Danese, filosofo, giornalista, scrittore Nicola Dati, maestro di cappella della Cattedrale di Teramo e autore dell'Inno a San Berardo; Alfonso De Albentiis, ingegnere italiano (Acquedotto del Ruzzo); Pasquale De Antonis, fotografo; Melchiorre De Filippis Delfico, caricaturista e musicista; Troiano De Filippis Delfico, senatore del Regno; Melchiorre Dèlfico, storico, filosofo e uomo politico; a lui sono intitolati il "Liceo Classico", il "Convitto Nazionale" e la "Biblioteca provinciale"; Berardo Quartapelle, scienziato, filosofo ed agronomo; Orazio Dèlfico, naturalista Gennaro Della Monica, pittore; Tullio Sorgi, politico, imprenditore e storico presidente Aci; Raffaella Del Vinaccio, campionessa mondiale di pattinaggio artistico; Teresa Di Carlo, pluricampionessa di atletica e podismo; Carmine Di Giandomenico, fumettista; Marco Dori, cantante; Gianni Di Venanzo, direttore della fotografia; gli è intitolato il Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica; Diego Esposito, pittore; Carlo Forti, ingegnere; Marco Fumo, musicista; Silvio Gambini, architetto del periodo liberty; Maurizio Cocciolito, musicista; Franco Gramenzi, allenatore di pallacanestro. Ivan Graziani, cantautore; Settimio Manelli, Servo di Dio; Gianfranco Mazzoni, telecronista; Giovanni Melarangelo, pittore; Nicola Mezucelli, architetto; Eugenio Michitelli, architetto, ingegnere; Giannina Milli, poetessa; Marco Mordente, cestista; Gianfrancesco Nardi, fotografo e pittore; Guido Palucci, portiere del Teramo che combatté da partigiano e venne fucilato dai tedeschi; Giacinto Pannella, letterato; Marco Pannella, politico; Sebastiana Papa, fotografa e giornalista; Marco Possenti, regista cinematografico; Pasquale Rodomonti, ex arbitro di calcio in serie A; Vito Saccomandi, economista agrario e ministro dell'Agricoltura; Alfonso Sardella, poeta dialettale; Francesco Savini, storico; a lui è intitolato il "Museo archeologico di Teramo"; Giuseppe Savini, dialettologo; Grazia Scuccimarra, scrittrice, docente, attrice teatrale e regista teatrale; Giammario Sgattoni, critico letterario, fondatore del "Premio Teramo per un racconto inedito"; Filippo Tattoni-Marcozzi, curatore e consulente d'arte a livello internazionale; italo di antonio allenatore di pallacanestro Eventi Cineramnia Cineramnia si gira a Teramo è un festival cinematografico che si svolge in una settimana di giugno. La formula che contraddistingue questo festival è semplice: 5 registi girano 5 film in 5 giorni, ovvero 5 scuole di cinema italiane ed europee sono state invitate a girare e montare un cortometraggio in cinque giorni. Il sesto i corti vengono proiettati in piazza e il pubblico vota il migliore. Protagonisti dei corti sono i cittadini che tre mesi prima hanno sostenuto un provino. La manifestazione è nata grazie ad una intuizione del regista Marco Chiarini e di Dimitri Bosi presidente del Cineforum Teramo che organizza l'evento e si è sviluppata grazie alla collaborazione di numerosi professionisti tra cui il giornalista e musicista Paolo Marini. Il nome Cineramnia è stato ideato dal regista Stefano Saverioni. Nella settimana delle riprese inoltre, mentre i corti vengono realizzati, si svolgono lezioni e laboratori sul cinema e i suoi aspetti tecnici, linguistici, narrativi, spettacolari, con il corredo indispensabile di numerose proiezioni. Coppa Interamnia La Coppa Interamnia è la più grande manifestazione sportiva di Pallamano a livello mondiale: è infatti considerata l'olimpiade della pallamano. Dal 1972 si svolge annualmente a Teramo nei primi giorni di luglio e vi partecipano squadre giovanili provenienti da tutti i continenti. Interferenze Interferenze è un festival di