Destinazioni - Comune

Biancavilla

Luogo: Biancavilla (Catania)
Biancavilla è un comune italiano di 23.982 abitanti della provincia di Catania in Sicilia. Geografia fisica Il comune è situato alle falde dell'Etna, a 555 metri sul livello del mare, a nord-ovest della città di Catania, su di un lastrone magmatico che strapiomba sulla valle del Simeto a meno di 4 km in linea d'aria dal fiume. Territorio Il territorio comunale condivide la sommità dell'Etna in un punto geometrico teorico con altri nove comuni, in direzione sud-ovest, fino al fiume Simeto, e scorre come una lunga colata lavica dalla sommità dell'Etna con un dislivello complessivo di oltre 3.000 metri. Comprende 3.830 ettari del Parco dell'Etna a cui partecipano altri 10 comuni pedemontani. Confina a nord-ovest con il comune di Adrano, a nord-est con Ragalna e Belpasso, a sud-est con quello di Santa Maria di Licodia e a sud-ovest con il comune di Centuripe. Clima In base ai dati dell'INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania, la temperatura media nel mese di gennaio è di 9 °C, nel mese di luglio è di 30 °C con una media annuale di 18 °C. Geologia Ignimbrite di Biancavilla-Montalto Nelle vicinanze dell'abitato di Biancavilla, all'interno del Vallone San Filippo, a contatto con i cumulo - duomi del Monte Calvario, è presente il deposito lavico noto come ignimbrite di Biancavilla-Montalto, formatosi nel periodo pleistocenico a seguito di numerose stratificazioni eruttive dell'Etna. Impatto ambientale Per alcune sue modalità di cristallizzazione, di tipo asbestiforme, la fluoro-edenite presente nei depositi è oggetto di attenzione per la potenziale azione carcinogena, che si manifesta con lo sviluppo di mesoteliomi pleurici e peritoneali. Lo sviluppo tumorale è confermato solo da alcuni "fattori ambientali vulcanici" ovvero una elevata concentrazione di alcuni elementi (HCO3- ,SO4 ,SiO4, silicato, X2-Si8O22(OH)2 ,Ca, Mg, F, Cl, B, Mn, Fe e V) nelle acque provenienti dalle falde del vulcano Etna, ed anche la concentrazione di altri elementi detti Inosilicati asbestiformi Anfibolici, classificati come Fluoro-edenite (NaCa2Mg5(Si7Al) O22F2 ) trovati nelle cave in aree vulcaniche di natura ignimbritica (cioè fibre nel sistema di fratture centrali con minerali ricchi di fluoro, innanzitutto presenti nei pori e cavità delle rocce ricche di fluoroapatite). Storia Periodo paleolitico Grazie all'abbondante presenza di sorgenti naturali e di grotte laviche, il territorio di biancavilla fu abitato sin dal paleolitico superiore, dai Sicani prima, e dai Siculi dopo, come testimoniato dai reperti conservati presso il museo civico di Adrano ritrovati in diversi siti archeologici esistenti nel comune. Periodo della fondazione La fondazione dell'attuale città risale al XV secolo, quando un gruppo di profughi albanesi provenienti dai balcani, guidati da Cesare Masi, ottennero il permesso di abitare nel sito,, dal conte Moncada, il quale chiese ed ottenne la "licentia populandi" dai presidenti del Regno di Sicilia Santapau e Centelles. La colonia fu insediata nella zona allora chiamata Callicari o Poggio Rosso Per un breve periodo il comune venne chiamato "Casale dei Greci" e raramente Greci-Moncada, e per ultimo dal 1599 Biancavilla, forse in omaggio alla regina Bianca di Navarra. Il XVII secolo Il salvataggio della città dalle lave dell'Etna, da epidemie, dalla siccità e da diverse vicende belliche, fu attribuita grazie all'intercessione della Madonna dell'Elemosina. Il 3 ottobre 1948 l'icona della principale patrona, venne solennemente incoronata e il consiglio comunale deliberò l'atto di consacrazione della città alla Vergine Maria. Il culto di San Placido, considerato compatrono della città, si diffuse a Biancavilla nel XVII secolo, quando l'abate del vicino monastero di Santa