Destinazioni - Comune
Castelpoto
Luogo:
Castelpoto (Benevento)
Castelpoto è un comune italiano di 1.326 abitanti della provincia di Benevento in Campania.
Storia
Alcuni recenti ritrovamenti storici testimoniano che Castelpoto fu sede di un villaggio romano in epoca repubblicana. Le origini storiche di Castelpoto (anche se il nome è chiaramente longobardo) risalgono all'epoca sannitico - romana: lo confermano iscrizioni e reperti rinvenuti nel territorio. Il paese, sorto sul colle prospiciente la valle del Calore Irpino e la pianura beneventana e sviluppatosi sotto i Longobardi e i Normanni, subì le alterne vicende delle lotte tra il confinante territorio pontificio di Benevento e il regno svevo. Dopo un breve periodo di dominio pontificio, infatti, il paese fu occupato e sottomesso da Federico Il. Fu poi sotto il dominio degli Angioini, degli Aragonesi e degli Spagnoli, conservando sempre la sua identità politico - amministrativa nel Regno di Napoli all'unità d'Italia.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Salsiccia rossa di Castelpoto
La salsiccia rossa rappresenta una delle peculiarità di Castelpoto, tra le più rappresentative, tanto che a fine aprile il paese le dedica una nota fiera-mercato. La lavorazione è particolarmente laboriosa e complessa. Si inizia selezionando carni suine scelte (prosciutto, spalla), privandole di nervature e grasso e macinandole in modo grossolano. Stessa operazione viene effettuata con lardo e pancetta. I due ingredienti vengono mescolati tra loro e addizionati di polvere di peperoncini - dolci o piccanti - coltivati in loco, i "papauli" in dialetto locale. La polvere viene preparata frantumando peperoni piccoli, quelli infilati con ago e filo in collane e poi appese ad essiccare all'aria in un luogo ombroso. Dopo la tostatura in forno a legna, alimentato con legno d'ulivo e quercia, sono macinati manualmente, sino ad ottenere una polvere finissima. A questi ingredienti si aggiungono un infuso di teste d'aglio in acqua, per evitare che le carni si asciughino troppo, sale e finocchietto selvatico e si impasta nuovamente il tutto. Segue una fase di riposo e poi l'insaccatura in budello naturale, pratica ancora oggi eseguita completamente a mano. Si formano collane di piccole salsicce, dove ogni salsiccia ha un peso variabile dai 100 ai 140 grammi. La salsiccia viene riposta in locali naturali, dove stagiona sotto la stretta e quotidiana vigilanza dei produttori dai 20 ai 50 giorni, secondo il calibro e la pezzatura. La modalità di consumo più comune è a fettine con un buon pane casereccio oppure, per chi riesce a reperirlo, con il pane cunzat (una pizza arricchita di ciccioli e uva passa che si produce solo a Castelpoto). A Castelpoto si è soliti mangiarla anche fresca, cotta alla brace o come condimento dei fusilli fatti a mano. La salsiccia rossa è prodotta ancora in tutte le famiglie di Castelpoto, ma solo quella marchiata dal Consorzio - che riunisce i cinque produttori di Salsiccia rossa di Castelpoto - è l'unica in grado di garantire una tracciabilità di tutta la filiera. Il consorzio è stato costituito nel 2007 allo scopo di tutelarla e di regolare la sua produzione con un disciplinare rigoroso che stabilisce norme precise anche per l'alimentazione dei suini. L'allevamento dei suini - da epoca antichissima caratteristico del Sannio - è condotto ancora in maniera tradizionale: le razze locali, originariamente nere, si sono incrociate nel corso del tempo con razze bianche più recenti, originando maiali dal vello pezzato, che sono attualmente utilizzati per la produzione di salsiccia rossa. Il consorzio sta lavorando per la reintroduzione di suini neri e garantisce la filiera a partire dall'alimentazione: cereali e foraggi, rigorosamente no ogm, sono coltivati in loco. La produzione della Salsiccia rossa di Castelpoto avviene da novembre ad aprile. La stagionatura minima è di tre settimane.