danza urbana, ideato e diretto da Eleonora Coccagna, promosso dall'Associazione Electa creative arts di Teramo, nato nel 2006, si sviluppa in giornate di performance di danza in luoghi urbani della Città. Dal 2008 Interferenze entra nel Circuito mondiale Ciudades Que Danzan, una rete di Festival di danza nei paesaggi urbani che conta decine di festival in tutto il mondo. Maggio festeggiante Nel mese di maggio si tiene una rassegna di arte varia organizzata dall'associazione Spazio Tre: il MAGGIO Fest (Maggio Festeggiante) che è giunto nel 2008 alla XVII edizione. Premio Ars nova Città di Teramo Ogni anno (dal 2001), dal 18 al 22 novembre (festa di Santa Cecilia, patrona della musica) si tiene il Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale Premio Ars nova Città di Teramo, riservato a musicisti di ogni nazionalità. Il concorso è dedicato a tutti gli strumenti, divisi in classi anno per anno. Importante appendice del Concorso è l'assegnazione del premio "alla carriera" ad un musicista teramano illustre. Lo hanno ricevuto Anna Guerrieri(2002), Ennio Vetuschi (2003), Leonia Vetuschi (2004), Anna Gorgoglione (2005), Giovanna Labellarte (2006), Rina Lupi (2007), l'Associazione corale teramana "G. Verdi" (2008), Marco Renzi (2009). Al premio "alla carriera" corrisponde una targa o una medaglia in argento donata dal Presidente della Repubblica Italiana. La direzione artistica della manifestazione è del maestro Umberto De Baptistis, la produzione è curata dal Laboratorio culturale Ars nova di Teramo. Premio "Gianni Di Venanzo" Ogni mese di ottobre una settimana è dedicata al Premio Internazionale per la Fotografia Cinematografica "Gianni Di Venanzo". La prima edizione risale al 1996. L'organizzazione è a cura dell'associazione Teramo Nostra. "Premio Teramo" per un racconto inedito Dal 1959 è sede del "Premio Teramo" per un racconto inedito. Il premio è stato fondato per iniziativa di Giammario Sgattoni che ne è stato il segretario per oltre vent'anni prima di entrare a far parte della giuria; Presidenti della giuria sono stati (in ordine cronologico): Michele Mandragora, Diego Valeri, Carlo Bo, Michele Prisco, Alberto Bevilacqua. Rassegna Internazionale di Musica Danza e Canto Popolare Organizzata dall'associazione culturale ARCAT, la manifestazione che si svolge a piazza Martiri della Libertà è un appuntamento fisso di fine luglio dell'estate teramana. Tema delle serate è la musica popolare italiana e internazionale suonata da gruppi provenienti dalle diverse regioni italiane e da paesi esteri. "Serate Liliana Merlo" - Stagione Internazionale di Danza Il 10 dicembre 2010 ha avuto inizio la Prima edizione di una Stagione Internazionale di Danza, promossa dalla Società della Musica e del Teatro "Primo Riccitelli". Attraverso una proposta che copre i principali generi ballettistici attraverso i quali Liliana Merlo ha articolato il proprio lavoro pionieristico di divulgazione e di ricerca sulla danza nel corso del suo magistero abruzzese, le "Serate" hanno la peculiarità di porsi come il primo cartellone stagionale esclusivamente dedicato all'arte di tersicore mai tentato sul territorio, e tra i rarissimi tuttora presenti nel meridione italiano. La manifestazione intende proporre nel proprio cartellone spettacoli di danza classico-accademica, moderna, contemporanea, folk, popolare, teatrodanza, e coronare il ciclo delle quattro principali stagioni promosse dalla Società "Riccitelli", insieme a quelle dei concerti, di prosa e, grazie al sostegno della Fondazione Tercas, di teatro lirico (Fondazioni all'Opera). Altre manifestazioni Dal 2004, altro evento che riaccende la città, è la manifestazione chiamata Teramo espone, essa