Maria di Licodia nel 1602 alla chiesa madre cittadina le reliquie del santo, il cui culto si era diffuso in tutta la Sicilia, a seguito del rinvenimento a Messina di numerosi resti di martiri nella chiesa di San Giovanni Battista. San Placido fu dichiarato santo patrono e protettore della città il 23 settembre 1709 dal vescovo di Catania Mons. Andrea Riggio, per avere risparmiato la città dal terremoto del gennaio 1693. Al 1783, a causa di un deciso sviluppo popolare e urbanistico, risalgono provvedimenti di risistemazione dell'assetto viario del paese. Onorificenze Le onorificenze assegnate alla città di Biancavilla in vari periodi sono elencate in: Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Le architetture religiose di Biancavilla sono state edificate principalmente in stile barocco siciliano, ma dal Settecento si determinò lo sviluppo ancora attuale, soprattutto nelle chiese dove è conservato la maggior parte del patrimonio artistico, con edifici risalenti ai primi dell'Ottocento ed altre architetture appartenenti alla fine del Novecento: Basilica di Maria Ss. dell'Elemosina, basilica pontificia, chiesa madre della città e santuario mariano, risalente all'inizio del XVI secolo ristrutturata nei secoli XVII e XVIII.; Chiesa di Maria SS. del Rosario; Chiesa dell'Annunziata; Chiesa di Santa Maria delle Grazie; Chiesa della Badia, antica chiesa abbaziale; Chiesa di Vadalatu, chiesa abbaziale del XVIII secolo in contrada Poggio Rosso, ora ridotta a rudere; Chiesa di Santa Maria della Mercede; Chiesa di S. Maria dell'Idria Chiesa e Convento di San Francesco; Chiesa di Sant'Orsola; Chiesa di Gesù e Maria; Chiesa di San Giuseppe; Chiesa di Sant'Antonio da Padova; Chiesa di San Gaetano; Monastero di Santa Chiara; Istituto Salesiano; Chiesa del Cristo Re; Chiesa Anime del Purgatorio in Via Vittorio Emanuele. Architetture civili Società Evoluzione demografica La demografia ISTAT della città fino al 2001; Abitanti censiti Tradizioni e folclore La Santa Pasqua, il giorno della Resurrezione di Gesù, si avvia con le celebrazioni liturgiche e la santa messa del mattino, e prosegue con la rappresentazione denominata A Paci. L'icona dell'Angelo esce dalla chiesa dell'Annunziata accompagnata da musiche di banda e si reca nella Matrice verso la statua di Gesù. La statua dell'Angelo balla con dei frutti di fave (faviani) legati alla gamba destra e sfilano davanti a Lui la banda e le confraternite con in testa gli stinnardi. Di nuovo viene portato a spalla verso la chiesa dell'Annunziata dove incontra la statua della Madonna. Le due icone ritornano alla Matrice dove li aspetta la statua del Cristo resuscitato, che viene portata fuori. Proprio davanti alla chiesa incontra l'icona della Madre. Gastronomiche Le tradizioni gastronomiche tramandano la preparazione delle conserve, come le pregiatissime olive, i capperi e i carciofi sott'olio e sott'aceto preparate per le festività Pasquali. La tradizione è anche nell'uso dei buttigghi, una passata di pomodoro preparata tra agosto e settembre, fatta in casa, alla cui produzione partecipano tutti i componenti familiari. Il Lunedì dell'Angelo segna la fine delle festività minori e viene festeggiata con la manciata, un fastoso pranzo tra amici e parenti, con doppi primi piatti, tripli secondi piatti a base di carne e i dessert. San Martino Il giorno di San Martino si spilla il Vino novello prodotto dalle vendemmie dell'anno nei vigneti delle contrade a nord della città. Il vino locale (vinu de vigni) è prodotto ancora nei secolari palmenti ha una gradazione alcolica moderata, viene da cultivar di antico lignaggio, è di colore rosso cupo e rosato, denso e pastoso con profumi delicati non aspri. Viene maturato ancora in botti di rovere del XVI secolo. La prima degustazione del vino avviene in boccali di