Sport
Castelpoto ha come maggior esponente sportivo la compagine calcistica "Associazione Sportiva Dilettantistica Castelpoto". ASD Castelpoto nasce allorché nel 2001 un gruppo di amici decide di formare una squadra i cui protagonisti siano prevalentemente i giovani di Castelpoto. Da qui iniziò un lungo cammino che di anno in anno coinvolge ogni persona che ha passione e amore per il calcio e rinnova una tradizione che fu della Società Sportiva Castelpoto, dell'Unione Sportiva Castelpoto e dell' Associazione Sportiva Castelpoto rifondata nel 2001.
La squadra partecipa al campionato provinciale di Seconda Categoria dopo essersi laureata campione nel campionato provinciale di Terza Categoria 2011/12 girone A piazzandosi al primo posto con 49 punti a + 1 sul Real Telese con una media impressionante per una Terza Categoria: 15 vittorie, 4 pareggi, 1 sconfitta, 68 gol all'attivo e 14 subiti. Una vittoria storica. L'agognata promozione è arrivata il 19 maggio 2012 sul campo casalingo "Generoso Simeone" davanti a 500 spettatori che hanno animato la partita con una coreografia da brividi. È una vittoria storica anche perché il Castelpoto non ha mai conquistato il campionato in casa propria e davanti ai suoi tifosi.
Monumenti e luoghi d'interesse
il Centro storico, tipico abitato medievale con vicoli stretti e tortuosi e case in pietra lavorata;
il Palazzo Ducale del duca Potone;
la Chiesa arcipretale di San Nicola
il monumento nazionale ai valani
Statua di S. Nicola vescovo risalente al XVII secolo lavorata con legno di pero (non più esistente); è considerata un pezzo da museo e una delle più antiche sculture del santo in tutta la regione Campania
San Laureato martire, santo unico in tutto il mondo e venerato solo a Castelpoto, di cui si conservano le reliquie. È protettore contro il colera
Centro sociale
Eventi
Manifestazioni e sagre
Festa Patronale dei SS. Martiri Costanzo, Simplicio e Vittoriano (13-14 maggio)
Festa di S. Nicola vescovo (6 dicembre)
Fiera mercato della Salsiccia Rossa di Castelpoto (24-25-26-27 aprile)
Sagra del Fusillo (12-13-14-15 agosto)
Carnevale Castelpotano con carri allegorici (ultima domenica di Carnevale)
Gara regionale di ciclismo (inizio agosto)
Stuoni - Festa del centro storico (fine agosto)
Presepe vivente (inizio gennaio)
Persone legate a Castelpoto
Pietro Capocci di Roma (1200-1259), cardinale, castellano e amministratore di Castelpoto nel periodo dello Stato Pontificio di Benevento.
Papa Benedetto XIII (1650-1730), da Arcivescovo di Benevento fu particolarmente legato a Castelpoto e alla sua chiesa di S. Nicola.
Costanzo Maio (+1860), famoso brigante borbonico e capobanda del Principato Ultra.
Tenente Giuseppe Mancini (1900-1943), militare della Seconda Guerra Mondiale fucilato dai tedeschi nell'eccidio di Cefalonia.
Alessio Ascalesi (1872-1952), cardinale e cittadino onorario di Castelpoto. Nel 1920, da Arcivescovo di Benevento, fu per 10 giorni "prigioniero" d'affetto di Castelpoto in virtù della sua visita pastorale e i suoi esercizi spirituali di cui i castelpotani ne furono innamorati talmente da bloccargli la partenza per il ritorno a Benevento.
Generoso Simeone (1944-2000), politico, giornalista e ideatore dei Campi Hobbit del Fronte della Gioventù.
Giuseppe Simeone (1950), Dirigente di seconda fascia, Vice Capo Reparto presso il 1° Reparto del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti, Cavaliere, Ufficiale e Commendatore al merito della Repubblica Italiana.
Monsignor Laureato Maio (1924), sacerdote, storico ed ex rettore del Seminario arcivescovile di Benevento.
Valani, bambini schiavi tra i sette e i tredici anni nell'Italia del dopoguerra.
Gemellaggi
Celano. Le due città sono gemellate dal 2007
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
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