consiste nella mera esposizione della merce venduta nei negozi della città, all'interno della caratteristica Villa Comunale. Nei giorni della rassegna, la Villa Comunale, si presenta come un grande centro commerciale all'aperto, pieno di tanti piccoli negozi ognuno con il suo tipico, e caratteristico prodotto. La folla che partecipa a questa manifestazione, ha il vantaggio di acquistare con sconti e promozioni del tutto vantaggiosi. Geografia antropica Non è difficile osservare come gli abitanti delle zone periferiche, ma anche appena "fuori le mura", guardino al centro cittadino come ad un'altra città, usando la locuzione "andare a Teramo" per riferire l'intenzione di recarsi al centro città. Questo probabilmente perché, storicamente, quartieri e frazioni hanno sempre avuto una vita propria, con confini geografici ben delineati che aumentano la dispersione residenziale, fattore che si è attenuato con l'espandersi e l'amalgama del tessuto urbano, ma che ancora oggi è tenuto vivo dalla popolazione locale. Quartieri di Teramo (storici e moderni) Castello Coincide con il territorio della Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria. Colleatterrato Il quartiere di Colleatterrato di recente costituzione, è nato dall'espansione demografica a seguito dell'istituzione di "zona 167". Si trova nella parte più a est della città ed è diviso principalmente in tre zone: Colleatterrato Alto, Colleatterrato Basso e Contrada Casalena. Colleparco È una delle zone residenziali di più recente sviluppo, si trova in alta collina e vi ha sede il Campus di Coste S.Agostino. La sua notevole altitudine la porta ad essere la più alta di tutta la città. Gammarana Si trova alle spalle della stazione ferroviaria, tra gli anni cinquanta e sessanta era una zona industriale, poi è divenuta residenziale. Madonna della Cona Coincide con il territorio della Parrocchia della Madonna della Cona. Si trova nella parte ovest della città e si sviluppa attorno alla statale 80. Tra i primissimi insediamenti fuori le antiche mura e luogo di ritrovamento di reperti archeologici romani (necropoli etc..), oltre che di uno degli ultimi esempi di archeologia industriale (Fornace di mattoni con metodo Hoffman). Nel quartiere, prevalentemente residenziale, hanno sede 3 scuole superiori: l'Alberghiero, i Geometri e l'Istituto Tecnico Commerciale per Programmatori. Madonna delle Grazie - Campo Fiera Si estende a sud della città, poco oltre le vecchie mura cittadine. comprende il parco dedicato ad Ivan Graziani e il santuario della Madonna delle Grazie. Piano della Lenta Si estende a nord dell'area urbana cittadina lungo la strada statale 81 che conduce alla vicina Ascoli Piceno. È quasi totalmente residenziale e conta più di 3000 abitanti. San Benedetto in Chartulis Nuovissimo quartiere di Teramo. Sorto all'inizio degli anni 2000 nella zona est della città, a ridosso della zona di Colleatterrato basso, popolato da circa 6.000 abitanti. In fase di ultimazione un nuovo centro commerciale, stazione di polizia e ristorante. San Berardo Situato nella zona est di Teramo, è un quartiere prevalentemente residenziale dedicato al patrono della città. San Giorgio È uno dei quartieri storici della città, il suo gonfalone è bianco e rosso e reca il simbolo del drago alato. Coincide con il territorio della Parrocchia del Duomo. San Leonardo È uno dei quartieri storici della città, nel XVI secolo incorporò il sestiere di Sant'Antonio, il suo gonfalone è una galera, fornita di remi, in campo rosso. Coincide con il territorio della Parrocchia di Sant'Antonio. Santa Maria a Bitetto È uno dei quartieri storici della città, nel XVI secolo incorporò il sestiere di Santa