terracotta, accompagnato da biscotti secchi (ad esse). Le novene In vari periodi, nei mesi di maggio, aprile e dicembre per tradizione i fedeli seguono una serie di Sante messe con folti gruppi di preghiera, chiamate novene. Questo periodo varia da una settimana ad un mese. Nei primi del Novecento, nel periodo natalizio si eseguivano le novene . Erano dei canti tradizionali che i suonatori di zampogna e ciaramella effettuavano presso gli altarini (simulacri dedicati alla Madonna) abbelliti con fiori di zàgara e arance. I canti perduravano per due settimane fino al Natale, ed erano propiziati con offerte devozionali. Cultura Media Fra le testate giornalistiche della carta stampata si annoverano: Biancavilla Notizie edita negli anni Novanta dal Comune, Bloc Notes della Pro Loco di Adrano (direttore editoriale: Nino Reina, direttore responsabile: Orazio Longo), Symmachia dell'omonima associazione culturale (direttore responsabile: Vincenzo Ventura). Radio Tra frequenze e onde radio, negli anni si sono avute a Biancavilla varie emittenti radiofoniche come Top Etna Radio (FM 90.6), Radio K2 (FM 92.1), Radio Antenna1 (FM 95.4) e Radio Studio 88 (FM 87,5) con programmazione spalmata sulle 24 ore, occupando diverse fasce orarie con musica, sport, intrattenimento e notizie. Televisione La TV biancavillese Video Star, fondata nel 1986 si occupa di intrattenimento, notizie e quant'altro riguardi la città di Biancavilla, in tutti i suoi aspetti popolari e amministrativi. I servizi giornalistici e il palinsesto sono curati da professionisti dell'informazione. Arte Un'immagine bizantina della Madonna dell'Elemosina (o della Misericordia), che la leggenda vuole sia stata portata dai profughi albanesi, è detta "di San Luca" e ha stranamente il volto dal colorito bruno, di rifacimento più recente, insieme ad un reliquiario d'argento di san Zenone, ad una croce di legno, e una campana. Teatro Alla fine del XVI secolo, mentre nasceva lo Studio orientato alle novità galileane e sperimentali, i Gesuiti giunsero in Sicilia e la riempirono di un'attenzione particolare che rese possibile il fiorire di numerosi collegi, tali da costituire la provincia gesuitica di Sicilia. I collegi dei capoluoghi siciliani furono elevati alla dignità di accademia, con l'insegnamento delle facoltà superiori di filosofia e di teologia e il conferimento del dottorato, dove dominante era la cultura umanistica, letteraria, filosofica e teologica. Nel Seicento le Accademie furono numerosissime e sorsero un po' ovunque: a Messina (gli Argonauti, Abbarbicati, Clizia, Fucina), a Catania (i Chiari, Incogniti, Informi, Cassinesi), Acireale (gli Zelanti, gli Intiepiditi, gli Intricati, gli Oscuri), Adrano (i Temperati), ad Agrigento, Biancavilla, Caltanissetta, Castelbuono, Naso (gli Audaci), a Modica ( gli Affumicati e poi Affocati ) a Pietraperzia (i Cauloniani), infine a Paternò (la Fenice e i Rinnovati). Proprio da questi ultimi e dagli Audaci nacque il pensiero di mettere in vivo le proprie opere attraverso la rappresentazione teatrale e la costruzione di un teatro che prese il nome di LA FENICE. La letteratura siciliana del Cinquecento pertanto non poteva che essere già profondamente inserita nel vasto ambito italiano, con personaggi attenti alle realtà culturali italiane. Gli usi letterari dell'Aulico siciliano dominano nell'ambito lirico e in quello teatrale, la rappresentazione teatrale in tutti i suoi generi, dalla commedia alla tragedia al dramma pastorale al teatro comico, la tragedia sacra, il teatro gesuitico, il teatro spagnolo, il melodramma, e infine la commedia dell'arte in latino o in volgare, classica o contemporanea Teatro Spagnolo Il teatro spagnolo si diffuse nel Regno di Napoli ed in Sicilia, con i testi, originali o tradotti, di Lope de Vega e Calderon de la Barca, caratterizzati