Luogo - Museo

Museo Mineralogico Campano

Luogo: Via San Ciro, 2, Vico Equense (Napoli)
La struttura culturale inaugurata il 22 ottobre del 1992 costituisce uno dei musei scientifici più importanti della Regione Campania per il numero, la varietà e la rarità dei minerali esposti. Nel Museo è esposta la collezione raccolta in oltre 50 anni di ricerca dall’ing. Pasquale Discepolo. In 28 vetrine vi sono oltre 3500 minerali di 1400 specie provenienti da tutto il mondo. Numerose le donazioni pervenute che hanno arricchito ulteriormente la raccolta. A partire dal 1997 il Museo si è dotato di una sezione paleontologica, articolata in 4 vetrine. Dal 2003 si può ammirare la sezione antropologica composta da 2 vetrine. La Collezione I campioni esposti presentano un notevole livello di cristallizzazione, ovvero forme spesso geometriche che sembrano create dall’uomo e non formate dalla natura. Tra le diverse sezioni museali da segnalare quella dedicata ai minerali vesuviani che presenta rarità quali il lapislazzuli del Monte Somma e splendidi cristalli di vesuvianite. Esposte anche meteoriti, corpi extraterrestri di varia composizione chimica, cadute in diverse località del pianeta in differenti epoche. Nel 2001 è stata inaugurata la sezione dedicata alle gemme grazie alla donazione dagli architetti Ezio De Felice e Eirene Sbriziolo. La Sezione Fossili Nella sezione paleontologica sono visibili importanti fossili guida delle diverse ere geologiche. Sono ora esposti oltre 100 fossili di età variabile tra i 600 milioni fino a poche migliaia di anni fa. In mostra due uova di dinosauro rispettivamente di Sauropode (erbivoro) e di Velociraptoide (carnivoro), lastre con impronte di rettili del Permiano ( 270-220 milioni di anni fa) e con fossili di anfibi. Anche il mondo dei vegetali è ben rappresentato da una lastra con foglie di conifere e felci. Nella sezione compaiono anche splendidi pesci del Cretaceo ed altri animali marini. Presenti anche numerosi denti (squali, dinosauro, mammuth, ecc.) e un insetto in ambra. Da segnalare un Notosauro e un Mesosauro,uno dei rettili più significativi per comprendere la storia geologica della Terra, portato a supporto dal prof. Alfred Wegener alla sua celebre tesi sulla “Deriva dei continenti”. Esposta anche una fedele riproduzione di "Ciro", ovvero dello Scipionyx Samniticus, il cucciolo di dinosauro di Pietraroja (Bn). Sono anche in mostra, corredati da modellini didattici dei relativi rettili, gli interessanti reperti di dinosauri (denti, unghie, vertebre, ecc.) donati dal famoso paleontologo Philip J.Currie. La Sezione Antropologica Dal 2003, grazie alle donazioni del Dott. Angelo Pesce, il Museo ha potuto allestire una sezione dedicata agli strumenti in pietra lavorata dagli uomini primitivi del Paleolitico e del Neolitico vissuti nell’area del Sahariana. Tra i reperti, amigdale (ascia da pugno) in quarzite, punte di freccia, raschiatoi in selce o opale, ed altri utensili in serpentino. Splendida la scultura rupestre raffigurante un erbivoro.
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