Croce; il suo gonfalone è nero e rosso e reca il simbolo dell'elefante con una torre sulla schiena. Coincide con il territorio della Parrocchia del Carmine. Santo Spirito Oggi conosciuto come Porta Romana, è uno dei quartieri storici della città; il suo gonfalone è giallo bianco e verde con in mezzo il simbolo della torre. Coincide con il territorio dell'omonima parrocchia. Villa Mosca Quartiere prevalentemente residenziale. È sede, tra l'altro, dell'ospedale "Mazzini" di Teramo. Villa Pavone Agglomerato artigianale situato nell'estremo levante della città. Stazione Quartiere residenziale e commerciale compreso tra i quartieri Gammarana e San Berardo. Frazioni Il Comune di Teramo consta di 43 frazioni all'interno del proprio territorio, per un totale di 18.262 abitanti. Bivio Miano, Cannelli, Caprafico, Casette, Castagneto, Castrogno, Cavuccio, Cerreto, Chiareto, Colle Caruno, Colle Marino, Colleminuccio, Colle Santa Maria, Forcella, Frondarola, Frunti (paese abbandonato), Galeotti, Garrano Alto, Garrano Basso, La Torre, Magnanella, Miano, Monticelli, Nepezzano, Orciano, Pantaneto, Piano d'Accio, Poggio Cono, Poggio San Vittorino, Ponte Vezzola, Ponzano, Putignano, Rapino, Rocciano, Rupo, Saccoccia, San Nicolò a Tordino, San Pietro ad Lacum, Sant'Atto, Sant'Egidio, Sardinara, Scapriano, Sciusciano, Secciola, Sorrenti, Sparazzano, Spiano, Tofo Sant'Eleuterio, Torre Palomba, Travazzano, Valle San Giovanni, Valle Soprana, Varano, Villa Butteri, Villa Falchini, Villa Gesso, Villa Pompetti, Villa Ripa, Villa Romita, Villa Rossi, Villa Schiavoni, Villa Stanghieri, Villa Taraschi, Villa Tordinia, Villa Turri-Ferretti, Villa Viola, Villa Vomano. Infrastrutture e trasporti La città è facilmente raggiungibile grazie all'autostrada adriatica A14, che la collega ad Ancona e Pescara, ed all'Autostrada A24 (detta anche Autostrada dei Parchi) che la collega a Roma in meno di due ore ed al capoluogo di regione L'Aquila in circa 40 minuti. La Strada statale 80 racc di Teramo prolunga l'A24 fino al casello "Teramo-Giulianova-Mosciano Sant'Angelo" dell'A14 costituendo un collegamento baricentrico tra Roma e l'intera costa adriatica. Il Lotto Zero costituisce la tangenziale sud della città abruzzese che collega le uscite Teramo Est e Teramo Ovest. Anche la Strada statale 80 del Gran Sasso d'Italia collega Teramo alla costa e, attraverso il cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, al capoluogo di regione, L'Aquila. La Pedemontana Abruzzo-Marche è in fase di completamento e collega la città con il nord della provincia e con Ascoli Piceno, mentre verso sud prosegue verso Penne e Chieti. Una linea ferroviaria collega la Stazione di Teramo con quella di Giulianova; è stata elettrificata nel 2003 nell'ambito dei lavori che porteranno alla realizzazione del Servizio Metropolitano Regionale Chieti/Pescara/Teramo. Gli aereporti più vicini sono quelli di L'Aquila e quello di Pescara. A Giulianova invece c'è un porto destinato ai pescherecci ed alle imbarcazioni da diporto. Risorsa Acqua Nel 2005 una statistica del Ministero della Sanità diffusa dal TG5 ha mostrato che Teramo, assieme a Roma, è tra le città che vantano l'acqua più buona d'Italia. L'acqua proviene in gran quantità dal massiccio calcareo del Gran Sasso. La distribuzione avviene attraverso la rete dell'Acquedotto del Ruzzo, la cui costruzione è iniziata nel 1931 grazie all'impegno dell'Ing. Alfonso De Albentiis. La gestione e la proprietà del servizio idrico per quasi tutta la provincia di Teramo è stata dell'Acar (Azienda Consorziale Acquedotto del Ruzzo) fino al giugno 2003 quando, a seguito dell'entrata in vigore della legge n. 448 del 2001, gli enti locali partecipanti