da storie di fantasia, da colpi di scena, duelli, imboscate,da uno stile ricco d'iperbole e di metafore, di barocchismi e di alta raffinatezza. L'esperienza teatrale era molto diffusa nei paesi e si realizzava durante le feste patronali, a Natale, nelle principali ricorrenze religiose, oltre che in occasioni private. Vennero rappresentate commedie degli autori autori accademici siciliani, del catanese Squillaci, del siracusano Arezzo e del palermitano Pandolfo e del Belando (detto il Cataldo siculo). Altre opere dei commediografi Maiorana, del Cavanna e dell'Errico, nominate in La Babilonia distrutta, L'Occhiale appannato , Le Rivolte di Parnaso, Le Guerre di Parnaso, la tragedia Notte di Palermo e il melodramma La Dalila. Il teatro venne definito dalla critica del tempo come: ricco di decorazioni, sontuoso pei tempi e arricchito di tutti i più maravigliosi ordegni, un grande teatro moderno pubblico ; ma purtroppo si rovinò con gli anni. Difatti per somma incuria e per mancati restauri venne abbandonato sino dalla metà del 'Novecento e riebbe i suoi fasti solo agli inizi del 2000 con un restauro integrale ad opera della pubblica amministrazione, che ad oggi ne fa il maestoso Teatro Comunale La Fenice. Cucina Biancavilla è rinomata per i prodotti di pasticceria e gastronomia; di esse alcune specialità come lo Scumuni, il gelato tradizionale di cioccolato e zabaione; le Granite di fabbricazione artigianale, il biscotto ricoperto di cioccolata chiamato bersagliere, e prodotti dolciari da forno come iris e cornetti; le paste di mandorla prodotte con mandorle e zucchero, un vanto per la città, la pasticceria mignon e cioccolateria prodotta dai maestri pasticceri del luogo, i Cannoli siciliani, fatti con crema, ricotta e canditi; le torte alla crema, guarnite a crema pasticcera, le arancine le pizzette e la scacciata, fatta con formaggio tuma, ed i mastazzoli, dolci siciliani fatti con ficodindia dell'Etna. Persone legate a Biancavilla Cesare Masi: (XV secolo), fondatore e primo Capitano del Casale dei Greci. Michele Greco (XV secolo), fondatore e secondo Capitano del Casale dei Greci. Alessi Tacci (XV secolo), fondatore e diverse volte Giurato del Casale dei Greci. Bernardino Neri, detto Grecus o Niger (XVI secolo), pittore. Dipinse numerose opere per diverse chiese catanesi. Altre sue meravigliosi lavori sono custoditi a Ragusa. Francesco Rametta (1686 - ?), frate francescano e guardiano del Convento dei frati minori di Biancavilla. Scrisse le vicende del Convento S. Francesco, dalla sua fondazione fino al 1733. Placido Portale, sacerdote e scultore vissuto nella prima metà del XVIII secolo; Giuseppe Tamo da Brescia, pittore settecentesco, sepolto nella chiesa dell'Annunziata; Carlo Sada, valente architetto della fine dell'Ottocento; progettò numerosi edifici in Sicilia, tra cui il Teatro Massimo V.Bellini di Catania Antonio Bruno (1891-1932), poeta poliglotta e scrittore futurista, fondatore a Catania della rivista letteraria Pickwick: Francesco Fisichella (1841 - 1908), sacerdote ed insigne filosofo. Insegnò presso l'Istituto teologico di Messina. Zenone Lavagna (Biancavilla, 14 febbraio 1863 – Palermo marzo 1900) è stato un pittore di notevole risalto italiano. Salvatore Franco (1868 - 1934), sacerdote. Inventò il Calendario perpetuo meccanico con il quale, ancora oggi, si calcola l'intero anno liturgico: Pasqua, feste mobili, ecc. Per queste invenzioni ricevette diverse riconoscenze presso la città del Vaticano, e una medaglia d'oro all'Esposizione mondiale di Parigi del 1900. Placido Bucolo (1870 - 1957), sacerdote e storiografo. Scrisse la "Storia di Biancavilla" nel 1953. Giuseppe Salomone (1886 - 1982), scultore e intagliatore del legno. sue opere in diverse chiese e palazzi residenziali di Biancavilla. Placido Caselli (+1948), Canonico