Destinazioni - Comune
Oppido Lucano
Luogo:
Oppido Lucano (Potenza)
Oppido Lucano (IPA: [ɔppidɔ], Oppete in oppidano, Oppidum in latino, Opinum in osco, fino al 1863 chiamata Oppido, dal 1863 al 1933 chiamata Palmira) è un comune italiano di 3.839 abitanti, della provincia di Potenza, in Basilicata.
È noto per aver dato i natali a Giovanni Obadiah, proselito, viaggiatore e musicista dell'età normanna, il quale, convertitosi al giudaismo nel 1102, fu il primo a trascrivere i canti della tradizione ebraica nella notazione musicale gregoriana, e a dare notizie nella sua Cronaca, scritta in ebraico, dell'origine medievale e della posizione del paese.
Nel 1790 sul monte Montrone, tra i resti di un’antica tomba, fu rinvenuta la Tabula Bantina, il più importante reperto mai rinvenuto sulla lingua degli Osci, abitanti della Lucania e della Campania. Numerose testimonianze archeologiche dell'attività umana nel territorio di Oppido Lucano sono conservate presso il Museo archeologico nazionale della Basilicata a Potenza e il Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano. Sono presenti nel suo territorio i ruderi dell'antica villa di epoca romana di Sant'Igino. Il sito è stato inserito nella World Monuments Watch List of Endangered Sites 2010 (lista dei cento siti storico-archeologici di rilevanza mondiale più a rischio) dell'organizzazione americana World Monuments Fund. I resti del I secolo a.C. includono due estesi complessi di bagni, una fontana monumentale e una grossa cisterna.
Oppido Lucano ospita un polo sportivo di rilievo nell'Italia Meridionale, il velodromo comunale. Seppure di usufruizione piuttosto bassa, la struttura, inaugurata nel 2002, ha ospitato gare a livello nazionale ed internazionale. Ad Oppido è ubicata la Cineteca Lucana, tra le più vaste ed importanti collezioni cinematografiche d'Italia, fondatore e direttore della quale è il dott. Gaetano Martino.
Geografia fisica
Territorio
Il territorio comunale di Oppido si estende su una superficie di 54 km² e relativamente piccola rispetto ai comuni limitrofi. Esso, per lo più collinare, comprende il monte Montrone (686 m s.l.m.), sulle cui pendici sorge il nucleo abitativo, e una serie di piane piuttosto estese, poste su vari livelli lungo il corso del fiume Bradano. È attraversato, oltre che dal Bradano, dai suoi affluenti Alvo e Gammarara.
La presenza di boschi è segnata solamente in poche aree, in particolare sul monte Belvedere (678 m s.l.m.) e ai piedi del monte Montrone. In altre zone, specie quelle più pianeggianti e utili all'agricoltura, il relativo disboscamento avvenne già in epoca romana.
Oppido dista circa 36 km da Potenza, 184 km da Napoli, 104 km da Bari ed è agevolmente raggiungibile dall'aeroporto internazionale di Bari.
Clima
La stazione meteorologica più vicina è quella di Potenza. Similmente al capoluogo lucano, Oppido gode di un clima mediterraneo montano: freddo e nevoso d'inverno, tiepido e secco d'estate. Il mese più freddo risulta essere quello di gennaio, con temperatura media di +0,3 °C, mentre i mesi più caldi sono ovviamente luglio ed agosto, con temperatura media di +25 °C.
Storia
Età antica
Peuketiantes
Che il territorio di Oppido fosse abitato da popolazioni stabili sin dall'antichità, era saputo e accertato da scritti antichi, ruderi e numerosi ritrovamenti. Ritrovamenti archeologici risalenti al VI secolo a.C., avvenuti sul monte Montrone e in Via Appia, suggeriscono la presenza di rispettivamente una necropoli e di un villaggio formato da nuclei di capanne sparse, del popolo dei Peuketiantes.
I Peuketiantes abitavano le aree interne montuose della Basilicata settentrionale ed erano affini alle popolazioni apule. Essi vengono ricordati dallo storico Ecateo di Mileto come genti che, al contrario degli Enotri, seppelliscono i defunti in posizione fetale, in una sorta di ricongiungimento della vita con la morte. In Serra di Vaglio era il loro centro nevralgico, il cui insediamento si connota come un abitato di tipo Greco per la presenza di strade e di grandi edifici in muratura.
