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Colle Santa Lucia

Luogo: Colle Santa Lucia (Belluno)
Colle Santa Lucia (Col in ladino) è un comune italiano di 376 abitanti della provincia di Belluno in Veneto. Si tratta di un comune sparso, in quanto sede comunale è la frazione Villagrande. È uno dei 18 comuni che formano la Ladinia. Nel periodo austroungarico il comune faceva parte del Tirolo. La legge 482/1999 ha riconosciuto i comuni dell'Agordino come zona di minoranza linguistica ladino-veneta. Geografia fisica Colle Santa Lucia si estende principalmente su un altopiano compreso tra i 1300 e i 1500 m s.l.m., delimitato a est dalla val Codalunga, a sud dalla val Fiorentina e a ovest dalla val Cordevole. L'area è dominata a nord dal massiccio del monte Pore (2.405 m), ma le altitudini più elevate si riscontrano sul retrostante gruppo del Nuvolau che culmina nell'Averau (2.647 m). Nel comune ricade anche la metà orientale del passo Giau, il valico che permette i collegamenti fra l'Agordino e l'Ampezzano. Storia Di Colle Santa Lucia, nota un tempo con i toponimi tedeschi Puchberg o Wersil (più tardi Fursil), si hanno notizie a partire dal 1145. La zona risulta compresa nel principato vescovile di Bressanone (a sua volta legato alla contea del Tirolo) e amministrata per mezzo di un capitano residente nel castello di Andraz. Nel 1177 compare il primo riferimento alle miniere del Fursil e nello stesso anno la località viene concessa all'abbazia di Novacella con il diritto di riscuoterne le imposte. Durante il periodo napoleonico Colle Santa Lucia attraversa un momento incerto dal punto di vista amministrativo. Con l'istituzione dell'Impero d'Austria, nel 1803, il vescovo di Bressanone perde il potere temporale a favore di conti tirolesi; ma poco passa al Regno di Baviera, quindi al Regno d'Italia, per poi tornare al Tirolo. Nel Novecento il paese attraversa altri sconvolgimenti politici. Dopo la Grande Guerra, combattuta aspramente anche in queste zone, Colle Santa Lucia con Livinallongo e Cortina d'Ampezzo vengono aggregate al Regno d'Italia, entrando poco dopo a far parte della provincia di Belluno. Il secolare legame con il Tirolo viene definitivamente spezzato nel 1964 con il passaggio della parrocchia dalla diocesi di Bressanone a quella di Belluno-Feltre. Monumenti e luoghi d'interesse Adolfo Baruffi e Dino Buzzati vi ambientarono un cortometraggio, intitolato Il postino di montagna. Cesa de Jan Ovvero casa Chizzali-Bonfadini, è uno dei monumenti più importanti del comune. Fu costruita nel 1612 per ospitare l'amministrazione delle miniere del Fursil dalla locale famiglia Chizzali, i cui membri cambiarono il cognome in Bonfadini per essere divenuti eredi di un'omonima famiglia veneziana. Fecero grandi fortune in campo economico e nel 1648 consegnarono alle casse della Serenissima i centomila ducati necessari per accedere al patriziato. Ricevettero titoli nobiliari anche dal vescovado di Bressanone. Collocato nel centro di Villagrande, a pochi passi dalla parrocchiale, l'edificio presenta le caratteristiche tipiche dell'architettura tirolese. La facciata principale è rivolta a sud verso la val Cordevole: al piano terra si trova il portale d'ingresso, introdotto da un'arcata (sul muro di destra si possono notare tracce di affreschi); sopra, al primo piano, si trova un erker, mentre l'ultimo livello si caratterizza per una bifora. Tutte le aperture sono protette da pregevoli inferriate, realizzate con lo stesso ferro estratto dai giacimenti. La parete est, quella rivolta alla chiesa, presenta due barbacani aggiunti nel Ottocento per rinforzare la struttura dopo un terremoto. Degli interni vanno citate le peculiari scale a chiocciola (che richiamano quelle del castello di Andraz), le stue rivestite in legno e i soffitti a volta di cantine e corridoi. Una parte della Casa de Jan è oggi sede dell'omonimo Istitut Cultural Ladin, rivolto alla tutela della popolazione ladina Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana e Cortina d'Ampezzo. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Geografia antropica Frazioni Lo statuto comunale elenca in tutto ventun frazioni. Nella lista compare anche il passo Giau (Jof de Giau), ma per il resto si tratta sempre di villaggi e piccoli agglomerati distribuiti nella parte più meridionale del territorio, specialmente sull'altopiano sopracitato. Colle Santa Lucia è un comune sparso, per tanto non trae il nome da una frazione specifica. L'abitato più importante, sia dal punto di vista demografico che amministrativo, è Villagrande (in ladino la Vila, 1443 m) che, oltre agli uffici comunali, ospita le principali infrastrutture, nonché la parrocchiale. Il transito della ex SS 251 la mette in comunicazione con Selva di Cadore da una parte e Alleghe, Rocca Pietore e Livinallongo del Col di Lana dall'altra. Rappresentano quasi delle "appendici" di Villagrande le località Pallua (Palua), Riz, Costa e Soppause (Sopausse), poste l'una di seguito all'altra lungo la strada che sale a nord verso Sopradaz. Raggiunta quest'ultima (1520 m, poche case raccolte presso un tornante), l'arteria piega verso sud attraversando il villaggio Canazei (Cianazèi, 1575 m) e terminando presso le poche costruzioni di Tie (1510 m). Poco più a est di Villagrande, diramandosi dalla ex statale, si inerpica, ancora verso nord, la strada che termina presso il piccolo agglomerato di Ru (1534 m). Due laterali destre conducono rispettivamente a Pont e a Costalta (Costauta). Il secondo centro abitato del comune è Pian (Pien, 1377 m), che si trova poco più in basso di Villagrande, lungo la ex statale in direzione Selva di Cadore. È in continuità con la più modesta Fossal (Fosal), poco più a est, da cui si possono raggiungere, verso sud, Coltoront e Pezzei (Pezei) Giunti ormai presso il confine con Selva di Cadore si incontra Codalunga, posto sulla riva destra del rio omonimo. Da qui è possibile a percorrere la val Codalunga attraverso la provinciale del passo Giau, per poi deviare a sinistra risalendone il versante occidentale. Qui si arroccano una serie di agglomerati indicati nel complesso con il toponimo Posalz (Posauz): si tratta, da sud a nord, di Troi, L'Agosta, Clevazza (Ciavaza), Conesel (Conejel), Bonata e Frena. Le ultime frazioni si trovano dalla parte opposta, verso Livinallongo. Si tratta di Rucavà (Reciavà, 1300 m), sorto all'incrocio tra la ex SS 251 e la ex SS 203, Colcuc (Colcuch, 1531 m), arroccata poco più a nordest, e Rovei (Roèi, 1265 m), il nucleo più basso del comune: sorge alle pendici dell'altopiano, a metà tra Villagrande e il torrente Fiorentina. Amministrazione Altre informazioni amministrative Già parte del Tirolo austriaco, nel 1923 il comune è stato aggregato al Veneto. Il 28-29 ottobre 2007 si è tenuto un referendum consultivo per chiedere che il comune (assieme a quelli di Cortina d'Ampezzo e Livinallongo del Col di Lana) fosse distaccato dal Veneto ed aggregato alla provincia autonoma di Bolzano. Il referendum si è contraddistinto per la netta vittoria dei "sì" e per il superamento dei due quorum qualificati. Ora il comune sta seguendo la procedura prevista dalla Costituzione e dalla legge sui referendum. Note ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2014. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 220. ^ Colle Santa Lucia e la storia, Comune di Colle Santa Lucia. URL consultato il 9 ottobre 2013. ^ Storia e caratteristiche della Cesa de Jan, Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan. URL consultato il 26 giugno 2014. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Eletto il 6 maggio 1990. ^ Eletto il 23 aprile 1995. ^ Eletto il 16 aprile 2000. ^ Eletto il 3 aprile 2005. ^ Eletto il 28 marzo 2010 come unico candidato. ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3 ^ Referendum Cortina, trionfo dei "sì", superato il quorum nei tre Comuni, La Repubblica, 29 ottobre 2007. Cfr. anche Questione dei confini regionali. Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Colle Santa Lucia
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