della Collegiata, Fondatore del Seminario diocesano minore di Biancavilla e Padre Spirituale. Morto in Odore di santità. Vincenzo Uccellatore, Presidente del Consiglio di Stato Italiano Francesca Messina, Nobile e benefattrice. Lasciò vasti terreni ed immobili per istituire Opere pie cattoliche. Giuseppe Tomaselli, sacerdote salesiano; scrittore. Morto in odore di santità. Francesco Ricceri (1903-1980), Vescovo di Trapani; partecipò ai lavori del Concilio Ecumenico Vaticano II. Giosuè Calaciura (1915-1998), Prevosto della Collegiata, Prelato di Sua Santità; benefattore dell'Ospedale civico, fondatore dell'Opera Cenacolo e di molteplici altre iniziative solidali anche in terra d'Africa. Giuseppe Coco (1936 - 2012), fumettista e disegnatore italiano Alfio Cantarella (1941), batterista, manager e produttore musicale, che ha suonato nel gruppo Equipe 84 Dino Distefano (1974), matematico, informatico e professore universitario Eventi Feste patronali Maria Ss. dell'Elemosina, San Placido e S. Zenone sono i santi patroni di Biancavilla. I loro festeggiamenti si svolgono ogni anno nella prima settimana di ottobre. Il 4 ottobre è dedicato alla Vergine dell'Elemosina, mentre il 5 e 6 a S. Placido. Il 14 febbraio si venera S. Zenone. L'ultima domenica di agosto è dedicata alla "Grande Festa Estiva" in onora della Madonna dell'Elemosina, preceduta da un Novenario di preparazione. Settimana Santa Le celebrazioni si aprono con la processione mattutina della Domenica delle Palme. Alle 19.00 viene rappresentata per le vie del centro storico la suggestiva Via Crucis vivente che si conclude a tarda sera con la rappresentazione dellaResurrezione. Il Giovedì santo dopo la solenne concelebrazione eucaristica "in coena Domini, si tiene la processione de I cruciddi, cioè la visita ai sepolcri delle chiese cittadine che si conclude in nottata. Il Venerdì Santo, alle 6.00 del mattino, dalla chiesa del Purgatorio prende avvio la lunghissima processione del simulacro settecentesco in cera dell'Addolorata, che lungo il tragitto, fa sosta in tutte le chiese del centro urbano, nella Casa di riposo e nell'Ospedale biancavillese. La processione si conclude alle 13.00, allorquando all'interno di una Chiesa Madre gremita di fedeli, la Madre Addolorata trova il Figlio morto. L'antico simulacro settecentesco del Cristo morto, dotato di arti snodabili e posto inizialmente su di una croce, nel tardo pomeriggio, al termine della solenne Azione liturgica della Passione nella Chiesa Madre, viene staccato dalla croce e deposto in un'urna, nel corso dell'antico rito chiamato per l'appunto "a scisa da cruci" ("la discesa dalla croce"). All'imbrunire prende avvio la suggestiva processione dei Tri Misteri (dal 2008 inserita nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, istituito sotto l'altro patrocinio dell'UNESCO); il nome fu dato all'inizio del XVIII secolo, quando i simulacri che vi prendevano parte erano solo tre (il Cristo alla colonna, l'Ecce Homo e il Cristo morto), accompagnati dalle confraternite più antiche (quella del Rosario, dell'Annunziata e del SS. Sacramento). Nei secoli successivi sono divenuti sette ed, infine, otto (a partire dal 2010). Tutti gli otto fercoli vengono portati a spalla dai membri delle confraternite cittadine ed escono uno alla volta dalle chiese in cui sono custoditi durante tutto l'anno. Il Sabato Santo, durante la veglia pasquale in Chiesa Madre, allo scoccare della mezzanotte e al canto del gloria, il simulacro del Cristo o insorge solenne dall'altare maggiore o avviene la tradizionale "Cascata da tila" Contemporaneamente, nella chiesa dell'Annunziata si svolge l'antico rito della "Cascata da tila": il grande telone con i simboli della Passione che nasconde l'abside centrale della chiesa durante la Settimana Santa viene fatto cadere al