Castelmezzano
Il borgo di Castelmezzano, nel cuore delle Dolomiti Lucane, è stato inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”; ma è anche, da poco, entrato a far parte del circuito “Bandiere Arancioni”.
I primi insediamenti nel borgo risalgono al VI-V secolo a.C., ma è in epoca medievale che il tutto inizia a prendere forma, con la costruzione del Castello normanno Castrum Mediani (da cui la città prende per l'appunto il nome). Oggi della fortezza rimangono solo pochi resti.
Castelmezzano ha conquistato anche l’appellativo di “città-paesaggio”, data la sua inconsueta struttura urbanistica che sembra quasi spuntare dalle Dolomiti Lucane. Per arrivare nel borgo, infatti, bisogna attraversare una galleria scavata all’interno di una gola rocciosa. Intorno alle case, come a volerle proteggere, si innalzano delle enormi cime di pietra arenaria con forme bizzarre, da cui derivano gli attuali nomi: l’Aquila Reale, la Civetta, la Grande Madre, l’Incudine e la Bocca del Leone.
Il colore che domina all’interno del borgo è il grigio, che richiama quello della roccia. Tra i luoghi di culto da visitare assolutamente la Chiesa Madre di Santa Maria dell’Olmo, situata nella piazza principale del borgo. La Chiesa, eretta nel XIII secolo ma più volte restaurata, conserva capolavori artistici e statue di grande valore. Altra splendida Chiesa è quella del Santo Sepolcro, che attualmente è anche cimitero comunale e al suo interno è possibile ammirare la statua lignea della Madonna dell’Ascensione, della quale si narra un’antica leggenda.
Simbolici per la storia del borgo sono due degli edifici civici: Palazzo Ducale, appartenuto agli ultimi signori di Castelmezzano e Palazzo Coiro.
Fuori dal borgo, nella Vallata di Capperino, è possibile visitare i resti di vecchi mulini costruiti in pietra locale.
Due sono gli eventi che caratterizzano il borgo, il primo è il Volo dell’angelo, una delle attrazioni più conosciute del paese: legati ad una carrucola e sospesi ad 800 metri di altezza si passa da Castelmezzano a Pietrapertosa a 120 km/h. L’altro evento è la Festa del Majo che si svolge a settembre ed è una rappresentazione dei culti arborei legata alla ricorrenza di Sant’Antonio di Padova.