Radicchio rosso di Treviso: re della cucina trevigiana
Riduttivo chiamarlo “cicoria”! Il Radicchio di Treviso è unico: nelle sue striature la storia di un territorio da scoprire sulla Strada del Radicchio!
Indice
Sua maestà il Radicchio Rosso di Treviso
Niente come i sapori, i profumi e i colori raccontano la terra di appartenenza. Niente come il radicchio trevigiano e le ricette a base di questo tipico radicchio rosso evocano la storia e la cultura gastronomica della città di Treviso e dei suoi dintorni.
Inconfondibile per il colore rosso scuro, striato di bianco, la croccantezza al palato e quel gusto tipicamente amaragnolo, il radicchio trevigiano è il re della cucina trevigiana, protagonista di un apposito itinerario, la Strada del Radicchio, che consente agli appassionati di scoprire tutti i segreti di questa specialità trevigiana.
Una teoria attribuisce il radicchio trevigiano a tale Francesco Van De Borre, giardiniere che introdusse direttamente dal Belgio la tecnica “dell’imbiancamento” e per primo la applicò al radicchio. Secondo altri, furono i contadini locali che, dopo aver conservato il radicchio nelle stalle per l’inverno, si accorsero che invece di marcire diventava croccante.
Ciò che è noto, al di là delle leggende, riguarda le numerose proprietà benefiche del Radicchio di Treviso: ricco di elementi antiossidanti e antinfiammatori, è in grado di rallentare l’invecchiamento delle cellule, mentre il calcio e il ferro nutrono le ossa.
Sulla Strada del Radicchio
Non c’è modo migliore che partire da un’eccellenza gastronomica, in questo caso da una specialità trevigiana, per lanciarsi alla scoperta di un territorio e della sua cucina tradizionale.
La Strada del Radicchio, ovvero l’itinerario del gusto lungo il quale è possibile percorrere la filiera del Radicchio di Treviso, dalla produzione alla degustazione, è stata istituita per tutelare e promuovere la bontà di questo prodotto, che trova il suo habitat ideale lungo il corso del fiume Sile.
Il nostro itinerario sulla Strada del Radicchio parte dunque da Treviso, capitale dell’ortaggio rosso, e si snoda sinuoso fino a raggiungere le sorgenti del fiume, seguendo un percorso attrezzato con segnaletica, mappe e informazioni utili.
Passando in rassegna i produttori locali, le aziende agricole e i ristoranti, attraversiamo i paesaggi trevigiani scanditi dalla presenza inconfondibile delle ville palladiane Patrimonio UNESCO e il Radicchio Rosso di Treviso IGP si fa portavoce di un territorio ricco e generoso, che regala al visitatore il giusto mix tra gusto, arte e natura.
Da Treviso, concentrato di arte e storia, nel cui centro è possibile ammirare il Duomo, Santa Caterina, la Loggia dei Cavalieri e il Palazzo dei Trecento, facciamo tappa ai vecchi mulini che raccontano la storia più antica della città e proseguiamo poi per Castelfranco, patria del Radicchio Variegato, immersi in un paesaggio che sfoggia “50 sfumature di rosso”.
Tra una tappa e l’altra sempre loro, le meravigliose ville del Palladio: dalla Colombina alla celeberrima Rotonda di Vicenza è tutto un susseguirsi di architetture dalle proporzioni matematiche e armoniose.
Come cucinare il Radicchio Trevigiano
Versatile, come tutti i prodotti della terra più genuini, il radicchio trevigiano si presta a infinite ricette e utilizzi in cucina.
Cosa suggeriscono gli esperti? Ecco le migliori ricette con Radicchio di Treviso.
Una delle varianti più semplici e “pure” della cucina trevigiana è il Radicchio di Treviso al forno, anche se in molti ritengono che il vero must sia il risotto al Radicchio di Treviso. Gli irriducibili, possono concedersi il lusso di un piatto di pasta al radicchio rosso e declinare tutta una serie di opzioni che vanno dal trevigiano in padella al Radicchio di Treviso in agrodolce.
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