suolo rivelando sull'altare maggiore la statua del Risorto. La domenica di Pasqua i riti esterni della Settimana Santa si concludono solennemente con la processione per il cosiddetto "giro dei santi" dei simulacri del Cristo risorto (protagonista del toccante ingresso in Chiesa Madre nella notte precedente e portato a spalla dai membri della confraternita del SS. Sacramento), della Madonna e dell'Arcangelo Gabriele (che escono dalla chiesa dell'Annunziata e sono portati a spalla dai membri della omonima confraternita): per due volte lungo il tragitto, nelle piazze Collegiata e Annunziata, le statue del Cristo e della Madonna vengono fatte avvicinare l'una all'altra fino a sfiorarsi in un vero "bacio" che sancisce il momento culminante della processione, chiamata della "Pace". Il simulacro dell'Angelo esce per primo di buon mattino dalla chiesa dell'Annunziata accompagnato dalle marce della banda e si reca nella Matrice, all'interno della quale è custodita la statua del Risorto. La statua dell'Angelo, adorna di fave (faviani), tipico frutto primaverile, viene portata in processione con la tradizionale andatura gioiosa (la cosiddetta "ballata") ed è preceduta dalle confraternite Del Sacramento e dell'Annunziata con in testa i rispettivi stendardi. Dopo aver raggiunto la Matrice una prima volta, l'Angelo ritorna nella chiesa dell'Annunziata, dove incontra la statua della Madonna. I due simulacri ritornano quindi dinanzi alla Chiesa Madre dove li aspetta la statua del Cristo resuscitato, che viene portata sul sagrato, in piazza Collegiata. Proprio davanti alla chiesa avviene l'incontro con la Madre. La processione prosegue per il giro dei santi. Economia Biancavilla è un grosso centro agricolo della provincia catanese. Estesi sono soprattutto i boschi, date le vicinanze al parco etneo, ma non mancano i pascoli permanenti, e aziende artigiane che operano nei settori alimentari, come nella produzione e commercio di mandorle, uva, agrumi, fichi d'India; aziende del vestiario, del mobilio, dei materiali da costruzione e diverse concessionarie automobilistiche. Agricoltura L'economia si basa principalmente sull'agricoltura; in particolare si producono ficodindia dell'Etna (ficurinnia) specialmente fioroni ottenuti da una seconda fioritura, sino agli anni settanta da mandorle dolci, le olive con la DOP Nocellara dell'Etna, le pregiate arance rosse, tarocchi e prodotti ortofrutticoli di notevole qualità. Ottima la produzione nel territorio di uve e vini da tavola come il pregiato Etna Rosso. La trasformazione dei prodotti avviene nei Palmenti e frantoi oleari del territorio a dare Olio d'oliva di superbe qualità. Sviluppato anche l'allevamento soprattutto di bovini, ovini, caprini e equini, dovuto alla presenza nel territorio di vasti pascoli a foraggio e fieno. Fiere e mercati Nel mese di aprile si teneva una fiera agricola, mentre nel mese di luglio si teneva una fiera dell'artigianato locale di ampio interesse artistico regionale. Ogni mercoledì mattina si svolge il mercato settimanale locale, tra la via Tutte Grazie e il Belvedere. Turismo Il piano commerciale - turistico mette in evidenza numerosi centri di ristorazione rinomati nel territorio, centri di lavorazione artigianale della pietra lavica, lavorazione della ceramica e vendita varia di oggetti artistici. Storicamente, gravissime per l'economia della comunità si rivelarono, in particolare, le conseguenze dei moti del 1820-1821. Ma dagli inizi del '90 vi si è sviluppato il settore turistico, con la pineta, estesa fino a lambire la località di Serra la Nave e l'Osservatorio Astrofisico dell'Università degli Studi di Catania (a quota 1750 m) ed i sentieri curati dall'Ente Parco dell'Etna . Infrastrutture e trasporti Strade Strade extraurbane Le strade extraurbane mettono in collegamento la città