L’eco di Grumentum, viaggio tra i ricordi del mondo antico
Abitata già in epoca preistorica, la Basilicata è una terra in cui la storia dell’uomo ha lasciato tracce importanti.
Una regione che sa farsi amare da chiunque la visiti, che spinge verso il desiderio di curiosità, verso la voglia di riscoprire il fascino di viaggiare, seguendo le strade che dalle montagne si affacciano su paesaggi naturali straordinari, raggiungendo città ricche di storia, località marine incontaminate con spiagge bianche dove, nell’VIII sec. a.C, approdarono i Greci.
All’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, all’incrocio tra il torrente Sciaura e il fiume Agri, a circa 5 Km da Grumento Nova (PZ), il Parco Archeologico di Grumentum, una piccola Pompei lucana che respinse Annibale nel 207 a.C.
Fondata dai romani nel III sec. a.C., Grumentum è la più importante città della Lucania Meridionale, riportata alla luce grazie ad importanti campagne di scavo. Durante la visita si può percorrere la via Herculia, varcare la soglia della domus patrizia dell’imperatore Commodo e, ammirare quel che resta della palestra dei Cives grumentini.
I resti più rilevanti sono il teatro di epoca augustea, i resti di due piccoli templi imperiale e della domus denominata “Casa dei mosaici”, il foro, componente fondamentale della città romana, fulcro della vita pubblica. Le terme repubblicane ed imperiali furono in funzione fino al V sec. d.C.; di queste sono visibili l’apodyterium (lo spogliatoio), il frigidarium circolare, il tepidarium e il calidarium, con i sedili in muratura, e con il pavimento mosaicato che poggia sulle suspensurae, che permettevano la diffusione del calore.
L’anfiteatro, gli edifici pubblici e religiosi, alcune abitazioni private e la pavimentazione lastricata di un decumano, arricchiscono con la loro storia le nostre conoscenze e rievocano in noi emozioni, un vero e proprio tuffo nel passato. Fuori dalle mura sono state rinvenute, alcune tombe monumentali, una basilica paleocristiana e un acquedotto.
Nei pressi dell’area archeologica è sorto il Museo Nazionale dell’Alta Val d’Agri che, tramite i reperti rinvenuti negli scavi illustra la storia delle diverse civiltà.
Grumentum, con i suoi 40 ettari di superficie, rappresenta insieme a Pompei, Ercolano e Ostia un luogo in cui si possono ammirare i resti di un patrimonio storico archeologico straordinario, dove si può percepire la forma di una magica città romana abbandonata e mai più reinsediata. Basta chiudere gli occhi per comprenderne la sua maestosa estensione.
Mariana Mariggiò