al Consorzio Acar, hanno diviso tali funzioni tra due diverse società di capitali: l'acquedotto e due impianti di potabilizzazione sono stati affidati alla Ruzzo Reti S.p.A. mentre la gestione del ciclo integrato delle acque alla Ruzzo Servizi S.p.A.. Con atto di fusione del 9/5/08 la Ruzzo Reti ha incorporato la Ruzzo Servizi, tornando ad una gestione unitaria. L'organizzazione ed il controllo del servizio idrico integrato sono affidati all'Ente d'Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Teramano n° 5. Amministrazione Palazzo Comunale: Piazza E. V. Orsini, 16 - 64100 Teramo Gemellaggi Teramo è gemellata con: Praga (Distretto 7) 6 giugno 2005 Memmingen, dal 1986 (gemellati tra loro anche i corpi di Polizia delle due città) Berane, dal 1982, ex Ivangrad Rishon LeZion, dal 1988 Strovolos, dal 2010 Gorzów Wielkopolski, dal 2007 Ribeirão Preto, dal 2005 Ávila, dal 2010 Aglandjia, dal 2011 (gemellaggio tra Municipio 3 e distretto Aglantjià) Sport Calcio Il Teramo Calcio fu fondato nel lontano 1913. A seguito del fallimento dell'estate del 2008, che ha comportato l'estromissione dalla serie C2, è stata fondata una nuova società, il Real Teramo(denominazione cambiata dopo appena un anno in Teramo Calcio), che ha vinto al primo posto il campionato di Promozione 2008/2009 e quello di Eccellenza abruzzese 2009/2010, conquistando la promozione in Serie D. Nel 2012 la società, che ha ripreso il nome di 'Teramo Calcio' vincendo il campionato di serie D è tornata nel professionismo. Nella stagione 2012/13 milita nel campionato di Seconda Divisione (ex C2), girone B. Il 6 aprile 2014 con la partita Teramo-Arzanese, conquista la promozione nella terza serie nazionale, la prima divisione. Nel 2008 è stato inaugurato il nuovo stadio di Piano d'Accio, al quale sono legate grandi speranze per il futuro calcistico della città, anche se la nuova struttura non è molto amata dalla tifoseria, legata al vecchio stadio Comunale dove il Teramo ha costruito gran parte della sua storia calcistica. Il nuovo stadio, d'altro canto, è ancora privo di un vero e proprio nome (raro caso italiano); questo a causa del mancato interessamento da parte della amministrazione comunale e della proprietà dello stadio. Pallacanestro Il Teramo Basket fu fondato nel 1973 e dal 2003 al 2012 ha giocato nella massima serie. Nell'estate del 2012 a causa di problemi economici la società non ha iscritto la squadra biancorossa a nessuna categoria, sebbene è ancora in essere l'affiliazione alla Federazione Italiana Pallacanestro. I tifosi teramani hanno sempre sostenuto con passione la squadra, specialmente sul campo amico. La stagione migliore di sempre nella storia della Teramo Basket è stata quella del 2008/2009 in cui si è classificata 3ª alla fine del campionato regolare, raggiungendo i quarti di finale play-off scudetto. La squadra ha giocato le proprie partite casalinghe nel più grande dei tre palasport della città, il PalaScapriano. A seguito della scomparsa del Teramo Basket, in città restano due società di pallacanestro: il Penta Teramo Basket ed il Basketball Teramo (entrambe militanti in serie C). A loro l'arduo compito di prendere il testimone lasciato dal Teramo Basket 1973. Pallamano Militano in serie A1 sia la squadra di pallamano maschile (promossa in serie A d'Elite) Teramo Handball che quella femminile HF Teramo. Quest'ultima si è laureata Campione D'Italia 2011/2012 divenendo nella storia dello sport teramano ed abruzzese la prima squadra in assoluto in uno sport Olimpico a portare lo scudetto nella provincia di Teramo e la seconda in regione (prima a livello femminile) dopo la Pallanuoto Pescara negli anni ottanta. La pallamano è molto