di Biancavilla con Catania ed i comuni pedemontani attraverso la SS 284 mentre il territorio a Nord-Ovest e Sud-Est verso le città di Adrano e Santa Maria di Licodia è collegato dalla SP 220-II, a Nord dalla SP 80 verso la pineta (in lingua siciliana: ò voscu) e la stazione turistica del versante Sud dell'Etna. A Sud dalla SP 44 verso la città di Centuripe (EN). Il territorio a valle, verso il fiume Simeto, è collegato tramite la SS 121, a destra verso le città di Regalbuto, Troina (EN) e Nicosia (EN) ed a sinistra verso le contrade Sferro e Schettino e la città di Paternò. Di recente costruzione la Circumvallazione Nord che collega velocemente Piazza Sgriccio con lo svincolo della SS 284. Strade urbane Le strade urbane della città di Biancavilla sono disposte a scacchiera, nella parte superiore il viale Cristoforo Colombo, (in lingua siciliana: circumvallazìoni) mentre nella parte inferiore le vie Innessa, viale Europa e via del Mietitore, (in lingua siciliana: quarteri spartiviali), assicurano la viabilità del perimetro della città biancavillese. Inoltre la via Cristoforo Colombo e la via Vittorio Emanuele, ad Sud-Est, confluiscono nella via Arti e Mestieri, collegando la SP 220-II, verso la città di Santa Maria di Licodia. Dalla SS 284, tramite la SP 80 si arriva a piazza Roma, centro cittadino con la superba Pontificia Basilica di Santa Maria dell'Elemosina, attraverso le vie Marconi, via Mongibello e via San Giovanni Bosco. La via principale è la via Vittorio Emanuele che da Sud-Est a Nord-Ovest, ha inizio dalla via Arti e Mestieri arrivando fino a piazza Scriccio, immettendo al viale dei Fiori verso la città di Adrano. Ferrovie La città di Biancavilla è servita dal servizio treni e autolinee della Ferrovia Circumetnea - F.C.E. - che dal 1898 attua il collegamento da e per Catania e verso Giarre-Riposto. Il servizio dispone la prima fermata alla Stazione di Biancavilla e la seconda fermata (Casello) ubicati alla periferia della città ed alle estremità della via Cristoforo Colombo. Lungo la stessa via si dispongono le fermate del servizio Autolinee Circumetnea, con partenze mattutine e serali ad ogni ora. La Linea ferroviaria nell'ultimo decennio ha subito ammodernamenti delle strade ferrate e delle gallerie, con un previsto ampliamento della Metropolitana di Catania che da Catania collegherà le città pedemontane , il tratto metropolitano di Biancavilla è previsto in funzione verso il primo semestre del 2013. Il servizio è svolto tramite la Direzione di Esercizio in via Caronda a Catania e le numerose stazioni locali. A valle il territorio è attraversato dalla dismessa linea delle Ferrovie dello Stato, Paternò - Regalbuto, che supera il fiume Simeto, nella contrada "Ponte Barca di Biancavilla", attraverso un ardito ponte ad archi campate costruito nel 1904 in cemento armato. Amministrazione Gemellaggi La città di Biancavilla è recentemente gemellata con: Gap (Francia), dal 2010 Brescia, dal 2008 Sport Calcio L'Accademia Sportiva Biancavilla nata nel 1965, dopo aver disputato per tanti consecutivi i campionati di Seconda Categoria, negli anni 90 venne promossa in Prima Categoria, rimanendoci fino alla sua scomparsa nel 2003. L'A.S.D. Biancavilla è stata la prima squadra biancavillese a raggiungere prima il campionato di Promozione a fine della stagione 2006-2007 per poi raggiungere l'Eccellenza a finire della stagione 2007-08, la squadra fondata nel 2005, era partita dalla Terza Categoria, ha giocato nel massimo campionato regionale per due anni consecutivi ad ottimi livelli prima che la squadra con tutta la sua dirigenza decidesse di trasferirsi ad Adrano; infine, a partire dal campionato 2012-2013, la squadra è stata ceduta ad una cordata di imprenditori di Paternò. L'A.S.D. Cometa Calcio Biancavilla gioca nel campionato di Prima