La cultura materiale dell’area è contraddistinta dalla ceramica a decorazione geometrica monocroma e bicroma, come quella delle fabbriche di Oppido e di altri villaggi quali Cancellara, Ruvo del Monte e Satriano. Le sepolture rinvenute ad Oppido sono caratterizzate da ceramiche indigene a decorazioni geometriche e restituiscono raramente oggetti d’importazione greca ed etrusca, come bacilli in bronzo, kylix per bere vino di produzione coloniale.
Di questa popolazione, due sono gli elementi di maggior rilievo: l’ostentazione della ricchezza e l’adozione di comportamento derivati da quelli delle aristocrazie greche. Nei vari centri, sia nelle sepolture maschili che in quelle femminili sono stati infatti rinvenuti servizi di vasi in bronzo di produzione greca ed etrusco-campana, unitamente allo strumentario da banchetto e a ceramiche da mensa d’importazione greca. Nel suo insieme questo sistema di oggetti rimanda ai pasti comuni (i syssitia ricordati da Aristotele) celebrati tra membri della stessa élite alla maniera degli aristocratici greci. I ritrovamenti archeologici confermano il consumo di carni arrostite (presenza di spiedi e alari) e bollite (lebeti, grandi contenitori in bronzo) e di vino miscelato ad acqua, miele e formaggio (crateri e grattuge).
Lucani
L'arrivo dei lucani avviene intorno al V secolo a.C. che riorganizza i villaggi e la società indigena. Nella Basilicata settentrionale, ritrovamenti risalenti al IV secolo a.C., si riferiscono a fattorie o a piccoli insediamenti rurali, come Seroto di Albano e altre, come Oppido ad estesi abitati con case disposte intorno a cortili comuni ed edifici monumentali.
L’organizzazione delle necropolis e la distribuzione delle sepolture degli oggetti di corredo riflettono l’articolazione sociale delle comunità lucane per gruppi famigliari. Con l’arrivo di queste genti Osco-Sannite cambia il rituale di deposizione: il defunto, infatti, viene collocato nella tomba in posizione supina e non più rannicchiato sul fianco come usavano i Peuketiantes.
Lato A: registro superiore, ratto di Crisippo, Laio e Crisippo su quadriga tra Pelope con veste orientale e Edipo; registro inferiore, corteo di offerenti presso un monumento funebre. Lato B (visibile): registro superiore, scena di libagione; registro inferiore, offerenti.
Dai ritrovamenti della necropoli di Oppido sul monte Montrone, così come anche di altri centri, emerge che gli esponenti della comunità vengono sepolti in tombe monumentali, del tipo a semicamera e a camera. Rarissimi sono i casi di bustum, con il defunto semicremato. Le donne sono accompagnate, nel lungo viaggio verso l’oltretomba, dagli ornamenti e dai simboli della cerimonia nuziale e del focolare domestico: vasi da toeletta e per le nozze (lebes gamikos) a figure rosse o a vernice nera, spiedi e alari per arrostire le carni, strumenti per filare e tessere, terrecotte che riproducono i frutti della terra. Gli uomini sono caratterizzati come guerrieri e vengono sepolti con punte di lancia e giavellotti in ferro, cinturoni in bronzo. I numerosi vasi da mensa rimandano alla celebrazione dei banchetti funebri.
Romani
A partire dalla decisiva battaglia di Porta Collina (82 a.C.), i lucani vengono definitivamente sconfitti dai romani e vengono poi successivamente romanizzati. Con l'arrivo dei romani il territorio di Oppido vedrà la costruzione di alcuni importanti assi viari tra Lucania e Apulia. Piuttosto consistenti sono le testimonianze della presenza umana risalente a quell'epoca. Tuttora sono visibili i resti di estese costruzioni romane, come le ville rustiche di San Francesco e di Piano della Campana e i complessi termali di Sant'Igino e Masseria Ciccotti, con i relativi acquedotti.
Età medievale
Normanni
Tra l'anno 1000 e il 1100, sulla pendice del lato est del monte Montrone, avvenne la costruzione del castello per opera del signore normanno Drochus che ivi si stabilì.