seguita a Teramo dove ogni anno si svolge la Coppa Interamnia. Rugby L'Amatori Rugby Teramo è la squadra della città. Dopo anni bui a cavallo del terzo millennio, a seguito della riorganizzazione dei campionati, voluta dalla federazione, sta conoscendo nuovi fasti. Amatori Rugby Teramo La società ora chiamata c.u.s. teramo rugby, dal 2005, organizza in città la festa della birra. L'evento richiama ogni anno molti appassionati, e offre svariati concerti di musica blues internazionale, e concerti di giovani e talentuosi artisti locali. Torball Il Torball praticato dalla Teramo non vedenti ASD è tra le maggiori società di torball in Italia: ha vinto 4 scudetti 4 coppe Italia e 2 super coppe. La squadra milita nel Campionato di Serie "A" dall'anno 2002 e da quell'anno una serie infinita di successi Nazionali ed Internazionali. La 7th Worldcup Torball & 20th IBSA European Torballcup 2010 si è svolta nella città di Teramo. Ciclismo Teramo è stato più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia: Ogni anno si svolgono due manifestazioni sportive per cicloamatori: la Ciclilaga, nella terza decade di giugno, con partenza da Teramo e percorso che si addentra nel territorio dei Monti della Laga; il Trofeo Cianciotta, nel mese di settembre, gara su circuito nelle vie del centro storico di Teramo; Podismo Altra manifestazione importante, giunta nel 2007 alla sua 28ª edizione, è la "Maratonina Pretuziana", che si svolge il 1º maggio di ogni anno. Nell'edizione del 30 aprile 2006 si è svolta anche la Mezza Maratona nazionale. Espressione massima del podismo femminile sono le pluricampionesse italiane Franca Costantini e Teresa Di Carlo. Curiosità Nel film Colpo d'occhio di Sergio Rubini, con Riccardo Scamarcio e Vittoria Puccini, vi sono alcune scene girate nel centro storico di Teramo e in altre zone della provincia. Nel videoclip della canzone Vieni qui di Vasco Rossi, le scene in bianco e nero sono ambientate a Teramo, quasi tutte nel Nuovo Stadio Comunale (dove ha inoltre tenuto un suo concerto, nel 2008). Teramo, tra pochissime altre località italiane, custodisce ancora una vecchia sirena antiaerea della seconda guerra mondiale. In Italia ne sono state censite non più di una trentina, rarissime rimanenze del periodo bellico. Teramo è una delle 22 città italiane presenti sul tabellone del noto gioco da tavolo Monopoly Italia. Teramo, nel luglio 2004 ha ospitato la partita Italia - Bulgaria di Coppa Davis di Tennis, nella quale la nazionale italiana uscì vittoriosa. Galleria fotografica Note ^ http://demo.istat.it/bilmens2011gen/index.html ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ Statistiche demografiche ISTAT ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Dossier comuni ricicloni 2011 ^ Cfr. il[1] ^ (CS) Rekonstrukce stránek Praha 7 ^ Elso Simone Serpentini, Storia del calcio teramano (1913-1983), Radio Teramo In, 1983 ^ Elso Simone Serpentini, Storia del calcio teramano (1983-2008), Artemia Edizioni, 2009 Bibliografia Mutio De' Mutj [Muzio Muzii], Della Storia di Teramo dialoghi sette, con note e aggiunte di Giacinto Pannella, Teramo, Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, consulta il Sommario dei dialoghi Niccola Palma, Storia ecclesiastica e civile della... città di Teramo e Diocesi aprutina, 5 volumi, I edizione: Teramo, Angeletti, 1832-1836 leggi il testo completo della I edizione; II edizione: a cura di Vittorio Savorini, Francesco Savini e altri, Teramo, Fabbri, 1890-1893; III edizione: Teramo, Tercas, 1978-1981, consulta i Sommari della III edizione Francesco Savini, Uno sguardo alla storia municipale di Teramo. Dai tempi più remoti all'èvo moderno, in "Rivista abruzzese di