categoria dalla stagione 2002-2003 e che più volte ha sfiorato la Promozione, opera dal 1986 con cinque stagioni associata al C.S.I., ufficialmente dal 1990 associata alla F.I.G.C.. Infine ci sono l'A.S.D. Atletico Biancavilla in Seconda Categoria e l'A.C. Real Biancavilla in Terza Categoria. Altri Sport Molto praticata è l'atletica leggera che con diverse associazioni ha raggiunto livelli eccezionali. L'unica infrastruttura sportiva comunale a disposizione per il calcio, l'atletica e il tennis è lo Stadio Comunale Orazio Raiti nato negli anni '70 del ventesimo secolo. Curiosità Biancavilla è anche il nome di una città fittizia del mondo dei Pokémon, nella regione di Kanto. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ a b c Provincia Reg. Catania, pianificazione Territoriale,Cap. I-IX-XII ^ Medie che riguardano i confini urbani, poiché le differenze termiche rilevabili ai margini della piana di Catania ed ai 3.300 metri del cratere sono ovviamente considerevoli in tutte le stagioni. ^ Soffritti M., Minardi F., Bua L., Esposti D., Belpoggi F.(2000),First experimental evidence of peritoneal and pleural mesotheliomas induced by fluoro-edenite fibres in Etnean volcanic material from Biancavilla (Sicily, Italy), European Journal of Oncology ^ note: da S Giammanco,M Valenza, Pignato S, Giammanco G.(1996) Concentrazioni di Mg, Mn, Fe, e V nelle acque sotterranee del Monte Etna (Sicilia), Ricerca sulle Acque ^ Note: da S.Tagliani,(2006),Caratteri minero-genetici degli anfiboli fibrosi di interesse ambientale presenti nell'area di Biancavilla (CT, Italia),Univ. La Sapienza, Dip. Sci. Terra,Roma ^ assai prossimo all'antica città di Adernò (oggi Adrano) ^ Filadelfio Mugnos, Teatro genealogico delle famiglie nobili di Sicilia, Palermo, 1647. URL consultato 1º settembre 2010 ^ Comune di Biancavilla, La città e la storia - Sito Ufficiale - URL consultato il 1º settembre 2010 ^ a b Placido Bucolo,Storia di Biancavilla, Gutenberg,1953.consultato il 1º settembre 2010 ^ Enzo Meccia - I mulini ad acqua di Biancavilla - Biancavilla Notizie nº31 agosto 1991 - consultato il 5 ottobre 2010- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ a b c d e Sicilia e Folclore -Tradizioni popolari dell'Isola - URL consultato il 10 settembre 2010 ^ G. Nigido Dionisi, L'Accademia della Fucina di Messina (1639-1678) nei suoi rapporti con la storia della cultura in Sicilia Cenni biografici, indicazioni e bibliografia, Catania, ed. Giannotta, 1903 - consultato nel dicembre 2010 ^ a b G. Isgrò, Festa citazione : tra gli autori degni di essere ricordati citeremo Giattino, Eredia e Glozio, i catanesi Squillaci, Capaccio, il messinese Musarta, il siracusano Arezzo, Fiorito, Mazara.- consultato nel dicembre 2010 ^ Salvatore Farina, Dolcezze di Sicilia. Arte cultura storia tradizioni e ricette dei dolci e della pasticceria di Sicilia, Lussografica, 2009. ISBN 88-8243-214-9 ^ a b Ferrovia Circumetnea Catania, La storia dei treni,- F.C.E. M - URL consultato il 10 settembre 2010 ^ Note : venne rieletto il 25 aprile '52 e mori il 6 marzo'53, stroncato nella notte da un infarto del miocardio. ^ Note : Lascia la carica nel 2003 in seguito a regolari elezioni, da www.comune.biancavilla.cte-egov.it - URL consultato nel dicembre 2010. ^ Note : Lascia la carica nel 2008 in seguito a regolari elezioni, da www.comune.biancavilla.cte-egov.it - URL consultato nel dicembre 2010. Voci correlate Ignimbrite di Biancavilla-Montalto Altri progetti Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Biancavilla» Commons contiene immagini o altri file su Biancavilla Collegamenti esterni Comune di Biancavilla - Sito Web Ufficiale Provincia di Catania - Sito Web Ufficiale Sicilia e Folclore -Tradizioni popolari dell'Isola - Co. Re. SI Etnanatura.it
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