Attorno all'anno 1070, nacque nel castello di Oppido Giovanni Obadiah, figlio di Drochus, proselito, viaggiatore e musicista che si convertì al giudaismo.
Età moderna
Età contemporanea
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa e Convento di Sant'Antonio
Il convento venne fondato nel 1482 per iniziativa dei signori di Oppido Francesco e Caterina Zurlo. Esso conserva un ciclo di dipinti murari del 1558 di Giovanni Todisco, raffiguranti episodi del VT e del NT e un polittico e un trittico di Antonio Stabile di Potenza del 1570.
Chiesa rupestre di Sant'Antuono
Altre
Chiesa Matrice dei SS. Pietro e Paolo
Chiesa di San Giovanni Battista
Santuario di Maria SS. del Belvedere
Chiesa della SS. Annunziata
Architetture militari
Il castello normanno
Architetture civili
Palazzo Lancieri
Palazzo Lancellotti
Siti archeologici
Complesso termale di Sant'Igino
Questo complesso termale è una costruzione romana del I secolo a.C.
Villa romana di Masseria Ciccotti
La villa romana di Masseria Ciccotti è un sito archeologico di età romana a 6 km da Oppido Lucano, posta sull'asse viario della via Herculea, che collegava Venusia a Heraclea. La villa è tutt'oggi ancora abitata, e conserva i resti di un impianto abitativo e termale del II-IV secolo. Questo tipo di villa è paragonabile ad altre ville termali come quelli di Velia o quelli di Paestum.
Altre
Villa di San Francesco
Villa di Piano della Campana
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Cultura
Scuole
Istituto Comprensivo Francesco Giannone, comprendente scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado
Scuola Materna Paritaria Canio Pafundi
Teatri
Cineteatro Obadiah
Persone legate a Oppido Lucano
Francesco Grimaldi, architetto e religioso.
Giovanni Obadiah, proselito, viaggiatore e musicista dell'età normanna.
Sergio De Pilato, avvocato e critico letterario.
Lorenzo Cervellino, autore seicentesco di opere legali in volgare.
Angelo Francesco Lancellotti, biblista.
Famiglia Lancellotti.
Francesco Giannone, giurista, tra Ottocento e Novecento autore di Memorie storiche, la prima opera storica su Oppido Lucano.
Mimmo Cervellino, poeta e scrittore.
Gerardo De Felice detto Ingiongiolo, brigante postunitario, morto nel 1867.
Francesco Pio Tamburrino, arcivescovo.
Elisa Lissi Caronna, archeologa,membro dell'Accademia dei Lincei.
Amministrazione
Gemellaggi
Iquique
Sport
Società sportive
A Oppido sono presenti società sportive di calcio, ciclismo e rugby.
A.S. Angelo Cristofaro, società calcistica fondata nel 1950 (ha militato in serie D, girone H, nell'anno 2011/2012)
A.S. LaFiasca, società di calcio fondata nel 1996
S.C.D. Albatros
Società Ciclo Amatori Oppido Lucano, fondata nel 1996
A.S.D Oppido Lucano Rugby
Impianti sportivi
Stadio comunale
Palazzetto dello sport
Velodromo comunale
1 km di pista ciclabile all'interno del centro cittadino
Voci correlate
Comunità montana Alto Bradano
Altri progetti
Commons contiene immagini o altri file su Oppido Lucano
Collegamenti esterni
Portale del Comune
Oppido Lucano - G. Todisco 1558: affreschi nel Convento di S. Antonio
Affreschi nella grotta di Sant'Antuono
Reperti Archeologici: frammento Tabula Bantina
Ceramiche del IV secolo a.C. rinvenute ad Oppido Lucano
Toponimo e storia di Oppido Lucano
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2012.
^ Norman Golb,Obadiah the Proselyte: Scribe of a Unique Twelfth-Century Hebrew Manuscript Containing Lombardic Neumes, in The Journal of Religion, vol. 45 no. 2 (Apr., 1965) pp.153-56.
^ Sanniti Tavola Tabula Bantina - Lex Osca Tabulae Bantinae
^ World Monuments Fund 2010 watch
^ SANTARSIERO: IL VELODROMO VOLANO DI SVILUPPO
^ Rivisteweb: Article Details
^ Multimediarchitecture
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.