scienze lettere ed arti" - (Rasla), anno I (1886), n. 3, maggio, pp. 97–105, leggi l'articolo Francesco Savini, Il comune teramano nella sua vita intima e pubblica dai più antichi tempi ai moderni: racconti e studii seguiti da documenti e da tavole, Roma, Forzani e C., 1895, consulta il sommario dell'opera Francesco Savini, Degli Stemmi e dei Gonfaloni di Teramo e dei suoi quattro quartieri, in "Teramo. Bollettino mensile del Comune di Teramo", anno II (1933), n. 7, luglio, pp. 3–6, leggi l'articolo Teramo com'era, a cura di Fernando Aurini, Clemente Cappelli, Fausto Eugeni, Marcello Sgattoni, Roma, Editalia/Libreria dello Stato, 1996 Luigi Ponziani, Il capoluogo costruito. Teramo in età liberale, 1860-1900, Teramo, Edigrafital, 2003 Fabrizio Primoli, Il Castello Della Monica. Storia e struttura del Complesso, Teramo, 2005 Teramo d'altri tempi. Gli angoli più caratteristici della Teramo d'altri tempi nelle suggestive immagini delle cartoline illustrate d'epoca, a cura di Giacinto Damiani e Berardo Di Giacomo, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2006; [3] Fausto Eugeni, Atlante storico della città di Teramo. Repertorio di vedute, planimetrie, dipinti, immagini fotografiche, da Jacobello del Fiore alle prime fotografie aeree (secoli XV-XX), Teramo, Ricerche&Redazioni, 2008 Fabrizio Primoli, La Torre del Duomo di Teramo, Teramo, Verdone Editore, 2009 Giuseppe Di Domenicantonio, Le Virtù, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2010 Riccardo Di Cesare, Interamna Praetuttianorum. Sculture romane e contesto urbano, Bari 2010 Teramo. Una storia da vivere, a cura di Enzo Gramenzi, Teramo, Città di Teramo/Ricerche&Redazioni, 2010. Guida alle collezioni d'arte della Biblioteca Delfico, a cura dell'Associazione Amici della Delfico, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2010 Giuseppe Di Domenicantonio, Le Mazzarelle, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2011. Fabrizio Primoli, Il Teatro Comunale di Teramo. 1868-1959. Fasti e miserie, fra silenzi e applausi, in appena novant'anni di vita, Teramo, Edizioni Palumbi, 2011 Fabrizio Primoli, L'Ospedale Psichiatrico di Teramo, Teramo, ottobre 2011 Teramo. Imago Urbis. Iconografia storica della città, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2011 Palazzo Savini. Storia, architettura, arte e restauro di un’antica dimora in Teramo, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2012. L'ospedale psichiatrico di Teramo, sito a cura di Antonella Cicioni, Nicola D'Anselmo, Roberto Di Donato, Luigi Ippoliti, Fabrizio Primoli, Teramo, 2013 Voci correlate L'Araldo abruzzese Torre del Duomo di Teramo Sirena antiaerea comunale di Teramo Borgo Medioevale di Teramo Teatro comunale (Teramo) Ospedale psichiatrico di Teramo Biblioteca provinciale Melchiorre Dèlfico Chiese di Teramo Frunti paese abbandonato nel territorio del comune di Teramo Premio Teramo per un racconto inedito Provincia di Teramo Stazione di Teramo Storia di Teramo Val Tordino Regno di Napoli Regno delle Due Sicilie Abruzzo Ultra I Suddivisione amministrativa del Regno delle Due Sicilie Altri progetti Wikiquote contiene citazioni di o su Teramo Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Teramo» Wikinotizie contiene notizie di attualità su Teramo Commons contiene immagini o altri file su Teramo Collegamenti esterni Comune di Teramo MeteoTeramo.it - Previsioni e Situazione Meteo in tempo reale Lista dei terremoti registrati a Teramo nel passato per la simbologia si veda la pagina al paragrafo Formato L'ospedale psichiatrico di Teramo La storia della città: Storia di Teramo di Niccola Palma e Il Comune Ter
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