Vibo Valentia
Vibo Valentia è il capoluogo dell'omonima provincia in Calabria. Sita nella cosiddetta Costa degli Dei, la città vanta una storia di oltre 8.000 anni. La posizione strategica, compresa tra la catena montuosa delle Serre e lo sbocco portuale sul Tirreno, ha reso la città crocevia sin dai tempi dell'antica Grecia e dell'Impero Romano. Tracce di primo popolamento risalgono al Neolitico (Necropoli Occidentale di Hipponion). A partire dalla seconda metà del VII secolo a.C., fu colonia greca col nome di Hipponion, fondata da Locri Epizefiri. A partire dal IV secolo a.C. avrà inizio la realizzazione di una nuova fase della cinta muraria. Nel 192 a.C., dopo la Seconda Guerra Punica, i Romani dedurranno a Hipponion una colonia a diritto Latino chiamata Valentia, con diritto di zecca e autonomia. Nell'89 a.C. diviene Municipio, e Vibo Valentia è il nome utilizzato per indicare ufficialmente la città (Strabone, Plinio il vecchio, ecc.). In epoca romana, il suo porto fu il principale scalo di partenza sul Tirreno per il legname che, dalla “Silva Bruttia”, giungeva per la costruzione delle navi dell’esercito. Grazie alla sua importanza, Vibo ebbe l'onore di ospitare Giulio Cesare, Ottaviano e Cicerone. Con la caduta dell'Impero Romano, i bizantini provvidero a fortificarla per proteggerla dai ripetuti attacchi saraceni. Nell’XI secolo, Ruggero il Normanno pose a Vibo i suoi accampamenti. Sotto gli Angioini la città acquisì ancora più prestigio e prosperità, divenendo serie del Vicario Reale. Nello stesso periodo venne ulteriormente rafforzato e ingrandito il castello. Divenuta Feudo dei Caracciolo, nell'Ottocento i francesi la elevarono a Capoluogo della Calabria Ultra. Sotto il Fascismo, per opera del Deputato Luigi Razza, si avviò un grande rilancio nel campo dei lavori pubblici, con la costruzione del Palazzo del Municipio. Per iniziativa dello stesso Razza, nel 1927 la città fu ribattezzata Monteleone di Calabria. Nel 1992, Vibo Valentia è stata proclamazione Capoluogo di Provincia.