Destinazioni - Comune
Vezza d'Oglio
Luogo:
Vezza d'Oglio (Brescia)
Vezza d'Oglio (Èsa in dialetto camuno) è un comune italiano di 1.479 abitanti della Val Camonica, provincia di Brescia in Lombardia.
Originariamente solo Vezza, dopo l'annessione al regno piemontese nel 1859 lo si rinominò per distinguerlo da Vezza d'Alba.
Geografia fisica
Territorio
Vezza d'Oglio è posto sulla riva destra del fiume Oglio, lungo la strada statale 42 del Tonale e della Mendola
Storia
Nel 1047 Vezza ottiene la facoltà di avere una fonte battesimale, senza dover rifarsi a quella della pieve di Edolo.
Mercoledì 16 marzo 1299 i consoli della vicinia di Vezza, si recano ad Edolo dove è presente Cazoino da Capriolo, camerario del vescovo di Brescia Berardo Maggi, dove pagano le decime.
Nel 1315 i vicini di Vezza usurpano alcuni beni di proprietà dell'ospedale di Edolo. La causa si protrasse fino al 1330, quando Pasolino da Berzo, nuovo arciprete di Edolo, ritornò in possesso dei beni.
Il 13 ottobre 1336 il vescovo di Brescia Jacopo de Atti investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Vezza Martino del fu Bonacorso De Figna.
Il 15 maggio 1365 il vescovo di Brescia Enrico da Sessa investe iure feudi dei diritti di decima nei territori di Breno, Vione, Vezza, Sonico, Malonno, Berzo Demo, Astrio, Ossimo e Losine Giovanni e Gerardo del fu Pasino Federici di Mù.
Alla pace di Breno del 31 dicembre 1397 i rappresentanti della comunità di Vezza, Bartolamio Furlocio e il notaio Giacomino da Vezza, si schierarono sulla sponda ghibellina.
Nel 1496 l'imperatore Massimiliano I viene albergato in Vezza da Bertoldo Federici, che per le eccessive spese che dovette contrarre dovette aumentare le decime che aveva su molte comunità della valle.
Vezza subi in passato numerosi incendi: nel 1627, dove perirono più di sessanta persone, il 23 settembre 1681, con trenta deceduti ed infine il 27 gennaio del 1807.
Dal 1859, con l'entrata nel Regno d'Italia, Vezza cambia nome in Vezza d'Oglio.
Feudatari locali
Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:
Ricorrenze
inizio febbraio: Caspolada al chiaro di luna, passeggiata agonistica notturna con le "caspole" racchette da neve. (ulteriori informazioni);
fine luglio: La Dòna del züc, rassegna internazionale di gruppi folkloristici e canto e ballo popolare. (ulteriori informazioni);
fine agosto: Red Rock Sky Marathon, impegnativa maratona con partenza e arrivo a Vezza d’Oglio. Il percorso è spettacolare e segue la Val Grande, mantenendosi sempre sopra i 2000m (ulteriori informazioni).
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Le chiese di Vezza d'Oglio sono:
Parrocchiale di San Martino, la fondazione si fa risalire ai monaci di Tours, è citata già a partire dal XII secolo. Ampliata nel XVIII secolo. L'ingresso è in marmo di Vezza. La soasa è di Domenico Ramus.
Chiesetta dell'oratorio, sulla facciata la rappresentazione della "morte del giusto", nella fattispecie un disciplino, con tutti i personaggi del dramma: sposa piangente, prete, l'angelo che porta l'anima in cielo e il diavolo scornato.
Chiesetta di San Giovanni Battista, di struttura secentsca con portale in marmo.
Chiesa di San Clemente, a venti minuti dal paese, è tra le più antiche della Valle Camonica, del secolo XII. Notevole il campanile a bifore.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Tradizioni e folclore
Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Vezza è Campanù o Ganganù.
Persone legate a Vezza d'Oglio
Giovanni Andrea Gregorini (Vezza, 30 agosto 1819 – Buffalora, 3 ottobre 1878) è stato un imprenditore e politico
Davide Caparini (Brescia 1967), imprenditore e politico
Geografia antropica
Frazioni
Le frazioni di Vezza d'Oglio sono Davena, Grano, Tù.
Altre frazioni, ora disabitate sono Cormignano (a monte della frazione Grano), Pedenole e Vedet collocate tra Tù e il comune confinante Vione.
Amministrazione
Unione di comuni
Vezza d'Oglio fa parte dell'Unione Comuni dell'Alta Valle Camonica, assieme ai comuni di Ponte di Legno, Vione, Temù, Incudine e Monno.
L'unione di comuni, che ha sede a Ponte di Legno, è stata creata il 30 ottobre 2000, ed ha una superficie di circa 284,10 km².
Note
Bibliografia
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Fotografie storiche - Intercam
Fotografie storiche - Lombardia Beni Culturali