A Caporetto 100 anni dopo: itinerario sui luoghi della Grande Guerra
Non chiamatela disfatta! La Battaglia di Caporetto, a 100 anni di distanza, fu una semplice sconfitta per gli storici. ViaggiArt vi porta sugli itinerari della Grande Guerra, nella splendida Valle dell’Isonzo, per scoprire da vicino la “Disfatta di Caporetto” del generale Cadorna.
Sui luoghi della Grande Guerra, da Caporetto al Monte Ragogna
Nel centenario della Disfatta di Caporetto siamo tornati lungo la Valle dell’Isonzo per percorrere un itinerario di grande fascino, quello che dal centro abitato di Caporetto, nel goriziano, ci conduce sulle tracce della Prima Guerra Mondiale, ovvero nel museo all’aperto noto come “I luoghi della Grande Guerra nel Friuli Collinare”, con sede a Ragogna.
Proprio come fece l'esercito austro-germanico, dopo Caporetto, avanziamo nella pianura friulana costeggiando il fiume Isonzo, immersi in un panorama incontaminato che toglie il fiato, e raggiungiamo i ponti di Cornino e Pinzano.
Il primo itinerario attraversa il complesso fortificato del Monte di Ragogna, un percorso che dalle rive del Tagliamento porta alla frazione di Muris attraverso una bellissima camminata fluviale che include la visita al Castello di Reunia.
Lungo il “percorso di guerra” si incontrano testimonianze storiche di grande interesse: dalla Batteria Permanente "Ragogna Bassa" alle riserve e casematte, in cui sono ancora visibili le scritte a matita fatte dai soldati durante la loro permanenza, fino a percorrere le trincee di seconda linea, a ridosso della Chiesetta di San Giovanni.
Un itinerario emozionante, che a 100 anni dalla Disfatta di Caporetto suggerisce nuove interpretazioni storiche e riallaccia i fili della memoria.
D’obbligo la visita al Museo della Grande Guerra di Ragogna, che offre un approfondimento di quanto visto sul territorio e curiosità legate al periodo.
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