Complesso di Santa Caterina
Il Complesso di Santa Caterina, formato dall'ex complesso conventuale di Santa Maria dei Servi di Maria e dall'annessa ex Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, è una delle tre sedi dei Musei Civici di Treviso. A favorirne il recupero, l'intervento del restauratore Mario Botter, che nel 1945 riportò alla luce il tesoro pittorico nascosto da secoli sotto gli intonaci della Chiesa. Negli anni Settanta, visto il successo della grande mostra su Arturo Martini allestita da Carlo Scarpa, l'amministrazione comunale decise di trasformare in Museo l'intero complesso, affidando il progetto allo stesso Scarpa. Dopo lunghi e impegnativi lavori, il Complesso è oggi la sede principale dei Musei Civici trevigiani. Gli spazi dell'ex Convento dei Servi di Maria, articolati attorno a due chiostri, ricalcano fedelmente l’impianto trecentesco. Al piano interrato sono esposte le collezioni di età preistorica e protostorica; al piano terra i reperti rinvenuti nel corso degli scavi effettuati nel centro storico di Treviso. Il percorso di visita è completato, nel corridoio adiacente al chiostro grande, dalle collezioni antiquarie dei Musei Civici e, negli ambienti al primo piano, da parte delle collezioni di arte medievale, rinascimentale e moderna di artisti veneti. L'ex Chiesa di Santa Caterina è un edificio in stile gotico eretto alla fine del XV secolo, a unica navata. Conserva numerosi affreschi eseguiti tra la seconda metà del XIV e i primi decenni del XV secolo.